Il coordinamento risponde alle dichiarazioni di adreani sul ddl 1138: “gli interessi economici delle realta’ nazionali non devono impedire per l’ennesima volta il varo delle norme necessarie ad un corretto riassetto del sistema radiotelevisivo locale”

CS 108/99

                                  COMUNICATO STAMPA
                   COORDINAMENTO AER ANTI CORALLO                   

 

 

Il Coordinamento risponde alle dichiarazioni di Adreani sul ddl 1138: “Gli interessi economici delle realtà nazionali non devono impedire per l’ennesima volta il varo delle norme necessarie ad un corretto riassetto del sistema radiotelevisivo locale”.

 

Roma, 4/11/1999

 

In relazione alle dichiarazioni di Giuliano Adreani (presidente Publitalia) riportate oggi dal quotidiano Il Sole 24 Ore, sul disegno di legge 1138 per il riassetto complessivo del sistema radiotelevisivo italiano, Marco Rossignoli, coordinatore Aer-Anti-Corallo (la federazione che rappresenta il maggior numero di emittenti radio e tv locali – in tutto 1.283, di cui 922 radio e 361 tv, pari all’83,81% e al 55,54% dei rispettivi settori sul totale delle emittenti operanti), ha dichiarato che “Il disegno di legge 1138 è lo strumento per una reale ed organica riforma del settore radiotelevisivo locale. Una riforma che deve essere fatta tenendo conto di tutte le istanze e le esigenze delle imprese radiotelevisive locali. Il fatto che al centro del confronto politico siano i temi legati al nuovo assetto della Rai o alla definizione dei nuovi affollamenti pubblicitari su canali nazionali pubblici e privati non può e non deve interferire in alcun modo con le norme relative alla disciplina per l’emittenza locale”.

“D’altro canto – ha proseguito Rossignoli – l’emittenza locale è in attesa da parte del Governo dell’annunciato decreto di proroga dei termini per la presentazione delle domande di concessione televisive locali: decreto che deve necessariamente essere emanato prima del 18 novembre (termine ultimo per la presentazione delle domande di concessione in base alle attuali regole). Tale proroga non deve rappresentare un mero rinvio, ma piuttosto nuove concessioni devono essere rilasciate sulla base dei requisiti soggettivi previsti dal Regolamento dell’Authority (minimo di quattro dipendenti o soci lavoratori e 300 milioni di patrimonio netto). In tal modo verrebbero garantite nell’immediato dignità e certezze per le imprese del settore, in attesa di un riordino complessivo e organico realizzato in base alle regole contenute nel ddl 1138, il cui dibattito parlamentare deve proseguire anche a costo di uno stralcio delle norme che riguardano l’emittenza locale”.

 

(Per ulteriori informazioni: 0348.44.54.981)

 

               Il Coordinamento Aer Anti Corallo rappresenta oggi 1300 imprese             

                              radiotelevisive italiane sulle circa 1750 operanti