La legge 4 agosto 2017, n. 124 (Legge annuale per il mercato e la concorrenza) è stata pubblicata nella Gazzetta ufficiale n. 189 del 14 agosto u.s. ed è entrata in vigore, dopo il periodo di vacatio legis, il 29 agosto u.s.
La norma prevede, tra l’altro, all’art. 1, comma 56, una modifica alla legge sul diritto d’autore (legge 22 aprile 1941, n. 633 e s.m.i.) nei seguenti termini:
56. All’articolo 73 della legge 22 aprile 1941, n. 633, e successive modificazioni, sono apportate le seguenti modifiche: a) al comma 1, l’ultimo periodo è sostituito dai seguenti: «Il compenso è riconosciuto, per ciascun fonogramma utilizzato, distintamente al produttore di fonogrammi ed agli artisti interpreti o esecutori. L’esercizio di tale diritto spetta a ciascuna delle imprese che svolgono attività di intermediazione dei diritti connessi al diritto d’autore, di cui all’articolo 3, comma 2, del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 19 dicembre 2012, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 59 dell’11 marzo 2013, alle quali il produttore di fonogrammi e gli artisti interpreti o esecutori hanno conferito per iscritto il rispettivo mandato»;
b) dopo il comma 2 è inserito il seguente: «2-bis. Il compenso dovuto agli artisti interpreti o esecutori ai sensi dei commi 1 e 2 non è da essi rinunciabile né può in alcun modo formare oggetto di cessione».
L’entrata in vigore della norma suindicata modifica l’attuale situazione dei diritti connessi relativi alla utilizzazione delle opere musicali (fonogrammi).
Fino ad oggi, infatti, gli utilizzatori hanno dovuto corrispondere il compenso per i diritti connessi ai produttori fonografici (collecting delle case discografiche/etichette) i quali hanno dovuto provvedere a ripartire tale compenso con le collecting degli artisti interpreti e degli artisti esecutori. La citata modifica renderà, quindi, necessaria, a regime, una revisione sul punto dei contratti di licenza con la SCF.
Frattanto, in una nota congiunta datata 31 agosto 2017, le collecting SCF, Nuovo Imaie e Itsright hanno reso noto che, in questa fase, quanto previsto dagli accordi di licenza per l’utilizzazione di fonogrammi in essere non subirà per l’anno in corso, alcuna modifica, né oggettiva, né soggettiva, e continuerà a produrre effetti tra le parti; infatti – prosegue la nota – in virtù degli accordi trilaterali in precedenza stipulati tra SCF, Nuovo Imaie e Itsright, la raccolta dei proventi di spettanza degli artisti interpreti ed esecutori del repertorio discografico dei produttori che hanno conferito mandato a SCF resta affidata a quest’ultima per tutto l’anno 2017.
La nota congiunta conclude evidenziando che verrà data tempestiva informazione di eventuali aggiornamenti.
Evidenziamo infine che sul tema del diritti connessi, in ottemperanza all’impegno n. 11, reso obbligatorio con delibera dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (cosiddetta “Autorità Antitrust”) in data 22 marzo 2017 (nell’ambito di procedimento promosso da alcune collecting nei confronti di Nuovo Imaie), lo stesso Nuovo Imaie ha costituito un tavolo tecnico deputato all’individuazione:
– di possibili soluzioni ai problemi comuni legati alla trasparenza dei mandati ed alla definizione di standard comuni in materia di reportistica;
– di forme di utilizzo delle somme spettanti agli artisti interpreti ed agli artisti esecutori (AIE) non individuati ed agli AIE apolidi (che non ne facciano richiesta nei termini di legge) in favore dell’intera categoria.
Tale tavolo tecnico si è riunito, da ultimo, giovedì 14 settembre a Roma. Erano presenti le collecting (che gestiscono i diritti connessi degli artisti interpreti e artisti esecutori con riferimento alle opere cinematografiche e audiovisive) Nuovo Imaie, RASI e Artisti 7607. Per gli utilizzatori erano presenti Aeranti-Corallo (con Fabrizio Berrini e Alessia Caricato), Confindustria Radio Tv, Rai, RTI (Gruppo Mediaset), La 7, Sky Italia, Tv2000.
(Nella foto: Marco Rossignoli)