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EDIZIONE STRAORDINARIA
SOMMARIO:
- NOMINATO IL NUOVO GARANTE PER LA RADIODIFFUSIONE E L’EDITORIA ;
- LE SYNDICATIONS AER PROTESTANO PER L’ESCLUSIONE DAL “SILENZIO – ASSENSO” DELLE AUTORIZZAZIONI PER I PROGRAMMI IN CONTEMPORANEA ;
- IL GOVERNO TEMPOREGGIA ;
- PAR CONDICIO DA DIMENTICARE.
NOMINATO IL NUOVO GARANTE PER LA RADIODIFFUSIONE E L’EDITORIA
E’ giunta, a distanza di quasi un anno dalla scadenza legislativa, la nomina del nuovo Garante per la Radiodiffusione e l’ Editoria.
Ad assumere questo delicato ed importante ruolo è stato chiamato, lunedì scorso, Francesco Paolo Casavola, già Presidente della Corte Costituzionale.
L’ AER porge i migliori auguri di buon lavoro al Presidente Casavola, unitamente all’auspicio che egli possa conseguire, nell’esercizio della funzione di Garante, gli stessi successi che hanno contrassegnato la sua carriera.
Va precisato che, secondo lo schema del DDL, che verrà esaminato mercoledì 17/7 dal Governo, le funzioni e i poteri del Garante saranno attribuiti ad una nuova Authority collegiale. Casavola sarebbe il candidato principale alla carica di presidente della stessa Authority.
LE SYNDICATIONS AER PROTESTANO PER L’ESCLUSIONE DAL “SILENZIO -ASSENSO” DELLE AUTORIZZAZIONI PER I PROGRAMMI IN CONTEMPORANEA
MILANO 11 LUGLIO: si è svolta la riunione delle Syndications radiofoniche dell’AER. In tale sede è stata decisa la formulazione di una vibrata protesta per la posizione assunta dal Consiglio dei Ministri in merito alle autorizzazioni ex art. 21 della legge 223/90. Infatti, il 28 giugno u.s., il Governo ha escluso il principio del “silenzio – assenso” nella procedura di rilascio delle autorizzazioni alla trasmissione di programmi in contemporanea. La preoccupazione è enorme, in quanto tale esclusione comporta evidenti aggravi burocratici.
Ieri, il Consiglio dei Ministri ha rinviato l’esame del disegno di legge sul riassetto complessivo del settore Tv e Telecomunicazioni. Il Ministro PT On. Maccanico ha comunque garantito una soluzione prima delle vacanze estive. L’ AER auspica che lo schema del DDL venga modificato, attraverso la soppressione della previsione della rete federale (in sostituzione della terza rete RAI ).
La previsione di tale rete è, infatti, inaccettabile in quanto la stessa ha come conseguenza la totale emarginazione dell’emittenza locale, con grave danno per il pluralismo, per la libertà di impresa e per il corretto sistema di concorrenza in ambito locale.
Il D.L. n.266 del 17 Maggio 1996, in scadenza tra alcuni giorni, non sarà reiterato, come ufficialmente annunciato in Commissione Trasporti dal Ministro PT On. Maccanico.
Le ben note “Disposizioni urgenti per la parità di accesso ai mezzi di informazione durante le campagne elettorali e referendarie”, che ebbero prima stesura nel D.L. n. 83 del 20 Marzo 1995, non troveranno posto in un’ottava reiterazione.
Tutta la materia è stata rielaborata per essere ospitata in un disegno di legge organico, ora al vaglio del Consiglio dei Ministri che, però, nella giornata di ieri, non lo ha approvato, rimandandolo per approfondimenti.
L’ AER esprime piena soddisfazione per la decisione di non reiterare il decreto, che lascia sperare, per il futuro, in una totale esclusione, dalla nuova normativa, dell’emittenza radiofonica e di quella televisiva locale.
Contestualmente, l’ AER sottolinea la necessità di una norma che abroghi tutte le sanzioni irrogate per violazione della legge 515/93 (ancora in vigore).
Diversamente, si creerebbe una disparità di trattamento inaccettabile tra coloro nei cui confronti proseguirebbe l’iter dei procedimenti sanzionatori derivati dalla violazione della legge 515/93 e coloro che vedranno decadere quelli attivati in base al D.L. sulla Par Condicio.