Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 24 giugno 2008 recante “Ricognizione in via amministrativa delle strutture trasferite al Ministero dello sviluppo economico, ai sensi dell’articolo 1, comma 8, del decreto-legge 16 maggio 2008, n. 85, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 luglio 2008, n. 121”

 

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 24 giugno 2008

Ricognizione in via amministrativa delle strutture trasferite al Ministero dello sviluppo economico, ai sensi dell’articolo 1, comma 8, del decreto-legge 16 maggio 2008, n. 85, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 luglio 2008, n. 121.

(pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 220 del 19 settembre 2008)

 

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

di concerto con

IL MINISTRO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

e con

IL MINISTRO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E L’INNOVAZIONE

Visto  il  decreto-legge  16 maggio  2008, n. 85, ed in particolare l’art.  1,  comma 8,  che prevede che con decreto del Presidente del Consiglio  dei  Ministri, di concerto con il Ministro dell’economia e delle  finanze  e  con  il Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione,   sentiti   i   Ministri   interessati,   si   procede all’immediata  ricognizione in  via  amministrativa  delle strutture trasferite ai sensi del decreto-legge medesimo;

Visto  il  decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, e successive modificazioni;

Visto  il  decreto  legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni;

Visto il decreto legislativo 30 dicembre 2003, n. 366;

Visto il decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2004, n. 176;

Visto il decreto del Ministro delle comunicazioni 16 dicembre 2004, pubblicato  nella  Gazzetta Ufficiale 27 dicembre 2004, n. 302, come modificato  dal  decreto  del  Ministro  delle comunicazioni 22 marzo 2006, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 13 aprile 2006, n. 87;

Visto  il  decreto del Ministro delle comunicazioni 27 giugno 2005, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 5 settembre 2005, n. 206;

Visto  il  decreto-legge  18 maggio  2006  n.  181, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2006, n. 233;

Visto  il decreto del Presidente della Repubblica 14 novembre 2007, n. 253;

Visto   il   decreto  del  Ministro  del  commercio  internazionale 23 gennaio  2008, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 14 aprile 2008, n. 88;

Sentito il Ministro dello sviluppo economico;

Decreta:

Art. 1.

Accorpamento delle strutture riguardanti il Ministero del commercio internazionale

1. Ai sensi dell’art. 1, comma 8, del decreto-legge 16 maggio 2008, n.  85,  risultano trasferiti al Ministero dello sviluppo economico i seguenti  Uffici  di livello dirigenziale generale operanti presso il Ministero del commercio internazionale:

a) direzione generale per la politica commerciale di cui all’art. 3  del  decreto del Presidente della Repubblica del 14 novembre 2007, n. 253;
b) direzione  generale  per le politiche d’internazionalizzazione di  cui  all’art.  4  del decreto del Presidente della Repubblica del 14 novembre 2007, n. 253;
c) direzione  generale  per  la  promozione  degli  scambi di cui all’art.  5  del  decreto  del Presidente  della  Repubblica  del 14 novembre 2007, n. 253;
d) direzione  generale per gli affari generali e le risorse umane di  cui  all’art.  6  del decreto del Presidente della Repubblica del 14 novembre 2007, n. 253.

2.  Risultano,  altresi’,  trasferiti  al  Ministero dello sviluppo economico ventisei uffici dirigenziali di livello non generale ed una posizione  dirigenziale  non generale, individuati presso le medesime direzioni generali:
a) presso  la direzione generale per la politica commerciale otto uffici piu’ una posizione dirigenziale non generale:
1) la divisione prima – Affari generali e difesa commerciale;
2) la divisione seconda – Politiche agro-alimentari;
3) la divisione terza – Politiche settoriali;
4) la divisione quarta – Esportazioni di beni a duplice uso ed embarghi;
5) la divisione quinta – Politica commerciale comune;
6) la divisione sesta – Europa e Mediterraneo;
7) la divisione settima – Asia ed Oceania;
8) la divisione ottava – Africa, America Latina e Paesi in via di sviluppo;
9) la posizione dirigenziale con incarico di studio e’ volta a tematiche  relative  a  questioni  di politica  commerciale  comune, multilateralismo, regionalismo,la  Segreteria principale NATO-UEO-UE/S, di livello non dirigenziale, posta alle dirette dipendenze del Direttore generale;
b) presso   la   Direzione   generale   per   le   politiche   di internazionalizzazione  cinque  uffici  dirigenziali  di  livello non generale:
1) la divisione prima – CIPE Affari generali e bilancio;
2) la divisione seconda   –   Strumenti   finanziari  per l’internazionalizzazione;
3) la divisione terza – Trattazione delle tematiche attinenti ai crediti export, agli investimenti,  alla  facilitazione  del commercio internazionale ed alle attivita’ connesse alla gestione dei fondi ex legge n. 394/1981 e legge n. 295/1973;
4) la divisione quarta – Studi, ricerche e statistiche sul commercio estero e sull’internazionalizzazione;
5) la divisione quinta – Progettazione e gestione di iniziative a   valere   su   risorse  comunitarie  e  nazionali  in  materia  di internazionalizzazione;
c) presso  la  Direzione  generale per la promozione degli scambi nove uffici dirigenziali di livello non generale:
1)  la  divisione  prima  – Affari generali e coordinamento dei desk anti-contraffazione;
2)  la  divisione  seconda – Rapporti con le regioni e progetti finalizzati all’attivita’ di assistenza tecnica all’internazionalizzazione del territorio;
3)  la  divisione terza – Rapporti con l’Istituto nazionale per il commercio estero (ICE);
4)  la  divisione  quarta – Promozione del sistema produttivo e dei  servizi  e  raccordo  con  il  sistema  fieristico  e il sistema camerale;
5)  la divisione quinta – Incentivi alle attivita’ promozionali e di internazionalizzazione;
6)  la  divisione  sesta  – Promozione nei paesi UE, in Russia, nelle Repubbliche ex URSS asiatiche ed in Turchia;
7)  la  divisione  settima  –  Promozione in Africa e nel Medio Oriente;
8)  la  divisione  ottava  – Promozione nell’America del nord e nell’America Latina;
9)  la  divisione nona – Promozione in Asia, Penisola arabica e in Oceania;
d) presso  la Direzione generale per gli affari generali e per le risorse quattro uffici dirigenziali di livello non generale:
1) la divisione prima – Affari generali e bilancio;
2)   la   divisione   seconda   –  Stato  giuridico,  concorsi, reclutamento;
3) la divisione terza – Relazioni sindacali, formazione;
4)  la  divisione  quarta –  Sviluppo  e  gestione  del Sistema informativo.

Art. 2.
Accorpamento   delle   strutture   riguardanti   il  Ministero  delle comunicazioni

1. Ai sensi dell’art. 1, comma 8, del decreto-legge 16 maggio 2008, n.  85,  risultano trasferiti al Ministero dello sviluppo economico i seguenti  Uffici  di livello dirigenziale generale operanti presso il Ministero delle comunicazioni:
a) Segretariato  generale,  di  cui  all’art.  2  del decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2004, n. 176:
b) Direzione generale per la gestione delle risorse umane, di cui all’art.  3  del  decreto  del  Presidente della Repubblica 22 giugno 2004, n. 176;
c) Direzione  generale  per la pianificazione e la gestione dello spettro  radioelettrico, di cui all’art. 4 del decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2004, n. 176;
d) Direzione  generale per i servizi di comunicazione elettronica e  di  radiodiffusione,  di cui all’art. 5 del decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2004, n. 176;
e) Direzione   generale   per  la  regolamentazione  del  settore postale,   di  cui  all’art.  6  del  decreto  del  Presidente  della Repubblica 22 giugno 2004, n. 176;
f) Direzione  generale  per la gestione delle risorse strumentali ed  informative,  di  cui all’art. 7 del decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2004, n. 176;
g) Istituto  superiore  delle  comunicazioni  e  delle tecnologie dell’informazione,  di  cui  all’art. 32-quater, comma 1, del decreto legislativo  30 luglio  1999,  n.  300,  come  modificato dal decreto legislativo 30 dicembre 2003, n. 366.

2.  Risultano,  altresi’,  trasferiti  al  Ministero dello sviluppo economico  i  seguenti  trentadue  uffici dirigenziali di livello non generale  individuati  presso  gli uffici di cui al comma 1, e sedici Ispettorati territoriali:
a) presso il Segretariato generale quattro uffici dirigenziali di livello non generale:
1) ufficio I  –  Pianificazione,  programmazione, normativa e coordinamento;
2) ufficio II – Relazioni esterne, rapporti con l’utenza;
3) ufficio III – Vigilanza, coordinamento amministrativo-contabile, statistica;
4) ufficio IV – Relazioni internazionali;
b) presso  la  Direzione generale per la gestione delle risorse umane quattro uffici dirigenziali di livello non generale:
1) ufficio I – Stato giuridico, concorsi, reclutamento;
2) ufficio II – Relazioni sindacali, formazione;
3) ufficio III – Contenzioso del lavoro;
4)  ufficio IV – Gestione amministrativo-finanziaria, bilancio, quiescenza, previdenza.
c) presso  la  Direzione  generale  per  la  pianificazione  e la gestione  dello  spettro radioelettrico cinque uffici dirigenziali di livello non generale:
1)  ufficio I – Attivita’ internazionale e pianificazione delle frequenze,  gestione  accordi  internazionali  e  coordinamento delle assegnazioni delle frequenze e delle reti satellitari;
2)  ufficio  II  –  Controllo  delle emissioni radioelettriche, gestione  tecnica  degli  Ispettorati  territoriali,  accreditamento, omologazioni  ed  immissione sul mercato di apparati radio, vigilanza sul mercato degli apparati;
3)  ufficio III – Assegnazione delle frequenze per i servizi di comunicazione elettronica ad uso pubblico;
4)  ufficio  IV – Assegnazione delle frequenze per i servizi di comunicazione elettronica ad uso privato;
5)   ufficio   V   –   Assegnazione   delle  frequenze  per  la radiodiffusione sonora e televisiva pubblica e privata;
d) presso  la  Direzione  generale per i servizi di comunicazione elettronica  e  di  radiodiffusione  cinque  uffici  dirigenziali  di livello non generale:
1) ufficio I – Comunicazioni elettroniche ad uso pubblico;
2) ufficio II – Comunicazioni elettroniche ad uso privato;
3) ufficio III – Radiodiffusione televisiva pubblica e privata. Contributi;
4)  ufficio  IV  –  Radiodiffusione  sonora pubblica e privata. Contributi. Adozione nulla osta per i benefici dell’editoria;
5) ufficio V – Vigilanza e controllo;
e) presso  la  Direzione  generale  per  la  regolamentazione del settore postale quattro uffici dirigenziali di livello non generale:
1)  ufficio  I  –  Regolamentazione, attivita’ Unione europea e internazionali;
2) ufficio II – Licenze ed autorizzazioni;
3) ufficio III – Vigilanza e controllo;
4)  ufficio IV – Attivita’ di monitoraggio, analisi e ricerche, diritti degli utenti, relazioni esterne, filatelia;
f) presso  la  Direzione  generale  per la gestione delle risorse strumentali  ed  informative  tre  uffici dirigenziali di livello non generale:
1) ufficio I – Acquisti e servizi;
2)  ufficio  II  –  Sistemi informativi automatizzati, raccolta dati statistici;
3)   ufficio   III  –  Sicurezza  delle  reti  e  tutela  delle comunicazioni;
g) presso   l’Istituto  superiore  delle  comunicazioni  e  delle tecnologie dell’informazione sette uffici dirigenziali di livello non generale:
1) ufficio I – Radiodiffusione sonora e televisiva;
2)  ufficio  II – Terminali e reti di comunicazione su supporto fisico;
3) ufficio III – Terminali e reti di comunicazione radio;
4) ufficio IV – Metrologia e misure;
5) ufficio V – Servizi di comunicazione elettronica;
6) ufficio VI – Qualita’ dei servizi all’utente finale;
7) ufficio VII – Ufficio amministrativo e contabile;
h) sedici   Ispettorati   territoriali   con  i  seguenti  ambiti territoriali:
1) Piemonte e Valle d’Aosta con sede a Torino;
2) Lombardia con sede a Milano;
3) Trentino-Alto Adige con sede a Bolzano;
4) Friuli-Venezia Giulia con sede a Trieste;
5) Veneto con sede a Venezia;
6) Emilia-Romagna con sede a Bologna;
7) Liguria con sede a Genova;
8) Toscana con sede a Firenze;
9) Marche e Umbria con sede ad Ancona;
10) Lazio con sede a Roma;
11) Abruzzo e Molise con sede a Sulmona;
12) Campania con sede a Napoli;
13) Puglia e Basilicata con sede a Bari;
14) Calabria con sede a Reggio Calabria;
15) Sicilia con sede a Palermo;
16) Sardegna con sede a Cagliari.

Art. 3.
Uffici di diretta collaborazione del Ministero del commercio
internazionale e del Ministero delle comunicazioni

1.  Per  effetto  del  trasferimento  delle  strutture  di cui agli articoli precedenti  hanno cessato  di operare gli Uffici di diretta collaborazione presso il Ministero del commercio internazionale ed il Ministero delle comunicazioni.

Art. 4.
Dotazioni organiche

1. In connessione con il trasferimento delle strutture sono state accorpate nel  Ministero dello sviluppo  economico  le  dotazioni organiche  del Ministero del commercio internazionale e del Ministero delle comunicazioni, come stabilite nelle allegate tabelle A e B.

Il  presente  decreto  e’  trasmesso  alla Corte dei conti per la registrazione.

 

Roma, 24 giugno 2008

Il Presidente del Consiglio dei Ministri: Berlusconi

Il Ministro dell’economia e delle finanze: Tremonti

Il Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione: Brunetta

Il Ministro dello sviluppo economico: Scajola

Registrato alla Corte dei conti il 5 settembre 2008

Ministeri  istituzionali,  Presidenza  del  Consiglio  dei  Ministri,registro n. 9, foglio n. 300