Cs del 17 dicembre 2009
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NO ALLA PUBBLICITA’ SULLE PAY TV:
INSODDISFAZIONE DI AERANTI-CORALLO E FRT TV LOCALI
SULL’IPOTESI DI MODIFICHE NORMATIVE IN MATERIA
■ Come noto, l’attuale normativa prevede che i limiti di affollamento pubblicitario delle televisioni a pagamento (c.d. pay tv) siano identici a quelli previsti per le televisioni trasmesse “in chiaro”.
AERANTI-CORALLO e Associazione Tv Locali FRT chiedono da tempo che vi sia una chiara distinzione tra chi fa pay tv e chi trasmette i propri programmi gratuitamente, esclusivamente in chiaro. Infatti, le emittenti televisive a pagamento, traendo profitto dagli abbonamenti, possono praticare tariffe per gli spot particolarmente ridotte, con evidenti conseguenze negative per il mercato pubblicitario.
L’ipotesi riportata oggi dalla stampa di prevedere il limite orario del 12% (in luogo del precedente limite del 18%) per le pay tv è assolutamente inaccettabile, in quanto si tratta di una modifica agli attuali limiti che non avrebbe alcuna incidenza reale e manterrebbe inalterata la problematica.
Marco Rossignoli di AERANTI-CORALLO e Maurizio Giunco dell’Associazione Tv Locali FRT esprimono pertanto la propria totale insoddisfazione su tale ipotesi e reiterano la richiesta di azzeramento della pubblicità sulle pay tv, sia satellitari, sia diffuse attraverso l’etere terrestre.