Cs 6/2003
COMUNICATO STAMPA AERANTI – CORALLO Le imprese radiotelevisive locali italiane |
Roma, lì 16/1/2003
APPROVATO DALL’ADUNANZA PLENARIA DELLA COMMISSIONE PER L’ASSETTO DEL SISTEMA RADIOTELEVISIVO IL DOCUMENTO SULLO STATO DI APPLICAZIONE DELL’ART. 1, COMMI 4 E 5 DELLA L. 30/4/98 N. 122 DA PARTE DEGLI ISPETTORATI TERRITORIALI DEL MINISTERO.
TALE DOCUMENTO, ELABORATO DALLA SEZIONE TECNICO-AMBIENTALE DELLA COMMISSIONE, COORDINATA DALL’AVV. MARCO ROSSIGNOLI, VERRA’ ORA SOTTOPOSTO AL MINISTRO DELLE COMUNICAZIONI
E’ stato approvato nell’adunanza plenaria di ieri, dalla Commissione per l’assetto del sistema radiotelevisivo presso il Ministero delle comunicazioni, il documento finale di sintesi delle relazioni fatte pervenire dagli Ispettorati territoriali del Ministero delle comunicazioni a seguito delle audizioni tenutesi negli scorsi mesi presso la sezione Tecnico-ambientale (coordinata dall’avv. Marco Rossignoli) della stessa Commissione.
A tale riguardo l’avv. Marco Rossignoli ha dichiarato: “Se da una parte gli Ispettorati territoriali hanno concordato nel ritenere che la normativa in esame abbia avuto un impatto positivo, sia in termini di miglioramento della situazione interferenziale sia in termini di miglior uso dello spettro radioelettrico, è allo stesso tempo emerso che è necessario trovare soluzioni per definire le pratiche pregresse in tempi brevi ed è altresì necessario un coordinamento dell’attività degli stessi ispettorati al fine di giungere a una uniformità delle procedure adottate.”
“Molto importante – ha concluso Rossignoli – è la disponibilità emersa relativamente a un’attività di monitoraggio periodico sull’attività degli stessi Ispettorati da operarsi a livello centrale. Tale monitoraggio, infatti, potrà permettere di individuare elementi utili al miglioramento e al coordinamento dell’azione amministrativa in materia, nonché individuare eventuali proposte di intervento normativo.”
Per informazioni: 348 4454981
AERANTI-CORALLO, aderente alla Confcommercio, rappresenta 1.046 imprese radiofoniche e televisive locali italiane |
Conclusioni della Relazione sull’analisi dello stato di applicazione dell’art. 1, commi 4 e 5 della legge 30 aprile 1998, n. 122.
a) gli Ispettorati Territoriali hanno concordato quasi unanimamente nel ritenere che la normativa in esame (art. 1, commi 4 e 5 della legge 30 aprile 1998, n. 122) abbia avuto un impatto piuttosto positivo sia in termini di miglioramento della situazione interferenziale complessiva, sia in termini di miglior uso dello spettro radioelettrico;
b) tranne che in alcuni casi (in particolare Lombardia) il numero di pratiche in attesa di definizione è modesta.
In tali casi è necessario trovare soluzioni per definire le pratiche pregresse in tempi brevi;
c) le procedure adottate dagli Ispettorati Territoriali sono a volte diverse.
Ciò comporta disagi soprattutto per le imprese che hanno impianti ubicati nel territorio di diversi Ispettorati Territoriali;
d) è emersa l’esigenza di un coordinamento dell’attività dei diversi Ispettorati Territoriali attraverso l’esame comparato delle autorizzazioni emesse, periodiche riunioni di scambio informativo, redazione di guide all’esecuzione, previsioni di procedure standardizzate e modulistica uniforme;
e) è emersa l’esigenza di un coordinamento delle competenze degli Ispettorati Territoriali con quelle degli altri organismi preposti ad effettuare misurazioni e controlli in materia di limiti di campo elettromagnetico (come definiti dal DM 381/98);
f) è emersa l’esigenza di maggiori risorse umane e finanziarie destinate all’attività degli Ispettorati Territoriali, nonché l’esigenza di corsi di formazione professionale per il personale degli Ispettorati Territoriali;
g) E’ emersa la necessità di linee guida uniformi per la definizione di varie problematiche tra le quali quella del cosiddetto “sdoppiamento” di impianti, quella della cosiddetta “unificazione” di impianti, quella relativa alle modifiche relative agli impianti di diffusione televisiva;
h) è emersa la scarsità, in molte aree, delle attuali risorse previste dal piano di ripartizione della frequenza per gli impianti di collegamento;
i) è emerso che qualora i collegamenti “a rimbalzo” venissero convertiti in collegamenti “punto a punto” si eliminerebbero alcuni contenziosi e soprattutto si libererebbero risorse utili a consentire compatibilizzazioni.
l) tutti gli Ispettorati Territoriali si sono dichiarati disponibili a collaborare per una attività di monitoraggio periodico operata a livello centrale, sull’attività degli stessi Ispettorati.
Tale monitoraggio potrà sicuramente permettere di individuare molti elementi utili al miglioramento e al coordinamento della azione amministrativa in materia nonché di individuare eventuali proposte di intervento normativo in materia.