(24 novembre 2020) E’ stato pubblicato l’ultimo rapporto dell’Osservatorio sul giornalismo curato dall’Agcom, specificamente incentrato sui temi della pandemia (La professione alla prova dell’emergenza Covid-19).
L’ampio documento (scaricabile a questo link) punta i riflettori sulla sfida imposta alla professione giornalistica dalla pandemia, mediante un’indagine ad hoc che ha coinvolto la scorsa estate i professionisti dell’informazione.
Tale indagine (somministrata sottoforma di questionario online) ha fatto emergere che, per l’attività lavorativa prevalentemente svolta a distanza a causa del lockdown, quasi 9 giornalisti su 10 hanno fatto ricorso a fonti istituzionali piuttosto che a riscontri diretti.
Ciò non sembra aver avuto un significativo impatto sui lettori e sui fruitori dell’informazione, almeno riguardo le notizie relative agli aspetti sanitari: in 7 casi su 10 i cittadini si sono detti soddisfatti delle informazioni ricevute.
Pur con importanti eccezioni, si è registrata una generalizzata difficoltà delle redazioni a misurarsi tecnicamente con linguaggi e specifiche esigenze dell’informazione di carattere medico-scientifico, “delegando” di fatto a istituzioni ed esperti il compito di informare direttamente i cittadini, nonché di certificare autorevolezza e qualità dell’informazione in materia.
Nel capitolo dell’Osservatorio riguardante l’organizzazione del lavoro, sono emersi alcuni dati quali-quantitativi sui giornalisti impiegati nelle redazioni dei diversi media.
In particolare, è interessante notare come, sia nelle radio, sia nelle televisioni, lavorino più giornalisti dipendenti che non freelance (con percentuali opposte rispetto alla carta stampata, quotidiana e periodica, e, soprattutto, alle testate native digitali, dove sono impiegati più freelance che non personale dipendente inquadrato con ccnl giornalistico), come evidenziato in figura.
Ripartizione dei giornalisti per mezzi e condizione lavorativa – dati espressi in percentuale – grafico tratto dalla terza edizione dell’Osservatorio sul giornalismo Agcom.
Partendo dai risultati della terza edizione dell’Osservatorio sul giornalismo, l’Agcom ha avviato anche una consultazione pubblica (il relativo testo è disponibile a questo link), cui sarà possibile intervenire entro 60 giorni dalla pubblicazione del documento di consultazione nel sito web dell’Agcom (avvenuta il 24 novembre).
La consultazione pubblica è articolata in otto quesiti strutturati per macroaree e costruiti sulla base delle criticità emerse dal rapporto. (FC)