La Dgpgsr del Ministero dello Sviluppo economico ha convocato per mercoledì 27 settembre una riunione, finalizzata a svolgere una prima ricognizione sull’attività di coordinamento con i Paesi confinanti avviata dall’Italia attraverso incontri bilaterali e multilaterali, per la liberazione della banda 700 Mhz.
Come noto, in base alla decisione del Consiglio UE sul c.d. “refarming” della banda 700 Mhz per i servizi mobili a larga banda, entro il 31 dicembre 2017 dovranno essere completati gli accordi di coordinamento transfrontaliero delle frequenze all’interno della UE.
Il passaggio della banda 700 dal servizio tv alla larga banda in mobilità ridurrà, a regime, i canali Uhf a disposizione della televisione italiana dagli attuali 40 a 28. Di questi, 14 dovranno essere coordinati con gli Stati esteri confinanti, ed è fondamentale che tale processo non penalizzi ulteriormente le emittenti televisive locali. Occorre, infatti, ricordare che nel 2012, sono già stati dismessi i 9 canali – assegnati alle tv locali – della banda 800 (canali 61-69 Uhf) e che molte tv locali hanno dovuto dismettere ulteriori canali nel corso del 2016, per le problematiche interferenziali con i Paesi esteri confinanti.
(Nella foto, da sinistra, Marco Rossignoli, il Sottosegretario al MiSe Antonello Giacomelli, Luigi Bardelli)