SOMMARIO:
PIANO FREQUENZE E REGOLAMENTO CONCESSIONI:IL COORDINAMENTO AER-ANTI-CORALLO ORGANIZZA I SEGUENTI INCONTRI CON GLI EDITORI PER LA SALVAGUARDIA DELLE IMPRESE TELEVISIVE LOCALI
BOLOGNA VENERDI’ 4 DICEMBRE ORE 10.00
presso l’HOTEL SAVOIA, VIA SAN DONATO N. 161 BOLOGNA (uscita 9 tangenziale, zona fiera, a 2 Km da Porta S. Donato) per le emittenti televisive delle Regioni Piemonte, Valle D’Aosta, Liguria, Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Marche.
ROMA SABATO 5 DICEMBRE ORE 10.00
presso il GRAND HOTEL PALACE VIA VENETO N. 70, ROMA (davanti all’ambasciata USA) per le emittenti televisive delle Regioni Lazio, Umbria, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sardegna, Sicilia.
Nel corso degli incontri verranno illustrati, tra l’altro:
– IL PIANO DI ASSEGNAZIONE DELLE FREQUENZE TV (struttura, siti, tempi di attuazione);
– IL REGOLAMENTO PER IL RILASCIO DELLE CONCESSIONI TV (requisiti da possedere; modalità di presentazione delle domande; etc) CHE VERRA’ EMANATO DALL’AUTHORITY L’1/12 P.V.;
– IL REGOLAMENTO PER I LIMITI DI CAMPO ELETTROMAGNETICO CHE ENTRERA’ IN VIGORE IL 2/1/99;
– L’APPLICAZIONE DELLA LEGGE 122/98.
IMMINENTE L’APPROVAZIONE DEL REGOLAMENTO PER IL RILASCIO DELLE NUOVE CONCESSIONI TV: PREOCCUPANTE IL FUTURO PER L’EMITTENZA LOCALE
Dopo il piano delle frequenze che è stato già impugnato al TAR Lazio da numerosissime emittenti, in particolare relativamente ai siti e ai canali soppressi, l’Authority emanerà martedì 1° dicembre il Regolamento per il rilascio delle nuove concessioni. Il Coordinamento AER, ANTI,CORALLO ha avuto venerdì 27 novembre un incontro con il Commissario dell’Autorità, relatore del regolamento Dott. Traversa, al quale sono state illustrate una serie di osservazioni e di proposte di modifica circa le parti non condivisibili della bozza di regolamento predisposta dall’Authority.Vediamo in rapida sintesi i vari aspetti della stessa:
TIPOLOGIA DELLE CONCESSIONI
Le concessioni (che saranno rilasciabili per un massimo di tre bacini contigui al nord e quattro al centro-sud) si distinguono (come previsto dalla legge) in:
a) emittenti esclusivamente commerciali;
b) emittenti con obblighi di informazione;
c) emittenti di servizio;
d) emittenti comunitarie.
Le emittenti con obblighi di informazione (cui spettano in via esclusiva insieme alle comunitarie provvidenze e incentivi previsti dalle varie disposizioni di legge) sono tenute a trasmettere due ore giornaliere di programmi informativi (di cui almeno il 50% autoprodotti) tra le 7.00 e le 23.00 compresi i notiziari da effettuare per almeno cinque giorni alla settimana. Il Coordinamento AER, ANTI, CORALLO chiede invece che l’obbligo informativo sia contenuto in un’ora per cinque giorni a settimana o, in alternativa per 120 giorni a semestre.
Le emittenti esclusivamente commerciali sono tenute a trasmettere telegiornali . Il Coordinamento chiede invece che per tali emittenti non sussista alcun obbligo informativo. Diversamente verrebbe vanificata la distinzione tra le due tipologie di emittenza commerciale. Non sarà possibile dopo il rilascio delle concessioni modificare la tipologia delle stesse.
REQUISITI PER IL RILASCIO DELLE CONCESSIONI
Le emittenti esclusivamente commerciali e quelle con obblighi di informazione possono avere esclusivamente natura giuridica di società di capitali (SPA,SRL, SOC. ACC. per azioni) o cooperative a responsabilità limitata.
Devono inoltre avere un patrimonio netto di almeno 300 milioni e almeno 5 lavoratori in regola con i versamenti contributivi (tra dipendenti e, nelle cooperative, soci lavoratori). Gli amministratori non devono avere subito condanne definitive a pena detentiva per delitti non colposi per un periodo superiore a sei mesi.
Il Coordinamento ha chiesto la riduzione del patrimonio netto a 200 milioni e il mantenimento del numero di lavoratori a quello attuale di tre, comprendendo in tale computo anche gli amministratori delle società.
Si evidenzia comunque l’esigenza di attivarsi fin da ora – considerando i tempi molto stretti che verranno imposti – per adeguare la propria struttura agli eventuali nuovi requisiti.
CANONI DI CONCESSIONE
L’importo dei canoni in attesa di ulteriori determinazioni dell’Autorità rimangono determinati come attualmente previsto.
COMPRAVENDITE
Sarà possibile procedere ancora a compravendite di intere emittenti, di rami di azienda e di impianti per un periodo di due anni.
GRADUATORIE
Le graduatorie verranno redatte tenendo conto dei seguenti criteri:
a) qualità dei programmi;
b) occupazione;
c) esperienza maturata nel settore;
d) piani di impresa, investimento e sviluppo.
I punteggi per i vari criteri verranno stabiliti dal disciplinare di gara (che è un atto successivo al regolamento e che verrà emanato dal Ministero delle Comunicazioni). Le concessioni verranno rilasciate sulla base della graduatoria. Il numero delle emittenti collocate utilmente in graduatoria verrà definito successivamente alla presentazione delle domande e alla elaborazione della pianificazione di secondo livello. Il Coordinamento AER, ANTI, CORALLO ha chiesto che le concessioni non vengano rilasciate sulla base di graduatorie fino a quando non sarà data piena attuazione al piano frequenze TV (cioè tra alcuni anni). Nel frattempo le concessioni potrebbero essere rinnovate sulla base degli stessi requisiti soggettivi già previsti dalla legge 422/93 per il rilascio delle concessioni provvisorie. Non appare logico infatti rilasciare le concessioni sulla base di graduatorie se le emittenti concessionarie dovranno attendere anni per operare sulla base del piano. In ogni caso il Coordinamento ha evidenziato:
– che i criteri dovranno essere facilmente traducibili in punteggi;
– che eventuali graduatorie dovranno dare ampia valenza all’attività pregressa svolta dall’impresa nel settore;
– che sono inaccettabili criteri che si basino su impegni (es. qualità programmi futuri) poichè l’eventuale mancato rispetto di tali impegni si verificherebbe successivamente al rilascio delle concessioni, con ogni evidente conseguenza;
– che è allo stato inaccettabile il criterio degli indici di ascolto posto che non vi sono dati riconosciuti da tutte le emittenti e comparabili tra loro (tale criterio sarebbe possibile solo in ipotesi di una indagine curata dall’Authority che rilevi tutti i soggetti).
TERMINI PER LA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE DI CONCESSIONE
Tali termini non verranno definiti dal Regolamento bensì dal successivo disciplinare di gara che dovrà emanare il Ministero delle Comunicazioni alcuni giorni dopo l’emanazione del regolamento.
Il Coordinamento AER, ANTI, CORALLO ha chiesto che tali termini non siano comunque inferiori a novanta giorni dalla data della pubblicazione del disciplinare. Termini più brevi comporterebbero infatti gravissimi disagi per la presentazione delle domande e, in taluni casi, anche l’impossibilità di adeguare le strutture ad eventuali nuovi requisiti.
Auspichiamo pertanto che il Ministero non si faccia condizionare dal termine del 31 gennaio 1999 previsto dalla legge 122/98 per il rilascio delle concessioni, imponendo termini particolarmente brevi per la presentazione delle domande, posto che il suddetto termine del 31 gennaio dovrà comunque essere prorogato di almeno sei-otto mesi poichè non è certamente pensabile il rilascio delle concessioni entro il 31 gennaio. Per quanto illustrato è quindi evidente la particolare preoccupazione degli editori in ordine all’applicazione del regolamento e del piano frequenze. E’ quindi necessaria una forte mobilitazione degli editori per pervenire in tempi brevissimi alla riforma organica del settore prevista dal disegno di legge 1138 che deve essere assolutamente rivitalizzato.
MISURE MINIME E INAPPLICABILI PER L’EMITTENZA NEL COLLEGATO ALLA FINANZIARIA.
INCREDIBILMENTE ESCLUSE LE IMPRESE RADIOFONICHE
Dopo anni di attesa coloro che pensavano che l’art. 10 della legge 422/93 (incentivi a sostegno dell’emittenza) avrebbe avuto finalmente applicazione si sono completamente sbagliati.
Infatti l’art. 39, comma 3 del provvedimento collegato alla finanziaria 1999 approvato dalla Camera e ora all’esame del Senato, prevede misure minime e inapplicabili a favore delle sole TV locali, con l’incredibile esclusione delle emittenti radiofoniche dagli incentivi.
La norma prevede lo stanziamento di 16 miliardi nel 1999, 22 miliardi nel 2000 e 33 miliardi nel 2001 finalizzato ad incentivare l’adeguamento degli impianti al piano delle frequenze TV.
Le somme verrano erogate alla TV concessionarie ammesse alle provvidenze editoria sulla base di graduatorie che terrano conto dei fatturati degli ultimi tre anni e del numero di dipendenti al 31/12 dell’anno precedente .
Almeno il 50% delle somme deve essere erogato a TV aventi sede produttiva nelle aree depresse.
Il Coordinamento AER, ANTI, CORALLO ritiene che tale impostazione non sia assolutamente condivisibile (e per questo ha sottoposto a numerosi senatori, alla forze politiche e al Governo una proposta di modifica) sia perché non prevede le modalità per la definizione delle somme da corrispondere ad ogni singolo soggetto (rendendo così inapplicabile la norma), sia perché non sono condivisibili i criteri indicati.
Infatti pur premettendo che AER, ANTI, CORALLO non hanno mai condiviso la politica degli interventi cosiddetti “a pioggia” occorre evidenziare che gli incentivi previsti dalla citata norma non sono misure destinate ad un generico intervento a sostegno del settore (che avrebbe reso sicuramente necessaria la previsione di criteri selettivi), bensì ad un intervento mirato a favorire l’adeguamento degli impianti al piano nazionale di assegnazione delle frequenze televisive approvato dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni con deliberazione n. 68/98 del 30/10/98.
Per tale motivo appare assolutamente illogico che tale intervento debba avvenire sulla base di graduatorie che tengano conto di fatturati e numero di dipendenti.
Infatti se l’obiettivo è quello di favorire investimenti finalizzati ad adeguare gli impianti delle emittenti con quanto previsto dal piano delle frequenze TV, è evidente che devono essere favoriti tutti gli investimenti operati in tale direzione.
Diversamente favorire investimenti solo da parte di poche imprese significherebbe vanificare la portata della norma e mancare completamente l’obiettivo dichiarato (adeguamento degli impianti).
ENTRO IL 31 DICEMBRE RADIO E TV DEVONO DEPOSITARE ALL’AUTHORITY ALCUNI DATI CONTABILI AL 31/12/96 E AL 31/12/97 E I PROPRI DATI ANAGRAFICI, COMPRESI GLI ASSETTI PARTECIPATIVI DELLE SOCIETÀ, ALLA DATA DI APPROVAZIONE DEI BILANCI 1996 E 1997
Ricordiamo che entro il 31 dicembre è necessario inviare all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (subentrata al Garante per la radiodiffusione e l’editoria) la documentazione sopracitata redatta secondo la modulistica di cui al decreto 11/2/97 del Garante (pubblicato sul Supplemento ordinario n. 38 alla G.U. n. 43 del 21/2/97).
Nei prossimi giorni verrà inviata una circolare illustrativa a tutti gli associati.