(10 agosto 2022) Lo scorso 29 luglio, presso la Nuova Aula dei gruppi parlamentari della Camera dei Deputati, si è tenuta la presentazione della Relazione annuale 2022 della Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni sull’attività svolta e sui programmi di lavoro.
E’ la seconda relazione annuale svolta dall’attuale Consiglio, presieduto da Giacomo Lasorella. La relazione, che si sviluppa su 191 pagine (il relativo documento è disponibile a questo link) è organizzata in 5 capitoli (Le Comunicazioni Elettroniche; I Media; I servizi internet e le piattaforme online; I Servizi Postali; Le dimensioni istituzionali e organizzative dell’Autorità), oltre a una parte finale sulle linee strategiche e i programmi di lavoro.
Nel capitolo relativo alle Comunicazioni elettroniche, la relazione Agcom si sofferma su quanto fatto dall’Autorità nell’ultimo anno rispetto alla pianificazione tv e radio.
Si legge, in particolare, per quanto riguarda il settore televisivo: “Nell’ambito dell’attività di pianificazione delle frequenze, l’Autorità è stata impegnata, per quanto riguarda il processo di refarming della banda 700 MHz, in una costante attività di supporto al MISE finalizzata a risolvere le problematiche di attuazione del Piano nazionale di Assegnazione delle Frequenze (PNAF) dovute, in taluni casi, alla posticipazione della transizione della piattaforma televisiva digitale terrestre allo standard trasmissivo DVB-T2, sul quale è basata la pianificazione delle frequenze (delibera n. 39/19/CONS e successive modifiche). Sul medesimo tema, – prosegue la relazione – l’art. 1, comma 11-quater, del decreto-legge 30 dicembre 2021, n. 228 (c.d. “decreto milleproroghe”) ha istituito presso il MISE un tavolo tecnico permanente, con la presenza dell’Autorità, con il compito di esaminare, nell’ambito del processo di liberazione della banda 700 MHz e nelle more della transizione allo standard trasmissivo DVB-T2, eventuali criticità tecniche riguardanti l’implementazione delle reti locali di primo livello e individuare le opportune soluzioni”.
Con riferimento al settore radiofonico, la relazione Agcom evidenzia che per il “servizio di radiodiffusione sonora in tecnica digitale (DAB+), la legge di bilancio 2019 ha previsto la destinazione della banda VHF-III (attualmente attribuita in uso condiviso alla radiodiffusione televisiva e a quella sonora) al servizio di radio digitale e, solo ove necessario, alla televisione digitale terrestre.
Presupposto necessario per l’attività di pianificazione delle frequenze per il servizio DAB+ è, tuttavia, il coordinamento con i Paesi esteri radioelettricamente confinanti, volto a identificare il numero di frequenze disponibili sul territorio nazionale per la configurazione delle reti oggetto dei piani di assegnazione. A tal fine, l’Autorità ha partecipato alle attività di coordinamento internazionale, mettendo a disposizione del MISE i dati del Catasto delle Frequenze e la capacità elaborativa dei propri sistemi informatici di simulazione, nonché fornendo analisi di supporto.
Tale attività è stata completata per quasi tutte le aree fatta eccezione per l’area adriatico-ionica, per la quale le trattative avviate con le amministrazioni di Slovenia, Croazia, Montenegro, Bosnia, Albania e Grecia sono tutt’ora in corso”.
Il Presidente Lasorella, nel corso della propria illustrazione, ha anche evidenziato che il Consiglio Agcom ha approvato, nella propria riunione del 27 luglio u.s., il nuovo Piano nazionale di assegnazione delle frequenze per la radiodiffusione sonora terrestre in tecnica digitale dab+ (FC)
(Nella foto il Presidente Agcom Giacomo Lasorella durante la relazione)
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