A rischio il pluralismo informativo dell’emittenza locale: frequenze assolutamente insufficienti per le tv locali; dimezzato lo stanziamento per i contributi statali; soppresse le provvidenze editoria per l’emittenza locale dal 2020; spazi frequenziali inadeguati per il Dab+
La legge di bilancio 2019 è stata approvata alla Camera, in via definitiva, domenica 30 dicembre, dopo il voto sulla questione di fiducia posta dal Governo, avvenuto sabato 29 dicembre.
Il testo approvato prevede una serie di norme che riguardano il settore televisivo e radiofonico locale, su cui Aeranti-Corallo esprime un giudizio fortemente negativo, che rischiano di compromettere il pluralismo informativo sul territorio garantito dall’emittenza locale.
In particolare, le frequenze che saranno destinate all’emittenza locale a seguito della liberazione della banda 700 e al passaggio al digitale televisivo di seconda generazione (Dvbt-2) sono assolutamente insufficienti per garantire spazi adeguati per la trasmissione di almeno un programma da parte delle tv locali presenti sul mercato e per garantire l’avvio del digitale radiofonico Dab+ sull’intero territorio nazionale da parte di tutte le emittenti radiofoniche locali interessate a operare anche con tale tecnologia.