Decreto 10 giugno 2011 del Ministero dello Sviluppo Economico recante “Modifica al decreto 13 novembre 2008, e successive modificazioni, recante il piano nazionale di ripartizione delle frequenze (PNRF)”

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

 

DECRETO 10 giugno 2011

Modifica al decreto 13 novembre 2008, e successive  modificazioni, recante il piano nazionale di ripartizione delle frequenze (PNRF).

 

(pubblicato in Gazzetta Ufficiale n.164 del 16 luglio 2011)

 

 

IL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

 

Visto il testo unico  delle  disposizioni  legislative  in materia postale, di bancoposta e di telecomunicazioni, approvato con  decreto del Presidente della Repubblica 29 marzo 1973, n. 156;

Visto il codice delle  comunicazioni  elettroniche,  approvato  con decreto legislativo 1° agosto 2003 n. 259;

Visto il testo unico della radiotelevisione approvato  con  decreto legislativo 31 luglio 2005,  n.  177,  come  modificato  dal  decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 44, recante il testo unico dei  servizi di media audiovisivi e radiofonici ed,  in  particolare,  l’art.  42, comma 3;

Visto il decreto-legge 18 maggio  2006,  n.  181,  convertito,  con modificazioni,  dalla  legge  7  luglio   2006,   n.   233,   recante «Disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dei Ministeri», con il  quale e’  stato  istituito,  tra  l’altro,  il  Ministero  dello   sviluppo economico;

Visto il decreto-legge 16  maggio  2008,  n.  85,  convertito,  con modificazioni,  dalla  legge  14  luglio  2008,   n.   121,   recante «Disposizioni  per  l’adeguamento  delle  strutture  di  governo in applicazione dell’art. 1, commi 376 e 377, della  legge 24 dicembre 2007, n. 244», con il quale sono state trasferite al Ministero dello sviluppo economico, con le inerenti risorse finanziarie, strumentali e  di  personale,  le  funzioni  gia’  attribuite al Ministero del commercio internazionale e al Ministero delle comunicazioni;

Visto il decreto del Presidente della Repubblica 28 novembre  2008, n. 197, recante il «Regolamento di organizzazione del Ministero dello sviluppo economico»;

Visto il decreto del  Presidente  del  Consiglio  dei  Ministri  24 giugno  2008  recante  «Ricognizione  in  via  amministrativa   delle strutture trasferite al Ministero dello sviluppo economico, ai  sensi dell’art. 1, comma 8,  del  decreto-legge  16  maggio  2008,  n. 85, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 luglio 2008,  n.  121», pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 220 del 19 settembre 2008;

Visto il decreto del Ministro dello sviluppo economico 13  novembre 2008  con  il  quale e’  stato  approvato  il  piano   nazionale di ripartizione delle frequenze, pubblicato  nel  Supplemento  ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 273 del  21  novembre  2008  e  successive modifiche;

Visto il decreto del Ministro dello  sviluppo  economico  7  maggio 2009, recante l’individuazione degli uffici di  livello  dirigenziale non generale del Ministero dello sviluppo economico,  pubblicato  nel Supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n.  152  del  3  luglio 2009;

Visto il decreto del Presidente della  Repubblica  4  ottobre  2010 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 6 ottobre 2010, n. 234 recante la nomina a Ministro dello sviluppo economico dell’on. Paolo Romani;

Vista la legge 13 dicembre 2010 n. 220 recante disposizioni per  la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato  (legge  di stabilita’ 2011);

Vista la decisione della Commissione Europea  2008/477/CE  relativa all’armonizzazione della banda di frequenze  2.500-2.690  MHz  per  i sistemi terrestri  in  grado  di  fornire  servizi  di  comunicazioni elettroniche nella Comunita’;

Vista la decisione della Commissione  Europea 2011/251/UE  recante modifica alla decisione 2009/766/CE relativa all’armonizzazione delle bande di frequenze 900 MHz e 1.800 MHz per sistemi terrestri in grado di fornire servizi di  comunicazione  elettroniche  paneuropee  nella Comunita’;

Sentita l’Autorita’ per le garanzie nelle comunicazioni;

Ritenuto necessario modificare l’art. 3 del decreto ministeriale  4 novembre 2010 a seguito della designazione  della  banda  2.500-2.690 MHz da uso militare ad uso civile per sistemi terrestri in  grado  di fornire servizi di comunicazioni elettroniche nella Comunita’;

Decreta:

Art.1

Banda di frequenza 900 MHz e 1800 Mhz

 

1. La nota 112 di cui al decreto ministeriale 13  novembre  2008  e successive modificazioni e’ modificata come segue:

«112  –  Le  bande  di  frequenze  880-915  MHz,  925-960  MHz  e 1.710-1.785  MHz  e  1.805-1.880  MHz  sono  designate  per  sistemi terrestri in grado di fornire servizi di comunicazioni  elettroniche, in accordo alla decisione 2009/766/CE  cosi’  come  modificata  dalla 2011/251/UE.».

 

Art.2

Banda di frequenze 2.500-2.690 MHz

 

1. La nota 159 di cui al decreto ministeriale 13  novembre  2008  e successive modificazioni e’ modificata come segue:

«159 – Frequenze  nella  banda  2.450-2.500  MHz  possono  essere impiegate per usi civili, previo coordinamento con  le  utilizzazioni dei servizi previsti in tabella,  per  collegamenti   temporanei audio/video terrestri e via aeromobile, in  ausilio  al  servizio  di radiodiffusione.».

2. La nota 160 di cui al decreto ministeriale 13  novembre  2008  e successive modificazioni e’ modificata come segue:

«160 – Frequenze nella banda 2.450-2.510  MHz  possono essere utilizzate dal Ministero della difesa, previo coordinamento con  le utilizzazioni dei servizi previsti in tabella, per  collegamenti temporanei audio/video terrestri e via aeromobile.».

3. La nota 163A di cui al decreto ministeriale 13 novembre 2008  e’ modificata come segue:

«163A – La banda di frequenze  2.500-2.690  MHz, o porzioni  di essa, e’ identificata per l’impiego da parte del sistema IMT  di  cui fa parte il sistema UMTS, in accordo con la Risoluzione  223 (WRC00) del Regolamento delle radiocomunicazioni. Questa identificazione non preclude l’impiego di queste bande da parte di altre applicazioni dei servizi ai quali sono attribuite e non stabilisce priorita’.».

4. La nota 165A di cui al decreto ministeriale 4 novembre  2010  e’ modificata come segue:

«165A – Le applicazioni del Ministero della Difesa operanti nella banda di frequenze 2.520-2.600 MHz e 2.630-2.667 MHz potranno  essere utilizzate  con  diritto  a  protezione  fino  al  completamento  del processo di migrazione che dovra’ essere progressivamente  completato entro e non oltre il 31.12.2012. La destinazione di tale banda ai servizi di comunicazioni  elettroniche avverra’ in  accordo alle procedure previste nel regolamento emanato con  decreto  ministeriale 25 marzo 1998 n. 113.».

5. La banda di frequenze 2.500-2.690 MHz di cui  alla  tabella  del decreto ministeriale 13 novembre 2008 e successive  modificazioni  e’ modificata come segue:

 

 

Parte di provvedimento in formato grafico

 

 

Art. 3

Soppressioni e modifiche

 

1. Alla tabella di attribuzione delle frequenze di cui  al  decreto ministeriale 13 novembre 2008 e successive  modificazioni,  sono apportate le variazioni conseguenti alle modifiche,  aggiunte  e abrogazioni di cui al presente decreto.

Il presente decreto sara’ pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.

Roma, 10 giugno 2011

 

Il Ministro: Romani