Cs 21/2003
COMUNICATO STAMPA AERANTI – CORALLO Le imprese radiotelevisive locali italiane |
Roma, lì 4/3/2003
AERANTI-CORALLO: IN OCCASIONE DELLA CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE DELLO SPOT ILLUSTRATIVO DEL CODICE MINORI E TV, ROSSIGNOLI HA EVIDENZIATO ANCHE LE PROPOSTE DI AERANTI-CORALLO RELATIVE AL DISEGNO DI LEGGE DI RIFORMA DEL SETTORE RADIOTELEVISIVO
Presentando lo spot illustrativo del codice minori e tv realizzato da AERANTI-CORALLO, l’avv. Marco Rossignoli, coordinatore AERANTI-CORALLO (che rappresenta 1.014 imprese radiotelevisive locali) ha dichiarato: “Il disegno di legge di riforma del settore radiotelevisivo attualmente all’esame del Parlamento prevede, tra le altre cose, anche l’introduzione di misure finalizzate ad incentivare la produzione audiovisiva destinata ai minori. Si tratta di una scelta sicuramente condivisibile che contribuirà ulteriormente a favorire la tutela dei minori in materia.
AERANTI-CORALLO ritiene che le TV locali possano assumere un ruolo molto importante per migliorare ed elevare la qualità delle trasmissioni televisive destinate ai minori. Ciò tuttavia sarà possibile a condizione che l’imminente riforma del settore favorisca la crescita e lo sviluppo del comparto televisivo locale.
In questo contesto riteniamo che debbano essere previste precise norme che valorizzino ulteriormente il ruolo dell’emittenza locale.”
Rossignoli ha anche aggiunto: “Per valorizzare tale ruolo è sicuramente indispensabile tutelare l’autonomia imprenditoriale e il pluralismo delle imprese televisive locali, nonché la concorrenzialità tra le stesse imprese. Per questo AERANTI-CORALLO ritiene necessario che vengano previste norme che vietino alle concessionarie pubblicitarie controllate da soggetti titolari di più di due reti televisive nazionali (e quindi che vietino a Sipra e Publitalia) di raccogliere pubblicità per le TV locali realizzando il cosiddetto “traino pubblicitario”. Un sistema che permettesse il traino finirebbe per riproporre l’attuale duopolio anche a livello televisivo locale, creando le condizioni per una selezione eccessiva degli operatori derivante da una impossibilità a concorrere nel mercato da parte di molte imprese.”
“Riteniamo inoltre – ha concluso Rossignoli – che tutte le norme di disciplina dell’emittenza televisiva locale e cioè quelle relative alle dimensioni territoriali dell’emittenza televisiva locale, al numero delle emittenti televisive locali di cui ogni soggetto può essere titolare, alla regolamentazione della interconnessione debbano essere valutate in una logica non condizionata e/o condizionabile dal traino pubblicitario.”
Per informazioni: 348 4454981
AERANTI-CORALLO, aderente alla Confcommercio, rappresenta 1.014 imprese radiofoniche e televisive locali italiane |