A tre mesi dalla pubblicazione dei primi bandi, il MiSe non ha più fatto gare per operatori di rete tv locali. Aeranti-Corallo sollecita una pronta ripresa dell’iter

(13 agosto 2020)    Sono ormai trascorsi circa tre mesi dall’emanazione dei primi bandi di gara, da parte del Ministero dello Sviluppo economico, per l’assegnazione ad operatori di rete dei diritti d’uso di frequenze, per l’esercizio del servizio televisivo digitale terrestre in ambito locale, relative alle reti di primo e di secondo livello, per le Aree Tecniche e le Sub-aree Tecniche di Piemonte, Valle D’Aosta, Lombardia e Piemonte orientale, Trentino Alto Adige, provincia autonoma di Trento e Provincia autonoma di Bolzano (quest’ultima sub-area è stata oggetto di una revoca e di una successiva pubblicazione di nuovo bando).

Devono, a oggi, essere ancora pubblicati tutti i bandi di gara relativi alle altre aree tecniche del Paese (per le frequenze di primo livello e per le frequenze di secondo livello).

Inoltre, devono ancora essere pubblicati tutti i bandi relativi ai Fornitori di servizi di media audiovisivi che potranno accedere alla capacità trasmissiva messa a disposizione dagli operatori di rete vincitori delle gare di cui sopra.

La tempistica particolarmente rallentata della pubblicazione dei suddetti bandi sta creando forte preoccupazione nell’emittenza locale.

Infatti, il calendario di cui al DM 19 giugno 2019 prevede che a partire dal 1° settembre 2021 vengano rilasciate le frequenze televisive nel nord Italia (Valle d’Aosta, Piemonte,Lombardia tranne la provincia di Mantova, provincia di Piacenza, provincia di Trento, provincia di Bolzano, Veneto, provincia di Mantova, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna tranne la provincia di Piacenza).

Qualora il Ministero non proceda speditamente all’emanazione dei bandi per operatori di rete nelle restanti aree tecniche nonché all’emanazione dei bandi per Fsma, vi sarà la concreta possibilità che le reti non siano ancora pronte e che non venga, perciò, assegnata la capacità trasmissiva agli aventi titolo.

Il tutto con il concreto rischio per le tv locali di perdere la continuità aziendale, rischiando la chiusura definitiva delle proprie attività.

Aeranti-Corallo sollecita, dunque, il Ministero a una pronta ripresa di tutte le attività prodromiche all’attuazione del calendario di cui al DM 19 giugno 2019, al fine di evitare gravissimi danni alle imprese. (FB)

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