Nel corso dell’Iab Forum 2019, (evento sul mondo internet promosso dallo IAB – Internet Advertising Bureau e giunto alla sua XVII edizione), aperto ieri a Milano, sono stati presentati alcuni interessanti dati relativi alla raccolta pubblicitaria online e sui media tradizionali.
Tali dati sono quelli che emergono dalla ricerca dell’Osservatorio Internet Media della School of Management del Politecnico di Milano.
Interessante, in particolare, un cartello sul mercato pubblicitario in Italia dal 2008 a oggi, da cui emerge che, sul totale di raccolta misurato anno per anno, la radio ha mantenuto sempre un peso del 5%; la stampa – come rilevato anche da tutte le altre fonti – ha perso, in termini percentuali, un rilevante peso, passando dal 31% del totale nel 2008 all’11% di quest’anno. La televisione ha registrato anch’essa un calo, passando dal 54% del totale nel 2008 al 44% del 2019. Il settore in sensibile crescita è risultato quello definito “internet media”, balzato dal 10% del 2008 a ben il 40% del 2019.
Come riporta la testata Primaonline, nel report sull’evento milanese, è stato rilevato come la componente internet rimanga controllata “dai colossi del web – Google e Facebook in primis, seguiti da Amazon che sfrutta il suo dominino nell’eCommerce – che detengono oltre il 76% del mercato pubblicitario digitale (75% nel 2018)”.
Per quanto riguarda il mondo dell’audio, una stima di Iab Europe rileva, inoltre, che nel continente europeo il digital audio advertising raccolga investimenti per 4.712 milioni di euro, valore che si prevede triplicherà entro il 2023, raggiungendo quota 1,5 miliardi di euro. (FC)
(Nell’immagine: la stima dell’Osservatorio Internet Media del Politecnico di Milano sul mercato pubblicitario nel nostro Paese dal 2008 a oggi)
Vedi anche:
14/10/19 – Pubblicità sui media. Secondo Nielsen calo generalizzato in agosto. Continua a crescere la radio
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