La recentissima sentenza n. 16982/2019 delle sezioni unite della Corte di Cassazione, pubblicata il 25 giugno u.s., ha respinto il ricorso proposto avverso la sentenza del Consiglio di Stato, con la quale era stata confermata la sentenza del Tar Lazio di rigetto del ricorso avverso l’ordinanza di demolizione di alcuni impianti radiotelevisivi ubicati in località Monte Cavo, emanata nel 2003 dal Comune di Rocca di Papa.
Tale sentenza è stata pronunciata a conclusione di uno dei numerosi contenziosi che vede contrapposti, da oltre 15 anni, il Comune di Rocca di Papa e le società radiotelevisive titolari e esercenti di postazioni di emissione ubicate nel sito di Monte Cavo (una delle principali postazioni utilizzate per servire la città di Roma e una parte consistente della Regione Lazio).
Al riguardo, il coordinatore Aeranti-Corallo, avv. Marco Rossignoli, ha affermato che in attesa della decisione della Magistratura sugli ulteriori contenziosi pendenti, occorre, comunque, trovare soluzioni alternative a quella giudiziale. “Qualora l’attuale l’orientamento giurisprudenziale venisse confermato con ulteriori decisioni sfavorevoli alle emittenti radiotelevisive – ha affermato Rossignoli – occorrerebbe individuare soluzioni che consentano in ogni caso di garantire la continuità del servizio. Infatti, con l’eventuale disattivazione degli impianti di Monte Cavo – ha proseguito Rossignoli – milioni di utenti verrebbero privati della ricezione delle trasmissioni radiotelevisive e le imprese operanti nell’area verrebbero penalizzate in modo particolarmente rilevante”.
“E’ quindi auspicabile – ha concluso Rossignoli – l’apertura di un tavolo di confronto tra operatori, Ministero dello Sviluppo economico, Comune di Rocca di Papa e Regione Lazio, finalizzato a individuare soluzioni tecniche che consentano alle imprese di continuare a operare e agli utenti di ricevere i programmi radiotelevisivi.”
(Nella foto: Marco Rossignoli)