DELIBERAZIONE 30 luglio 2003
(pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 204 del 3 settembre 2003)
L’AUTORITA’ PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI
Visto l’art. 1, comma 6, lettera b), n. 9, della legge 31 luglio 1997, n. 249, recante «Istituzione dell’Autorita’ per le garanzie nelle comunicazioni e norme sui sistemi delle telecomunicazioni e radiotelevisivo»;
Vista la legge 10 dicembre 1993, n. 515, recante «Disciplina delle campagne elettorali per l’elezione alla Camera dei deputati e al Senato della Repubblica», e successive modificazioni;
Vista la legge 22 febbraio 2000, n. 28, recante «Disposizioni per la parita’ di accesso ai mezzi di informazione durante le campagne elettorali e referendarie e per la comunicazione politica»;
Vista la legge 25 marzo 1993, n. 81, recante «Elezione diretta del sindaco e del presidente della provincia, del consiglio comunale e del consiglio provinciale», e successive modificazioni;
Visto lo Statuto speciale di autonomia per il Trentino-Alto Adige, nel testo modificato dall’art. 4 della legge costituzionale 31 gennaio 2001, n. 2;
Vista la legge della provincia di Trento 5 marzo 2003, n. 2, recante «Norme per l’elezione del consiglio provinciale di Trento e del presidente della provincia»;
Vista la legge della provincia di Bolzano 14 maggio 2003, n. 4, recante «Norme per l’elezione del consiglio provinciale di Bolzano»;
Rilevato che, con decreto del presidente della giunta della provincia autonoma di Trento n. 115 del 3 giugno 2003, sono state fissate per il giorno 26 ottobre 2003 le elezioni del consiglio provinciale e del presidente della provincia di Trento;
Rilevato che, con decreto del presidente della giunta della provincia autonoma di Bolzano n. 42/2 del 3 giugno 2003, sono state fissate per il giorno 26 ottobre 2003 le elezioni del consiglio provinciale di Bolzano;
Effettuate le consultazioni con la Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi previste dalla legge 22 febbraio 2000, n. 28;
Udita la relazione del Commissario dott. Giuseppe Sangiorgi, ai sensi dell’art. 32 del regolamento concernente l’organizzazione ed il funzionamento dell’Autorita’;
Delibera:
TITOLO I
DISPOSIZIONI GENERALI
Art. 1.
Finalita’ e ambito di applicazione
a) del consiglio provinciale e del presidente della provincia autonoma di Trento;
b) del consiglio provinciale della provincia autonoma di Bolzano;
componenti il consiglio regionale della regione Trentino-Alto Adige, fissate per il giorno 26 ottobre 2003, al fine di garantire, rispetto a tutti i soggetti politici, imparzialita’ e parita’ di trattamento.
Art. 2.
Soggetti politici
I) nel periodo intercorrente tra la data di convocazione dei comizi elettorali e la data di presentazione delle candidature:
a) le forze politiche che costituiscono un autonomo gruppo nel consiglio provinciale da rinnovare, ovvero che, pur non costituendo un gruppo, rappresentino una minoranza linguistica riconosciuta ai sensi della legge 15 dicembre 1999, n. 482;
b) le forze politiche, diverse da quelle di cui alla lettera a), che siano presenti con almeno due rappresentanti al Parlamento europeo o in uno dei due rami del Parlamento nazionale;
II) nel periodo intercorrente tra la data di presentazione delle candidature e quella di chiusura della campagna elettorale:
a) le coalizioni collegate ad un candidato alla carica di presidente della provincia;
b) le forze politiche che presentano liste di candidati per l’elezione del consiglio provinciale.
2. Ai fini del presente provvedimento, in applicazione della legge 22 febbraio 2000, n. 28, con riferimento alle elezioni del consiglio provinciale della provincia autonoma di Bolzano, si intendono per soggetti politici:
I) nel periodo intercorrente tra la data di convocazione dei comizi elettorali e la data di presentazione delle candidature:
a) le forze politiche che costituiscono un autonomo gruppo nel consiglio provinciale da rinnovare, ovvero che, pur non costituendo un gruppo, rappresentino una minoranza linguistica riconosciuta ai sensi della legge 15 dicembre 1999, n. 482;
b) le forze politiche, diverse da quelle di cui alla lettera a), che siano presenti con almeno due rappresentanti al Parlamento europeo o in uno dei due rami del Parlamento nazionale;
II) nel periodo intercorrente tra la data di presentazione delle candidature e quella di chiusura della campagna elettorale le forze politiche che presentano liste di candidati per l’elezione del consiglio provinciale.
Titolo II
RADIODIFFUSIONE SONORA E TELEVISIVA
Capo I
Comunicazione politica in campagna elettorale
Art. 3.
Riparto degli spazi per la comunicazione politica
I) con riferimento alle elezioni del consiglio provinciale e del presidente della provincia autonoma di Trento:
a) nel periodo intercorrente tra la data di convocazione dei comizi elettorali e la data di presentazione delle candidature, per il novanta per cento, ai soggetti politici di cui all’art. 2, comma 1, punto I), lettera a), tenendo conto della consistenza dei rispettivi gruppi consiliari, per il restante dieci per cento, ai soggetti politici di cui all’art. 2, comma 1, punto I), lettera b), in modo paritario;
b) nel periodo intercorrente tra la data di presentazione delle candidature e quella di chiusura della campagna elettorale, in modo paritario, per meta’, ai soggetti politici di cui all’art. 2, comma 1, punto II), lettera a), e per l’altra meta’, ai soggetti politici di cui all’art. 2, comma 1, punto II), lettera b);
II) con riferimento alle elezioni del consiglio provinciale della provincia autonoma di Bolzano:
a) nel periodo intercorrente tra la data di convocazione dei comizi elettorali e la data di presentazione delle candidature, per il novanta per cento, ai soggetti politici di cui all’art. 2, comma 1, punto I), lettera a), tenendo conto della consistenza dei rispettivi gruppi consiliari, per il restante dieci per cento, ai soggetti politici di cui all’art. 2, comma 1, punto I), lettera b), in modo paritario;
b) nel periodo intercorrente tra la data di presentazione delle candidature e quella di chiusura della campagna elettorale, in modo paritario, ai soggetti politici di cui all’art. 2, comma 2, punto II).
2. Le trasmissioni di comunicazione politica sono collocate in contenitori con cicli a cadenza quindicinale dalle emittenti televisive all’interno della fascia oraria compresa tra le ore 7 e le ore 24 e dalle emittenti radiofoniche all’interno della fascia oraria compresa tra le ore 5 e le ore 1 del giorno successivo. I calendari delle predette trasmissioni sono tempestivamente comunicati, anche a mezzo telefax, dalle emittenti radiofoniche e televisive nazionali, all’Autorita’ per le garanzie nelle comunicazioni e, dalle emittenti radiofoniche e televisive locali, al competente Comitato provinciale per i servizi radiotelevisivi, che ne informa l’Autorita’ per le garanzie nelle comunicazioni. Ove possibile, tali trasmissioni sono diffuse con modalita’ che ne consentano la fruizione anche ai non udenti.
Capo II
Messaggi autogestiti in campagna elettorale
sulle emittenti nazionali
Art. 4.
Messaggi politici autogestiti a titolo gratuito
Art. 5.
Modalita’ di trasmissione dei messaggi politici autogestiti
a) il numero complessivo dei messaggi e’ ripartito secondo quanto previsto all’art. 3, comma 1, lettera b); i messaggi sono trasmessi a parita’ di condizioni tra i soggetti politici, anche con riferimento alle fasce orarie;
b) i messaggi sono organizzati in modo autogestito e devono avere una durata sufficiente alla motivata esposizione di un programma o di una opinione politica, comunque compresa, a scelta del richiedente, fra uno e tre minuti per le emittenti televisive e fra trenta e novanta secondi per le emittenti radiofoniche;
c) i messaggi non possono interrompere altri programmi, ne’ essere interrotti, hanno una autonoma collocazione nella programmazione e sono trasmessi in appositi contenitori, fino a un massimo di quattro contenitori per ogni giornata di programmazione. I contenitori, ciascuno comprensivo di almeno tre messaggi, sono collocati uno per ciascuna delle seguenti fasce orarie, progressivamente a partire dalla prima: prima fascia 18 – 19,59; seconda fascia 14 – 15,59; terza fascia 22 – 23,59; quarta fascia 9 – 10,59;
d) i messaggi non sono computati nel calcolo dei limiti di affollamento pubblicitario previsti dalla legge;
e) ciascun messaggio puo’ essere trasmesso una sola volta in ciascun contenitore;
f) nessun soggetto politico puo’ diffondere piu’ di due messaggi in ciascuna giornata di programmazione sulla stessa emittente;
g) ogni messaggio per tutta la sua durata reca la dicitura «messaggio autogestito» con l’indicazione del soggetto politico committente.
Art. 6.
Comunicazioni delle emittenti e dei soggetti politici
a) rendono pubblico il loro intendimento mediante un comunicato da trasmettere almeno una volta nella fascia di maggiore ascolto. Nel comunicato l’emittente informa i soggetti politici che presso la sede dell’emittente, di cui viene indicato l’indirizzo, il numero telefonico e la persona da contattare, e’ depositato un documento, che puo’ essere reso disponibile anche sul sito web dell’emittente, concernente la trasmissione dei messaggi, il numero massimo dei contenitori predisposti, la collocazione nel palinsesto, gli standard tecnici richiesti e il termine di consegna per la trasmissione del materiale autoprodotto. A tale fine, le emittenti possono anche utilizzare i modelli MAG/1/EP, resi disponibili nel sito web dell’Autorita’ per le garanzie nelle comunicazioni: www.agcom.it .
b) inviano, anche a mezzo telefax, all’Autorita’ per le garanzie nelle comunicazioni il documento di cui alla lettera a), nonche’, possibilmente con almeno cinque giorni di anticipo, ogni variazione successiva del documento stesso con riguardo al numero dei contenitori e alla loro collocazione nel palinsesto. A quest’ultimo fine, le emittenti possono anche utilizzare i modelli MAG/2/EP, resi disponibili sul predetto sito web dell’Autorita’ per le garanzie nelle comunicazioni.
2. A decorrere dal sesto giorno successivo alla data di pubblicazione del presente provvedimento nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e fino al giorno di presentazione delle candidature, i soggetti politici interessati a trasmettere messaggi autogestiti comunicano alle emittenti e alla stessa Autorita’ per le garanzie nelle comunicazioni, anche a mezzo telefax, le proprie richieste, indicando il responsabile elettorale e i relativi recapiti e la durata dei messaggi. A tale fine, possono essere anche utilizzati i modelli MAG/3/EP, resi disponibili sul predetto sito web dell’Autorita’ per le garanzie nelle comunicazioni.
Art. 7.
Sorteggi e collocazione dei messaggi politici autogestiti
2. La collocazione nei contenitori dei giorni successivi viene determinata secondo un criterio di rotazione a scalare di un posto all’interno di ciascun contenitore, in modo da rispettare il criterio di parita’ di presenze all’interno delle singole fasce.
Capo III
Messaggi autogestiti in campagna elettorale
sulle emittenti locali
Art. 8.
Messaggi politici autogestiti gratuiti e a pagamento
2. Il tempo complessivamente destinato alla diffusione dei messaggi autogestiti a pagamento deve essere, di norma, pari nell’ambito della medesima settimana a quello destinato alla diffusione dei messaggi autogestiti a titolo gratuito.
3. Le tariffe praticate ai soggetti politici richiedenti gli spazi per messaggi autogestiti a pagamento devono essere pari al cinquanta per cento di quelle normalmente in vigore per i messaggi pubblicitari nelle stesse fasce orarie.
Art. 9.
Modalita’ di trasmissione dei messaggi politici autogestiti gratuiti
a) il numero complessivo dei messaggi e’ ripartito secondo quanto previsto all’art. 3, comma 1, lettera b); i messaggi sono trasmessi a parita’ di condizioni tra i soggetti politici, anche con riferimento alle fasce orarie;
b) i messaggi sono organizzati in modo autogestito e devono avere una durata sufficiente alla motivata esposizione di un programma o di una opinione politica, comunque compresa, a scelta del richiedente, fra uno e tre minuti per le emittenti televisive e fra trenta e novanta secondi per le emittenti radiofoniche;
c) i messaggi non possono interrompere altri programmi, ne’ essere interrotti, hanno una autonoma collocazione nella programmazione e sono trasmessi in appositi contenitori, fino a un massimo di sei contenitori per ogni giornata di programmazione. I contenitori, ciascuno comprensivo di almeno tre messaggi, sono collocati uno per ciascuna delle seguenti fasce orarie, progressivamente a partire dalla prima: prima fascia 18 – 19,59; seconda fascia 12 – 14,59; terza fascia 21 – 23,59; quarta fascia 7 – 8,59; quinta fascia 15 – 17,59; sesta fascia 9 – 11,59;
d) i messaggi non sono computati nel calcolo dei limiti di affollamento pubblicitario previsti dalla legge;
e) nessun soggetto politico puo’ diffondere piu’ di un messaggio in ciascuna giornata di programmazione sulla stessa emittente;
f) ogni messaggio per tutta la sua durata reca la dicitura «messaggio autogestito gratuito, con l’indicazione del soggetto politico committente.
Art. 10.
Modalita’ di trasmissione dei messaggi
politici autogestiti a pagamento
1. Per la trasmissione dei messaggi politici autogestiti a pagamento le emettenti di cui all’art. 8, comma 1, osservano le seguenti modalita’ stabilite sulla base dei criteri fissati dall’art. 4, comma 7, della legge 22 febbraio 2000, n. 28:
a) i messaggi sono organizzati in modo autogestito, devono avere una durata sufficiente alla motivata esposizione di un programma o di una opinione politica, comunque compresa, a scelta del richiedente, fra uno e tre minuti per le emittenti televisive e fra trenta e novanta secondi per le emittenti radiofoniche;
b) i messaggi non possono interrompere altri programmi ne’ essere interrotti, hanno una autonoma collocazione nella programmazione e sono trasmessi in appositi contenitori, fino ad un massimo di sei per ogni giornata di programmazione, distinti da quelli dedicati ai messaggi a titolo gratuito;
c) i messaggi non sono computati nel calcolo dei limiti di affollamento pubblicitario previsti dalla legge;
d) nessun soggetto politico puo’ diffondere piu’ di due messaggi in ciascuna giornata di programmazione sulla stessa emittente;
e) ogni messaggio per tutta la sua durata reca la dicitura «messaggio autogestito a pagamento» con l’indicazione del soggetto politico committente.
Comunicazioni delle emittenti e dei soggetti politici
a) rendono pubblico il loro intendimento mediante un comunicato da trasmettere almeno una volta nella fascia di maggiore ascolto. Nel comunicato l’emittente informa i soggetti politici che presso la sede dell’emittente, di cui viene indicato l’indirizzo, il numero telefonico e la persona da contattare, e’ depositato un documento, che puo’ essere reso disponibile anche sul sito web dell’emittente, concernente la trasmissione dei messaggi, il numero massimo dei contenitori predisposti, la collocazione nel palinsesto, gli standard tecnici richiesti e il termine di consegna per la trasmissione del materiale autoprodotto. A tale fine, le emittenti possono anche utilizzare, per i messaggi politici autogestiti gratuiti, i modelli MAG/1/EP, nonche’, per i messaggi politici autogestiti a pagamento, i modelli MAP/1/EP, resi disponibili nel sito web dell’Autorita’ per le garanzie nelle comunicazioni: www.agcom.it
b) inviano, anche a mezzo telefax, al competente Comitato provinciale per i servizi radiotelevisivi, che ne informa l’Autorita’ per le garanzie nelle comunicazioni, il documento di cui alla lettera a), nonche’, possibilmente con almeno cinque giorni di anticipo, ogni variazione apportata successivamente al documento stesso con riguardo al numero dei contenitori e alla loro collocazione nel palinsesto. A quest’ultimo fine, le emittenti possono anche utilizzare, per i messaggi politici autogestiti gratuiti, i modelli MAG/2/EP, nonche’, per i messaggi politici autogestiti a pagamento, i modelli MAP/2/EP, resi disponibili nel predetto sito web dell’Autorita’ per le garanzie nelle comunicazioni.
Art. 12.
Numero complessivo dei messaggi autogestiti gratuiti
Art. 13.
Sorteggi e collocazione dei messaggi autogestiti gratuiti
2. La collocazione nei contenitori dei giorni successivi viene determinata, sempre alla presenza di un funzionario del Comitato, secondo un criterio di rotazione a scalare di un posto all’interno di ciascun contenitore, in modo da rispettare il criterio di parita’ di presenze all’interno delle singole fasce.
Capo IV
Programmi di informazione nei mezzi radiotelevisivi
Art. 14.
Programmi di informazione
1. A decorrere dalla data di convocazione dei comizi elettorali fino alla chiusura delle operazioni di voto, al fine di garantire la parita’ di trattamento, l’obiettivita’, la completezza e l’imparzialita’ dell’informazione relativa alla campagna elettorale in corso, i programmi radiotelevisivi di informazione, riconducibili alla responsabilita’ di una specifica testata giornalistica, si conformano ai seguenti criteri:
a) la presenza di candidati, esponenti di partiti e movimenti politici, membri del Governo, delle giunte e consigli regionali e degli enti locali e’ ammessa solo in quanto risponda all’esigenza di assicurare la completezza e l’imparzialita’ dell’informazione su fatti od eventi di interesse giornalistico legati all’attualita’ della cronaca. La presenza delle persone suindicate e’ vietata in tutte le altre trasmissioni radiotelevisive diverse da quelle di comunicazione politica e dai messaggi politici autogestiti;
b) quando vengono trattate, senza la partecipazione diretta delle persone indicate alla lettera a), questioni relative alla competizione elettorale, le posizioni dei diversi soggetti politici impegnati nella competizione vanno rappresentate in modo corretto e obiettivo, anche con riferimento alle pari opportunita’ tra i due sessi, evitando sproporzioni nelle cronache e nelle riprese delle persone indicate alla lettera a). Resta salva per l’emittente la liberta’ di commento e di critica che, in chiara distinzione tra informazione e opinione, salvaguardi comunque il rispetto delle persone.
2. Nel periodo di cui al precedente comma 1, in qualunque trasmissione radiotelevisiva, diversa da quelle di comunicazione politica e dai messaggi politici autogestiti, e’ vietato fornire, anche in forma indiretta, indicazioni o preferenze di voto. Direttori dei programmi, registi, conduttori ed ospiti devono attenersi ad un comportamento tale da non influenzare, anche in modo surrettizio e allusivo, le libere scelte degli elettori.
Capo V
Disposizioni particolari
Art. 15.
Circuiti di emittenti radiotelevisive locali
2. Ai fini del presente provvedimento, il circuito nazionale si determina con riferimento all’art. 3, comma 5, della legge 31 luglio 1997, n. 249.
3. Rimangono ferme per ogni emittente del circuito, per il tempo di trasmissione autonoma, le disposizioni previste per le emittenti locali dai capi primo e terzo del presente titolo.
4. Ogni emittente risponde direttamente delle violazioni realizzatesi nell’ambito delle trasmissioni in contemporanea.
Art. 16.
Imprese radiofoniche di partiti politici
I partiti sono tenuti a fornire con tempestivita’ all’Autorita’ per le garanzie nelle comunicazioni ogni indicazione necessaria a qualificare l’impresa di radiodiffusione come organo ufficiale del partito.
Art. 17.
Conservazione delle registrazioni
Titolo III
STAMPA QUOTIDIANA E PERIODICA
Art. 18.
Comunicato preventivo per la diffusione di messaggi
politici elettorali su quotidiani e periodici
2. Il comunicato preventivo deve essere pubblicato con adeguato rilievo, sia per collocazione, sia per modalita’ grafiche, e deve precisare le condizioni generali dell’accesso, nonche’ l’indirizzo ed il numero di telefono della redazione della testata presso cui e’ depositato un documento analitico, consultabile su richiesta, concernente:
a) le condizioni temporali di prenotazione degli spazi con puntuale indicazione del termine ultimo, rapportato ad ogni singolo giorno di pubblicazione entro il quale gli spazi medesimi possono essere prenotati;
b) le tariffe per l’accesso a tali spazi, quali autonomamente determinate per ogni singola testata, nonche’ le eventuali condizioni di gratuita’;
c) ogni eventuale ulteriore circostanza od elemento tecnico rilevante per la fruizione degli spazi medesimi, in particolare la definizione del criterio di accettazione delle prenotazioni in base alla loro progressione temporale.
3. Devono essere riconosciute, ai soggetti politici richiedenti gli spazi per messaggi politici elettorali, le condizioni di migliore favore praticate ad uno di essi per il modulo acquistato.
5. Nel caso di edizioni locali o, comunque, di pagine locali di testate a diffusione nazionale, tali intendendosi, ai fini del presente atto, le testate con diffusione pluriregionale, dovranno indicarsi distintamente le tariffe praticate per le pagine locali e le pagine nazionali, nonche’, ove diverse, le altre modalita’ di cui al comma 2.
6. La pubblicazione del comunicato preventivo di cui al comma 1 costituisce condizione per la diffusione dei messaggi politici elettorali nel periodo considerato dallo stesso comma 1. In caso di mancato rispetto del termine a tale fine stabilito nel comma 1 e salvo quanto previsto nello stesso comma per le testate periodiche, la diffusione dei messaggi puo’ avere inizio dal secondo giorno successivo alla data di pubblicazione del comunicato preventivo.
Art. 19.
Pubblicazione di messaggi politici elettorali su quotidiani e periodici
2. Sono vietate forme di messaggio politico elettorale diverse da quelle elencate al comma 2 dell’art. 7 della legge 22 febbraio 2000, n. 28.
Art. 20.
Organi ufficiali di stampa dei partiti
2. Si considera organo ufficiale di partito o movimento politico il giornale quotidiano o periodico che risulta registrato come tale ai sensi dell’art. 5 della legge 8 febbraio 1948, n. 47, ovvero che rechi indicazione in tale senso nella testata, ovvero che risulti indicato come tale nello statuto o altro atto ufficiale del partito o del movimento politico.
I partiti, i movimenti politici, le coalizioni e le liste sono tenuti a fornire con tempestivita’ all’Autorita’ per le garanzie nelle comunicazioni ogni indicazione necessaria a qualificare gli organi ufficiali di stampa dei partiti e dei movimenti politici, nonche’ le stampe elettorali di coalizioni, liste, gruppi di candidati e candidati.
Titolo IV
SONDAGGI POLITICI ED ELETTORALI
Art. 21.
Divieto di sondaggi politici ed elettorali
2. Nel periodo che precede quello di cui al comma 1 la diffusione o pubblicazione integrale o parziale dei risultati dei sondaggi politici deve essere obbligatoriamente corredata da una «nota informativa» che ne costituisce parte integrante e contiene le seguenti indicazioni, di cui e’ responsabile il soggetto che realizza il sondaggio:
a) il soggetto che ha realizzato il sondaggio;
b) il committente e l’acquirente del sondaggio;
c) i criteri seguiti per la formazione del campione, specificando se si tratta di «sondaggio rappresentativo» o di «sondaggio non rappresentativo»;
d) il metodo di raccolta delle informazioni e di elaborazione dei dati;
e) il numero delle persone interpellate e l’universo di riferimento;
f) il testo integrale delle domande rivolte o, nel caso di pubblicazione parziale del sondaggio, dei singoli quesiti ai quali si fa riferimento;
g) la percentuale delle persone che hanno risposto a ciascuna domanda;
h) la data in cui e’ stato realizzato il sondaggio.
3. I sondaggi di cui al comma 2, inoltre, possono essere diffusi soltanto se contestualmente resi disponibili dal committente nella loro integralita’ e corredati della «nota informativa» di cui al medesimo comma 2 sull’apposito sito web istituito e tenuto a cura del Dipartimento per l’informazione e l’editoria presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri www.sondaggi politicoelettorali.it, ai sensi dell’art. 8, comma 3, della legge 22 febbraio 2000, n. 28.
4. In caso di pubblicazione dei risultati dei sondaggi a mezzo stampa, la «nota informativa» di cui al comma 2 e’ sempre evidenziata con apposito riquadro.
5. In caso di diffusione dei risultati dei sondaggi sui mezzi di comunicazione televisiva, la «nota informativa» di cui al comma 2 viene preliminarmente letta dal conduttore e appare in apposito sottotitolo a scorrimento.
Titolo V
VIGILANZA E SANZIONI
Art. 22.
Compiti del Comitato provinciale per i servizi radiotelevisivi
a) di vigilanza sulla corretta e uniforme applicazione della legislazione vigente e del presente provvedimento da parte delle emittenti locali, nonche’ delle disposizioni dettate per la concessionaria del servizio pubblico dalla Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi per quanto concerne le trasmissioni a carattere regionale;
b) di accertamento delle eventuali violazioni, trasmettendo i relativi atti e gli eventuali supporti e formulando le conseguenti proposte all’Autorita’ per le garanzie nelle comunicazioni per i provvedimenti di competenza di quest’ultima, secondo quanto stabilito all’art. 23 del presente provvedimento.
Art. 23.
Procedimenti sanzionatori
2. La denuncia delle violazioni prevista al comma 1 deve essere inviata, anche a mezzo telefax, a ciascuno dei destinatari indicati dall’art. 10, comma 1, della legge 22 febbraio 2000, n. 28.
3. La denuncia indirizzata all’Autorita’ e’ procedibile solo se sottoscritta in maniera leggibile e accompagnata dalla documentazione comprovante l’avvenuto invio della denuncia medesima anche agli altri destinatari indicati dalla legge. Il denunciante deve inoltre indicare il proprio recapito, numero telefonico e di telefax.
4. La denuncia contiene, a pena di inammissibilita’, l’indicazione dell’emittente e della trasmissione, ovvero dell’editore e del giornale o periodico cui sono riferibili le presunte violazioni segnalate, completa, rispettivamente, di data e orario della trasmissione, ovvero di data ed edizione, nonche’ di una motivata argomentazione.
5. L’Autorita’ per le garanzie nelle comunicazioni provvede direttamente alle istruttorie sommarie di cui al comma 1 riguardanti emittenti radiotelevisive nazionali ed editori di giornali e periodici, mediante le proprie strutture, che si avvalgono, a tale fine, del nucleo della Guardia di finanza istituito presso l’Autorita’ stessa.
6. I procedimenti riguardanti le emittenti radiotelevisive locali sono istruiti sommariamente dal competente Comitato provinciale per i servizi radiotelevisivi, che formula le relative proposte all’Autorita’ secondo quanto previsto al comma 8.
7. Il gruppo della Guardia di finanza competente per territorio, ricevuta la denuncia della violazione da parte di emittenti radiotelevisive locali delle disposizioni di cui al comma 1, provvede entro le dodici ore successive all’acquisizione delle registrazioni e alla trasmissione delle stesse agli uffici del competente Comitato di cui al comma 6, dandone immediato avviso, anche a mezzo telefax, all’Autorita’ per le garanzie nelle comunicazioni.
8. Il Comitato di cui al comma 6 procede ad una istruttoria sommaria, se del caso contesta i fatti, anche a mezzo telefax, sente gli interessati e acquisisce le eventuali controdeduzioni nelle ventiquattro ore successive alla contestazione. Qualora, allo scadere dello stesso termine, non si sia pervenuti ad un adeguamento, anche in via compositiva, agli obblighi di legge mediante immediato ripristino dell’equilibrio nell’accesso ai mezzi di comunicazione politica secondo le modalita’ di cui ai commi 3, 4 e 5 dell’art. 10 della legge 22 febbraio 2000, n. 28, lo stesso Comitato trasmette atti e supporti acquisiti, ivi incluso uno specifico verbale di accertamento, redatto, ove necessario, in cooperazione con il competente gruppo della Guardia di finanza, all’Autorita’ per le garanzie nelle comunicazioni, che provvede nel termine di cui al comma 2 del precitato art. 10, decorrente dalla data di deposito presso gli uffici del Dipartimento garanzie e contenzioso dell’Autorita’ medesima.
10. L’ispettorato territoriale del Ministero delle comunicazioni collabora, a richiesta, con il Comitato provinciale per i servizi radiotelevisivi.
11. L’Autorita’ per le garanzie nelle comunicazioni verifica il rispetto dei propri provvedimenti ai fini previsti dall’art. 1, comma 31, della legge 31 luglio 1997, n. 249.
12. Le sanzioni amministrative pecuniarie stabilite dall’art. 15 della legge 10 dicembre 1993, n. 515, come modificato dall’art. 1, comma 23, del decreto-legge 23 ottobre 1996, n. 545, convertito con legge 23 dicembre 1996, n. 650, per le violazioni delle disposizioni delle legge medesima non abrogate dall’art. 13 della legge 22 febbraio 2000, n. 28, ovvero delle relative disposizioni dettate dalla Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi o delle relative disposizioni di attuazione dettate con il presente provvedimento non sono evitabili con il pagamento in misura ridotta previsto dall’art. 16 della legge 24 ottobre 1981, n. 689. Esse si applicano anche a carico dei soggetti a favore dei quali sono state commesse le violazioni qualora ne venga accertata la responsabilita’.
Art. 24.
Disposizioni finali
2. La disciplina di cui al presente provvedimento non si applica ai programmi e alle trasmissioni destinati ad essere trasmessi esclusivamente in ambiti territoriali nei quali non e’ prevista alcuna consultazione elettorale.
3. In caso di coincidenza territoriale e temporale, anche parziale, della campagna per le elezioni provinciali di cui all’art. 1, comma 1, della presente delibera, con altre consultazioni elettorali politiche, regionali o referendarie, saranno applicate le disposizioni di attuazione della legge 22 febbraio 2000, n. 28 relative a ciascun tipo di consultazione.
4. Restano applicabili le disposizioni di attuazione della legge 22 febbraio 2000, n. 28 di cui alla delibera n. 200/00/CSP riguardo alla comunicazione politica e alla parita’ di accesso ai mezzi di informazione che non attengono alla campagna per le elezioni provinciali di cui all’art. 1, comma 1, della presente delibera.
5. Nelle trasmissioni e nei programmi radiotelevisivi disciplinati dalla presente delibera sono rispettate tutte le disposizioni vigenti relative all’attuazione del bilinguismo e a tutela delle minoranze linguistiche.
Il presente provvedimento e’ pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, nel Bollettino ufficiale dell’Autorita’ per le garanzie nelle comunicazioni ed e’ reso disponibile nel sito web della stessa Autorita’: www.agcom.it
Roma, 30 luglio 2003
Il presidente: Cheli