Coordinamento aer-anti-corallo: e’ inaccettabile la modalita’ di delocalizzazione degli impianti in caso di superamento dei limiti dei campi elettromagnetici. limiti, peraltro, che sono oggetto di impugnazione avanti il tar lazio, in quanto sono i piu’ bassi d’europa

CS 16/2000

                                    COMUNICATO STAMPA
                      COORDINAMENTO AER ANTI CORALLO                   


Roma, 2 marzo 2000

 

COORDINAMENTO AER-ANTI-CORALLO: E’ INACCETTABILE LA MODALITA’ DI DELOCALIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI IN CASO DI SUPERAMENTO DEI LIMITI DEI CAMPI ELETTROMAGNETICI. LIMITI, PERALTRO, CHE SONO OGGETTO DI IMPUGNAZIONE AVANTI IL TAR LAZIO, IN QUANTO SONO I PIU’ BASSI D’EUROPA

 

Con riferimento alla riunione del Gruppo di lavoro sui campi elettromagnetici svoltosi al Ministero dell’Ambiente per discutere sulle iniziative da assumere dopo il caso San Silvestro e alla dichiarata intenzione di adottare un atto di indirizzo per una omogeneità delle iniziative delle Amministrazioni Locali per la delocalizzazione degli impianti, l’Avv. Marco Rossignoli, coordinatore AER-ANTI-CORALLO (la federazione che rappresenta 1.283 imprese radiotelevisive locali – aderente alla Confcommercio) ha dichiarato: ” E’ inaccettabile che ogni volta che venga rilevato un superamento del limite di campo di 6 V/m si ritenga di dover risolvere necessariamente la problematica delocalizzando gli impianti di trasmissione quando, diversamente, sarebbero sufficienti interventi tecnici di modificazione dei sistemi esistenti. La delocalizzazione a tutti i costi è un modo di procedere che causa gravissimi danni alle imprese, mentre la salvaguardia della salute del cittadino può essere perseguita anche in altro modo”.
Peraltro, relativamente al caso concreto di San Silvestro di Pescara, occorre ricordare che il Tar Abruzzo, fino ad oggi, ha accolto i ricorsi delle emittenti avverso le ordinanze di sospensione del funzionamento degli impianti da parte del Sindaco di Pescara.
Inoltre il limite di 6 V/m è oggetto di impugnazione avanti il Tar Lazio, in quanto l’Italia è l’unica nazione europea ad avere adottato un valore così basso.

(Per ulteriori informazioni: 0348.44.54.981)

 

 

                                    Il Coordinamento Aer Anti Corallo – aderente alla Confcommercio –
                     rappresenta oggi 1300 imprese radiotelevisive italiane sulle circa 1750 operanti