Audio e social media si dividono il tempo libero della Generazione Z. La radio deve tener conto del trend.

 

(23 ottobre 2023) I più recenti dati dall’istituto di ricerca Gallup riguardano un sondaggio sulla Generazione Z (nati tra il 1995 e il 2010) e, tra le altre cose, erano anche riferiti alle loro abitudini di consumo mediatico.

Tale ricerca, confrontata con altra analoga indagine dedicata all’ascolto radiofonico, ha rivelato che tra l’utilizzo quotidiano dei social media e il consumo dell’audio c’è molta meno differenza di quanto si possa pensare.

L’indagine Gallup si intitola “Familial and Adolescent Health Survey”, è stata condotta tra giugno e luglio del 2023 e ha verificato che il 51% degli adolescenti segue i social media in media per 4,8 ore al giorno. Tali ricerche hanno raccolto dati sul mercato statunitense, ma ben si sa come certe tendenze d’oltreoceano non tardino a manifestarsi anche nei mercati europei.

Qualche dettaglio

I risultati mostrano che YouTube e TikTok, in particolare, sono di gran lunga le app di social media più popolari tra gli adolescenti. Essi riferiscono di trascorrere in media 1,9 ore al giorno su YouTube e 1,5 ore al giorno su TikTok, con i ragazzi che trascorrono più tempo su YouTube e le ragazze che trascorrono più tempo su TikTok. Instagram è popolare anche tra gli adolescenti, registrando 0,9 ore di utilizzo al giorno.

Se i tredicenni seguono i social complessivamente per 4,1 ore al giorno, i diciassettenni arrivano fino a 5,8 ore e particolarmente attive sono le ragazze.

L’audio non è da meno

Se, a questo punto, esaminiamo le risultanze della analoga ricerca effettuata dalla Edison Research, ma avente a tema il consumo di audio, possiamo vedere che la Generazione Z registra in media 4,5 ore di consumo audio giornaliero. Le abitudini di ascolto della Gen Z sono varie quanto quelle di fruizione dei social e, ovviamente, non sono limitate alle tradizionali trasmissioni radiofoniche.

Comunque il 37% degli intervistati ha dichiarato di aver sintonizzato la radio on air nell’ultima settimana, dedicandole il 15% del proprio tempo dedicato all’ascolto. I giovanissimi, tuttavia, preferiscono l’approccio al suono attraverso i canali digitali; infatti il 35% del loro tempo di ascolto è riservato alle piattaforme streaming.

La ricerca ha anche individuato una sorta di “sovrapposizione” tra social media e audio, dal momento che il 24% del tempo dedicato all’ascolto avviene grazie a YouTube.

 

Giovanissimi e digitali

L’analisi dei dati in questione porta a concludere che il consumo mediatico della Gen Z è in gran parte incentrato sul digitale, sia che si tratti di social media, sia che si tratti di audio.

Sebbene gli adolescenti trascorrano ancora molto tempo su piattaforme come YouTube e TikTok, le loro preferenze includono anche lo streaming audio e verso i podcast. Anzi, questi ultimi registrano una tendenza incrementale. Tali abitudini sono condizionate da fattori sociali, ma anche da condizionamenti psicologici (mode).

A fronte di tali evidenze, lo studio esorta, sostanzialmente, l’industria radiofonica tradizionale ad adottare un approccio articolato del proprio mix distributivo dei contenuti (oltre a pensare a come creare e diffondere contenuti originali, ad integrazione dal tradizionale palinsesto dedicato al flusso lineare) così da non perdere il contatto con la generazione che rappresenta il futuro dell’audience. (AR)

 

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