Il MiSe conferma la finestra temporale per il rilascio volontario anticipato delle frequenze televisive locali dal 4 al 30 maggio senza però che sia stato ancora emanato il decreto indennizzi. Inaccettabile ipotizzare un rilascio volontario senza conoscere l’importo degli indennizzi

(1 maggio 2020)    Il Ministero dello Sviluppo economico, con Avviso pubblico in data 30 aprile u.s., ha confermato la finestra temporale per il rilascio volontario anticipato delle frequenze televisive locali dal 4 al 30 maggio p.v.

Al riguardo, Aeranti-Corallo rileva che l’avviso è stato pubblicato sul sito web del Ministero nella tarda serata del 30 aprile u.s., senza alcun confronto con le associazioni di categoria.

Nello stesso, da una parte si conferma che il rilascio volontario anticipato delle frequenze da parte degli operatori di rete tv locali avverrà tra il 4 e il 30 maggio e dall’altra si afferma che il cosiddetto decreto indennizzi non è stato ancora emanato, senza, peraltro, precisare quando verrà emanato.

Al riguardo, l’avv. Marco Rossignoli, coordinatore Aeranti-Corallo ritiene che non sia possibile decidere di rilasciare anticipatamente le frequenze senza sapere quali siano le esatte procedure di dismissione; quale sia l’importo degli indennizzi; quale sia l’iter per il pagamento degli indennizzi e quali siano i relativi tempi di pagamento.

Un operatore di rete tv locale, che nella quasi totalità dei casi è anche FSMA locale ha, evidentemente, interesse a una dismissione anticipata solo laddove abbia una rete ove continuare le trasmissioni dei propri programmi, utilizzabile a costi accessibili.

Per una valutazione complessiva del vantaggio dell’eventuale dismissione anticipata è quindi indispensabile conoscere l’importo degli indennizzi.

Non è pensabile, a parere di Aeranti-Corallo, che un operatore di rete che dismette le frequenze debba corrispondere in via anticipata costi di noleggio di capacità trasmissiva per la prosecuzione delle proprie trasmissioni, senza allo stesso tempo conoscere l’importo dell’indennizzo e i tempi del relativo pagamento.

Aeranti-Corallo chiede, pertanto, che il Ministero riesamini al più presto la problematica e voglia emanare al più presto il decreto indennizzi, nonché voglia differire ai 60 giorni successivi all’emanazione di tale decreto la finestra temporale per la eventuale dismissione volontaria delle frequenze.

Infatti, anche qualora il decreto indennizzi venisse emanato prima del 30 maggio p.v. sarebbe, a parere di Aeranti-Corallo, comunque necessario il suddetto differimento al fine di permettere agli operatori di organizzare l’eventuale dismissione. (FC)

 

 

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