
In 60 pagine di testi, grafici e tabelle, vengono aggregati sia dati relativi al sistema dell’emittenza locale nel proprio complesso (numero delle imprese e dei marchi, suddivisi tra soggetti commerciali e soggetti comunitari; consistenza impiantistica per le imprese radiofoniche locali e per gli operatori di rete televisivi in ambito locale), sia relativi ai dati economici e occupazionali del comparto, tenendo conto, in particolare, dei dati dei bilanci 2016 delle imprese del settore.
Tutti i dati elaborati vengono forniti sul totale Italia, nonché per le aree geografiche normalmente definite dall’Istat, e cioè: Nord (Piemonte, Valle D’Aosta, Liguria, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna; Centro (Toscana, Umbria, Marche, Lazio); Mezzogiorno (Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna).
Dall’analisi di Aeranti-Corallo emerge che in Italia il comparto radiofonico locale e il comparto televisivo locale, danno complessivamente occupazione a quasi 5.000 dipendenti, di cui oltre 2.000 giornalisti.
Dalla lettura del documento emerge lo spaccato di un settore che, in oltre quarant’anni di attività, ha saputo offrire al proprio pubblico una informazione pluralistica e una molteplicità di voci.
Il documento di analisi Aeranti-Corallo è scaricabile a questo link