CS 112/99
COMUNICATO STAMPA COORDINAMENTO AER-ANTI-CORALLO |
Roma, 22 novembre 1999
Coordinamento Aer-Anti-Corallo: inaccettabile il tentativo di discriminazione delle emittenti locali sulla questione delle quote di pubblicità dovute al settore radiotv dalla Pubblica Amministrazione.
Durissime critiche sono state mosse dal Coordinamento Aer-Anti-Corallo (la federazione che rappresenta 1.283 emittenti locali) al Disegno di Legge “Disciplina delle attività di informazione e di comunicazione delle Pubbliche Amministrazioni”
Il DL, che è stato approvato dalla Camera ed è attualmente all’esame del Senato (n. AS4217), tra l’altro abroga l’articolo 9 delle Legge 223/90 e successive modifiche: tale norma è quella che prevede che quote di pubblicità della pubblica amministrazione siano riservate alle emittenti radiotelevisive locali. Diversamente non viene abrogato l’articolo 5 comma 1 della Legge 67/87 che prevede l’obbligo di destinare alla pubblicità su quotidiani e periodici una quota non inferiore al 50% delle spese per la pubblicità iscritta nell’apposito capitolo di bilancio delle amministrazioni statali e degli enti pubblici non territoriali (esclusi gli enti pubblici economici).
Da tempo il Coordinamento si batte affinché i responsabili della P.A. diano seguito nei fatti agli obblighi imposti loro dalla norma attualmente in vigore a favore dell’emittenza radiotelevisiva locale: non è dunque accettabile che ora non solo non si cerchi dare debito sviluppo a tale giusto diritto delle imprese editoriali radiofoniche e televisive locali, ma addirittura di discriminarle ingiustificatamente e del tutto anacronisticamente a vantaggio della carta stampata.
Il Coordinamento si impegnerà in ogni modo al fine di impedire l’approvazione di tale norma e garantire la tutela di queste fondamentali risorse economiche, necessarie alle imprese del settore per un corretto sviluppo imprenditoriale.
(Per ulteriori informazioni: 0348.44.54.981)
Il Coordinamento Aer Anti Corallo rappresenta oggi 1300 imprese radiotelevisive italiane sulle circa 1750 operanti |