CS 15/2000
COMUNICATO STAMPA COORDINAMENTO AER ANTI CORALLO |
Roma, 1 marzo 2000
IL COORDINAMENTO AER-ANTI-CORALLO IMPUGNERA’ AVANTI IL TAR IL REGOLAMENTO DELLA LEGGE SULLA PAR CONDICIO EMANATO DALL’AUTORITA’ PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI, PER OTTENERNE LA SOSPENSIONE E LA REMISSIONE DEGLI ATTI ALLA CORTE COSTITUZIONALE. TRASMESSI SPOT RADIOTV DI PROTESTA.
Con riferimento al Regolamento di attuazione della legge sulla par condicio, che sta per essere emanato dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, l’Avv. Marco Rossignoli, coordinatore AER-ANTI-CORALLO (la federazione che rappresenta 1.283 imprese radiotelevisive locali – aderente alla Confcommercio) ha dichiarato: “Tale Regolamento disciplina una legge inaccettabile e quindi è inaccettabile esso stesso. Riteniamo inaccettabile la norma in quanto pone limiti molto elevati all’attività informativa delle emittenti, non solo durante le campagne elettorali, ma anche in tutti gli altri periodi, e non tiene conto delle peculiarità delle emittenti locali, che avrebbero potuto essere opportunamente regolamentate come la carta stampata. Infatti l’elevato numero di emittenti locali operanti è di per sé garanzia di pluralismo”.
“Per questo il Coordinamento AER-ANTI-CORALLO – ha proseguito Rossignoli – intende impugnare immediatamente il Regolamento dell’Autorità avanti il Tar Lazio allo scopo di chiederne la sospensione che, se accolta, comporterebbe l’inapplicabilità della normativa durante la prossima campagna elettorale, ed inoltre verrà chiesta la remissione degli atti alla Corte Costituzionale, allo scopo di dichiarare l’incostituzionalità della Legge sulla par Condicio.
Nel frattempo le 1.300 emittenti radiotelevisive associate ad AER-ANTI-CORALLO, assieme a quelle delle altre associazioni, hanno trasmesso gli spot, 10 volte al giorno, contro la par condicio”.
(Per ulteriori informazioni: 0348.44.54.981)
Il Coordinamento Aer Anti Corallo – aderente alla Confcommercio – rappresenta oggi 1300 imprese radiotelevisive italiane sulle circa 1750 operanti |