Si è svolto nella giornata odierna, a Roma, organizzato dalla Direzione Rai Radio, nella sede di Via Asiago, il convegno “C’era una volta l’autoradio – i primi stati generali sul Dab+ e sull’intrattenimento in auto”. Intervenendo alla tavola rotonda pomeridiana con gli operatori, il coordinatore Aeranti-Corallo, Marco Rossignoli, ha espresso grande soddisfazione per l’iniziativa di Rai Radio, in quanto la stessa è stata un momento di importantissimo confronto tra tutte le componenti del sistema radiofonico italiano (pubblico e privato, nazionale e locale, commerciale e comunitario) in un’ottica di dare un concreto impulso allo sviluppo del digitale radiofonico terrestre e di individuare, quindi, soluzioni condivise per risolvere il problema della scarsità delle frequenze e dello sviluppo dei ricevitori.
Nel corso della tavola rotonda, Marco Rossignoli ha evidenziato come la radio digitale sia oggetto di discussione da anni. “Dal Dab si è arrivati al Dab+ e al Dmb; le emittenti associate Aeranti-Corallo hanno condotto, assieme a Raiway, una grande sperimentazione in Emilia Romagna e in Veneto. I risultati di tale sperimentazione – ha proseguito Rossignoli – sono stati posti alla base della regolamentazione Agcom, la delibera 664 del 2009.” Rossignoli ha, però, evidenziato l’attuale preoccupazione dell’emittenza locale in quanto “da un lato i ricevitori sono ancora molto pochi, ma, soprattutto, non c’è un numero adeguato di frequenze per il Dab”.
“L’emittenza locale – al riguardo ha affermato Rossignoli – può attualmente operare solo in dieci dei trentanove bacini pianificati dall’Agcom con la delibera Agcom n. 465 del 2015. Nei rimanenti 29 bacini, tuttavia, non essendovi frequenze disponibili, l’emittenza locale non ha la possibilità di trasmettere in tecnologia digitale.”
Rossignoli ha proseguito evidenziando che, con la recente delibera n. 290 del 2018, con la quale l’Agcom ha approvato il nuovo PNAF 2018, sono stati ulteriormente ridotti gli spazi radioelettrici per tale tecnologia.
“Quello che mi preoccupa – ha aggiunto, al riguardo, Rossignoli – è che con la delibera 290, l’Agcom ha individuato una sola frequenza per la radiofonia digitale Dab+ in regioni quali la Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Toscana, Umbria, Lazio, Marche, Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Calabria, con evidenti conseguenze per lo sviluppo di tale tecnologia”.
Rossignoli, in conclusione, ha sottolineato che l’emittenza locale crede nella radio digitale, tanto è vero che sono state costituite in tutta Italia numerosissime società consortili per l’attività di operatore di rete, con centinaia di emittenti coinvolte, e ha evidenziato l’esigenza di un’alleanza strategica tra l’emittenza locale e l’emittenza nazionale nell’ottica di individuare percorsi sinergici per dare soluzione alle criticità evidenziate in tema di scarsità di risorse e di sviluppo dei ricevitori.
(Nella prima foto: Marco Rossignoli; nella seconda foto: i relatori del convegno)