Aeranti-Corallo interviene nei giudizi avanti il Consiglio di Stato per sostenere la legittimità della delibera n. 366/10/CONS della Agcom che disciplina la numerazione dell’ordinamento automatico dei canali della tv digitale terrestre. In caso di conferma delle sentenze del Tar Lazio, si potrebbe aprire una lunga fase di mancanza di regolamentazione in materia che penalizzerebbe soprattutto il comparto televisivo locale e comporterebbe rilevanti disagi per l’utenza

Cs  15/2011 del 29 agosto 2011


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AERANTI-CORALLO INTERVIENE NEI GIUDIZI AVANTI IL CONSIGLIO DI STATO PER SOSTENERE LA LEGITTIMITA’ DELLA DELIBERA N. 366/10/CONS DELLA AGCOM CHE DISCIPLINA LA NUMERAZIONE DELL’ORDINAMENTO AUTOMATICO DEI CANALI DELLA TV DIGITALE TERRESTRE. IN CASO DI CONFERMA DELLE SENTENZE DEL TAR LAZIO, SI POTREBBE APRIRE UNA LUNGA FASE DI MANCANZA DI REGOLAMENTAZIONE IN MATERIA CHE PENALIZZEREBBE SOPRATTUTTO IL COMPARTO TELEVISIVO LOCALE E COMPORTEREBBE RILEVANTI DISAGI PER L’UTENZA

■ Il Tar del Lazio ha di recente annullato la delibera n. 366/10/CONS della Agcom recante il piano di numerazione automatica dei canali della tv digitale terrestre in chiaro e a pagamento. Tale delibera ha previsto, tra l’altro, per l’emittenza locale 10 numerazioni tra le prime 20 (dove possono trovare allocazione, in base ai criteri stabiliti dall’Agcom, circa 350-400 tv locali considerando le riutilizzazioni delle numerazioni su basi provinciali, interprovinciali e subregionali) e, complessivamente 39 numerazioni tra le prime 100, tutte composte da due cifre (evitando così disparità di trattamento tra le emittenti locali).
Al riguardo, l’Agcom e il Ministero dello Sviluppo Economico hanno proposto appello al Consiglio di Stato chiedendo la riforma, previa sospensione, di dette tali sentenze. Nell’ambito di tali giudizi  è stata sospesa l’esecutorietà delle citate sentenze con provvedimenti cautelari monocratici e, quindi, la delibera n. 366/10/CONS della Agcom è ritornata nuovamente efficace. Le istanze di sospensiva verranno ora riesaminate in sede collegiale (come previsto dal Codice di procedura amministrativa) all’udienza del 30 agosto p.v., dove potranno essere confermate, ovvero modificate o revocate. Successivamente, le cause dovranno essere trattate anche nel merito.
Nell’ambito di tali giudizi avanti il Consiglio di Stato, AERANTI-CORALLO è intervenuta per sostenere la legittimità della delibera 366/10/CONS dell’Agcom e per chiedere, conseguentemente, la riforma  previa sospensione, delle sentenze del Tar Lazio.
Analogo intervento è stato effettuato dalla Associazione FRT.
L’iniziativa di AERANTI-CORALLO ha ricevuto grandissimo consenso tra le imprese associate; infatti, nonostante il periodo feriale e la conseguente assenza dagli uffici, quasi tutti gli editori televisivi locali di AERANTI-CORALLO hanno inviato  all’associazione una nota di sostegno all’intervento avanti il Consiglio di Stato. La preoccupazione degli editori televisivi locali, è infatti, quella di evitare l’apertura di una fase molto lunga di mancanza di regolamentazione in materia, con la conseguente riproposizione del caos nella individuazione dei programmi che ha caratterizzato le trasmissioni digitali in Lazio, Campania e Piemonte Occidentale nel periodo compreso tra gli ultimi mesi del 2009 e la fine del 2010; tale situazione, che si verificherebbe in ipotesi di conferma da parte del Consiglio di Stato dell’annullamento della delibera n. 366/10/CONS disposto dal Tar Lazio, comporterebbe conseguenze particolarmente negative per le tv locali che, essendo i soggetti più deboli del sistema, necessitano di maggiori certezze di posizionamento sul telecomando.
Gravi disagi si verificherebbero anche per l’utenza. Inoltre, in sede di emanazione dell’eventuale nuovo provvedimento potrebbero essere rimessi in discussione i posizionamenti faticosamente ottenuti dall’emittenza locale nella delibera n. 366/10/CONS, con conseguente marginalizzazione della stessa a numerazioni per lo più secondarie.

 

PER INFORMAZIONI:
348 4454981 FABIO CARERA

AERANTI-CORALLO C.P. 360 – 60100 ANCONA