22/2/18 – Liberazione Banda 700, il coordinamento internazionale dell’Italia

FotoRoss30 DSC5589-2Nel recente incontro organizzato dalla Dgpgsr del Ministero è stato svolto un aggiornamento sull’attività relativa alla liberazione della banda 700 Mhz (canali televisivi da 49 a 60). Come noto, infatti, il Parlamento e il Consiglio europeo, con la Decisione (UE)2017/899 del 17 Maggio 2017, hanno stabilito la tempistica e le modalità di liberazione della Banda 700 Mhz, invitando tutti i Paesi membri a stipulare, con tutti i Paesi radioelettricamente confinanti, entro la fine del 2017, appropriati accordi per la ripianificazione della banda 474-694 MHz, nonché la gestione del periodo transitorio.
L’Italia ha concluso i sopracitati accordi con tutti i Paesi membri confinanti e con alcuni Paesi non appartenenti alla UE, attraverso incontri bilaterali e multilaterali.
Inoltre, entro il 30 giugno 2018, gli Stati membri dell’UE dovranno adottare e rendere pubblici i relativi piani nazionali per la liberazione della banda 700 Mhz.

Allo stato attuale, l’Italia ha siglato gli accordi di coordinamento internazionale con i Paesi indicati nella sottostante tabella.
Le “aree di coordinamento” sono aree del territorio concordate con le Amministrazioni confinanti per la ripartizione della risorsa spettrale su base esclusiva.
In ciascuna area, viene operata una suddivisione dei 28 canali disponibili (almeno 14 per l’Italia) su ciascuno dei due versanti.
Nelle aree di coordinamento viene stabilito il divieto di utilizzo delle frequenze non attribuite all’Italia dagli accordi sottoscritti. Fuori dalle aree di coordinamento, viene garantita la protezione dei diritti stabiliti nei singoli accordi.
Le aree di coordinamento “multiple” (che ricomprendono, cioè, più Stati) sono quattro, e precisamente: Tirrenica; Adriatica; Svizzera e Maltese.

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Si evidenzia che con l’Austria, considerata l’orografia del territorio interessato, l’area di coordinamento è stata limitata a singole postazioni di confine valutate interferenti e operanti in zone limitrofe del territorio; con la Spagna, inoltre, allo scopo di poter avere piena disponibilità frequenziale nell’area Tirrenica, sono stati accordati criteri tecnici finalizzati all’impiego di tutti e 28 i canali disponibili.
Nel coordinamento internazionale della banda uhf, è stata valutata, ove possibile, la conservazione delle assegnazioni di GE06, al fine di ridurre i costi per la migrazione.

(Nella foto: Marco Rossignoli)