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SOMMARIO:
DDL AUTHORITY E ANTITRUST : NO AL TRAINO
L’ AER CHIEDE UNA NORMATIVA CHE PERMETTA LO SVILUPPO E LA CRESCITA DELL’EMITTENZA LOCALE AL DI FUORI DELLA LOGICA DEL DUOPOLIO
La Camera ha rinviato a martedì 15 luglio l’inizio delle votazioni sul Disegno di Legge 3755 (Authority e Antitrust, che al Senato aveva il n.1021). Il testo del Disegno di Legge è giunto mercoledì 9 luglio all’esame dell’Aula di Montecitorio dopo che era stato esaminato nella giornata precedente congiuntamente dalla Commissione Cultura e dalla Commissione Trasporti.
Uno dei principali nodi è costituito dall’emendamento sulla piattaforma digitale (che prevede la deroga alle norme sulle posizioni dominanti, permettendo una partecipazione azionaria di RAI, Stet, Telecom e Mediaset in un’unica società con Canal Plus) che peraltro è stato fortemente criticato dall’Autorità Antitrust, in quanto creerebbe i presupposti per la precoce costituzione di una posizione dominante.
Altro nodo intorno al quale si è sviluppato un dibattito particolarmente movimentato è quello della proposta del cosiddetto “traino pubblicitario” per le imprese televisive locali (cioè la previsione della possibilità ,per le grandi concessionarie di pubblicità nazionale, di vendere spazi pubblicitari per alcune emittenti televisive locali).
Tale emendamento è stato proposto dalla Lega Nord, la quale sta evidentemente ricercando nel “traino” il sostegno economico per la realizzazione di “Tele Padania”.
Tale emendamento, se non fosse stato per la decisa presa di posizione di Rifondazione Comunista, attraverso il proprio responsabile per l’informazione Sergio Bellucci, sarebbe stato approvato dalle Commissioni riunite.
Infatti il Governo, in un primo momento, aveva accettato l’inserimento del “traino” nella normativa al fine di evitare l’ostruzionismo della Lega Nord con migliaia di emendamenti.
Auspichiamo ora che il Governo voglia definitivamente disattendere ogni ulteriore ipotesi di accordo con la Lega Nord, con una netta presa di posizione a favore dei reali interessi della emittenza locale e che la Camera respinga l’inserimento del “traino” nella normativa di settore. Il “traino” infatti non è, come qualcuno ha tentato in questi giorni di sostenere, una operazione a favore dell’emittenza locale; è invece una operazione per permettere la creazione di una emittente di partito, che avrebbe peraltro come ricaduta attraverso l’ingresso di Publitalia e Sipra nel mercato della pubblicità televisiva locale, l’introduzione della influenza di RAI e Mediaset nel settore locale, in piena contraddizione con lo spirito che ha animato la proposizione della nuova normativa.
Le emittenti locali non vogliono essere trainate. Il “traino” serve infatti solo a coloro che non sono in grado di muoversi da soli. Le emittenti locali vogliono potersi muovere nel mercato con le proprie forze e per questo hanno bisogno soltanto di una serie di norme da tempo invocate dall’AER finalizzate alla razionalizzazione del settore. Alcune di queste norme sono state da ultimo introdotte dalle Commissioni Cultura e Trasporti della Camera e, pertanto, si deve auspicare che le stesse vengano approvate anche dall’Aula.
Le emittenti locali devono inoltre ottenere, in tempi brevissimi, l’emanazione della nuova normativa organica per il proprio settore, di cui si è iniziato a discutere nei giorni scorsi nell’ambito della Commissione per il riordino del sistema radiotelevisivo presso il Ministero PT di cui fa parte anche l’AER.