Il 31 ottobre è il termine entro cui deve essere effettuato il pagamento del canone di concessione per la radiodiffusione sonora via etere terrestre in tecnica analogica. Lo stabilisce il decreto 23 ottobre 2000 del Ministero del Tesoro di concerto con il Ministero delle Comunicazioni e con il Ministero delle Finanze (recante le disposizioni regolamentari per il pagamento del canone di concessione).
L’importo del canone è attualmente fissato dalla delibera n. 613/06/CONS della AGCOM pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 268 del 17 novembre 2006 (tale delibera stabilisce l’importo dei canoni dovuti per il triennio 2006-2008, ma, ad oggi, l’Autorità non ha emanato alcuna delibera di aggiornamento di tale canone, sicché l’importo dello stesso è, al momento, immutato).
In base alla citata delibera n. 613/06/CONS, i titolari di concessioni radiofoniche sono tenuti al pagamento, entro il 31 ottobre 2019, del canone 2019 in misura pari all’1% del fatturato 2018, fino a un massimo di Euro 11.850,00 se emittente radiofonica locale e fino ad un massimo di Euro 82.952,00 se emittente radiofonica nazionale.
Il canone di concessione viene calcolato sulla base del fatturato conseguito dall’impresa nell’anno 2018, riferibile all’esercizio dell’attività radiotelevisiva (per fatturato si intende il volume di affari ai fini IVA ai sensi del DPR n. 633/72 e successive modificazioni).
(Nella foto: Marco Rossignoli, coordinatore Aeranti-Corallo, a un recente convegno dell’associazione)