COMMISSIONE PARLAMENTARE PER L’INDIRIZZO GENERALE E LA VIGILANZA DEI SERVIZI RADIOTELEVISIVI
PROVVEDIMENTO 29 luglio 2003
Disposizioni, ai sensi della legge 22 febbraio 2000, n. 28, in materia di comunicazione politica, messaggi autogestiti e informazione della concessionaria pubblica nonche’ tribune elettorali per le elezioni del presidente della provincia di Trento nonche’ dei membri dei consigli provinciali della provincia di Trento e della provincia di Bolzano, componenti il consiglio regionale della regione Trentino-Alto Adige, fissate per il giorno 26 ottobre 2003.
(pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 204 del 3 settembre 2003)
IL PRESIDENTE
a) visti, quanto alla potesta’ di rivolgere indirizzi generali alla RAI e di disciplinare direttamente le «Tribune», gli articoli 1 e 4 della legge 14 aprile 1975, n. 103;
b) visti, quanto alla tutela del pluralismo, dell’imparzialita’, dell’indipendenza, dell’obiettivita’ e della apertura alle diverse forze politiche nel sistema radiotelevisivo, nonche’ la tutela delle pari opportunita’ tra uomini e donne nelle trasmissioni televisive,
l’art. 1, secondo comma, della legge n. 103/1975, l’art. 1, comma 2, del decreto-legge 6 dicembre 1984, n. 807, convertito con modificazioni dalla legge 4 febbraio 1985, n. 10, l’art. 1, comma 2, della legge 6 agosto 1990, n. 223, l’art. 1 della legge 22 febbraio 2000, n. 28, l’art. 1, comma 3, della vigente convenzione tra il Ministero delle comunicazioni e la RAI, gli atti di indirizzo approvati dalla commissione il 13 febbraio ed il 30 luglio 1997;
c) viste, quanto alla disciplina delle trasmissioni radiotelevisive in periodo elettorale e le relative potesta’ della commissione, la legge 10 dicembre 1993, n. 515, e le successive modificazioni; nonche’, per l’illustrazione delle fasi del procedimento elettorale, l’art. 19 della legge 21 marzo 1990, n. 53;
d) vista in particolare la legge 22 febbraio 2000, n. 28;
e) visto il decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1972, n. 670, recante il testo unico delle leggi costituzionali concernenti lo statuto speciale della regione Trentino-Alto Adige;
f) viste in particolare le modificazioni del predetto statuto speciale di cui all’art. 4 della legge costituzionale 31 gennaio 2001, n. 2;
g) vista la legge della provincia di Trento 5 marzo 2003, n. 2, in materia di elezioni del consiglio provinciale e del presidente della provincia;
h) vista la legge della provincia di Bolzano 14 marzo 2003, n. 4, in materia di elezioni del consiglio provinciale;
i) visti i provvedimenti in data 3 giugno 2003 dei rispettivi presidenti, con cui le amministrazioni provinciali di Trento e di Bolzano hanno fissato per domenica 26 ottobre 2003 la data di votazione per il rinnovo degli organi provinciali;
l) consultata l’Autorita’ per le garanzie nelle comunicazioni;
Dispone
nei confronti della RAI Radiotelevisione italiana, societa’ concessionaria del servizio radiotelevisivo pubblico, come di seguito:
Art. 1.
Ambito di applicazione e disposizioni
comuni a tutte le trasmissioni
2. Le disposizioni del presente provvedimento cessano di avere efficacia il giorno successivo alle votazioni relative alla consultazione di cui al comma 1.
3. La RAI cura che alcune delle trasmissioni di cui al presente provvedimento siano organizzate con modalita’ che ne consentano la comprensione anche da parte dei non udenti. Per i messaggi autogestiti tali modalita’ non possono essere attivate senza il consenso della forza politica richiedente.
Art. 2.
Tipologia della programmazione regionale RAI
in periodo elettorale nella regione Trentino-Alto Adige
1. Nel periodo di vigenza del presente provvedimento, la programmazione radiotelevisiva regionale della RAI nella regione Trentino-Alto Adige, fermo restando quanto previsto dalle disposizioni relative all’attuazione del bilinguismo e alla tutela delle minoranze linguistiche, ha luogo esclusivamente nelle forme e con le modalita’ indicate di seguito:
a) la comunicazione politica, di cui all’art. 4, comma 1, della legge 22 febbraio 2000, n. 28, puo’ effettuarsi mediante forme di contraddittorio, interviste ed ogni altra forma che consenta il raffronto tra differenti posizioni politiche e tra candidati in competizione. Essa si realizza mediante le tribune elettorali e politiche disposte dalla commissione, di cui all’art. 8 del presente provvedimento, e con le eventuali ulteriori trasmissioni televisive e radiofoniche autonomamente disposte dalla RAI, di cui all’art. 3;
b) i messaggi politici autogestiti, di cui all’art. 4, comma 3, della legge 22 febbraio 2000, n. 28, sono caratterizzati dall’assenza del contraddittorio e dalla richiesta specifica della forza politica interessata alla loro programmazione. Essi sono trasmessi esclusivamente nei contenitori di cui all’art. 4;
c) l’informazione e’ assicurata mediante i notiziari regionali ed i relativi approfondimenti, purche’ la loro responsabilita’ sia ricondotta a quella di specifiche testate giornalistiche registrate ai sensi dell’art. 10, comma 1, della legge 6 agosto 1990, n. 223. Essi sono piu’ specificamente disciplinati dall’art. 5;
d) in tutte le altre trasmissioni della programmazione della RAI ricevute nella regione Trentino-Alto Adige non e’ ammessa, ad alcun titolo, la presenza di candidati o di esponenti politici, e non possono essere trattati temi di evidente rilevanza politica ed elettorale.
Art. 3.
Trasmissioni di comunicazione politica
autonomamente disposte dalla RAI
2. Nelle trasmissioni di cui al comma 1, nel periodo compreso tra la data di convocazione dei comizi elettorali e quella del termine di presentazione delle candidature, gli spazi di comunicazione politica sono garantiti:
a) nei confronti delle forze politiche che costituiscono un autonomo gruppo nei consigli provinciali da rinnovare ovvero che, pur non costituendo un gruppo, rappresentano una delle minoranze linguistiche riconosciute ai sensi della legge 15 dicembre 1999, n. 482;
b) nei confronti delle forze politiche, diverse da quelle di cui alla lettera a), presenti in uno dei rami del Parlamento nazionale o che hanno eletto, con proprio simbolo, almeno due rappresentanti italiani al Parlamento europeo.
3. Nelle trasmissioni di cui al comma 2, il tempo disponibile e’ ripartito per il 90 per cento tra i soggetti di cui alla lettera a), in proporzione alla loro consistenza nelle assemblee di riferimento, e per il restante 10 per cento ai soggetti di cui alla lettera b) in modo paritario.
4. Nel periodo compreso tra lo spirare del termine per la presentazione delle candidature e la mezzanotte del secondo giorno precedente la data delle elezioni, fermo restando l’obbligo di garantire un tempo complessivamente paritario alle trasmissioni di comunicazione politica che si riferiscono rispettivamente al rinnovo degli organi provinciali della provincia di Trento e al rinnovo del consiglio provinciale di Bolzano, sono garantiti spazi:
a) alle forze politiche o alle coalizioni che presentano un candidato alla presidenza della provincia di Trento;
b) alle forze politiche che presentano liste di candidati per l’elezione dei consigli provinciali.
6. Nelle trasmissioni di cui al comma 4, le coalizioni di cui alla lettera a) dello stesso comma 4, individuano tre rappresentanti delle liste che le compongono, ai quali e’ affidato il compito di tenere i rapporti con la RAI che si rendono necessari. In caso di dissenso tra tali rappresentanti prevalgono le proposte formulate dalla loro maggioranza.
7. In rapporto al numero dei partecipanti ed agli spazi disponibili, il principio delle pari opportunita’ tra gli aventi diritto puo’ essere realizzato, oltre che nell’ambito della medesima trasmissione, anche nell’ambito di un ciclo di piu’ trasmissioni, purche’ ciascuna di queste abbia analoghe opportunita’ di ascolto. E’ altresi possibile realizzare trasmissioni anche mediante la partecipazione di giornalisti che rivolgono domande ai partecipanti.
8. In ogni caso la ripartizione degli spazi nelle trasmissioni di comunicazione politica nei confronti dei soggetti politici aventi diritto deve essere effettuata su base bisettimanale, garantendo l’applicazione dei principi di equita’ e di parita’ di trattamento nell’ambito di ciascun periodo di due settimane di programmazione.
9. La responsabilita’ delle trasmissioni di cui al presente articolo deve essere ricondotta a quella di specifiche testate giornalistiche registrate ai sensi dell’art. 10, comma 1, della legge 6 agosto 1990, n. 223.
Art. 4.
Messaggi autogestiti
2. Gli spazi per i messaggi sono ripartiti tra i seguenti soggetti di cui all’art. 3, comma 4.
3. Entro il quinto giorno dalla data di approvazione della seguente delibera, la RAI comunica all’Autorita’ per le garanzie nelle comunicazioni ed alla commissione, il numero giornaliero dei contenitori destinati ai messaggi autogestiti di cui all’art. 4, comma 3, della legge 22 febbraio 2000, n. 28, nonche’ la loro collocazione nel palinsesto, che deve tener conto della necessita’ di coprire piu’ di una fascia oraria. Le indicazioni di cui all’art. 4 della legge 22 febbraio 2000, n. 28, si intendono riferite all’insieme della programmazione regionale. La comunicazione della RAI e’ valutata dalla commissione con le modalita’ di cui all’art. 9 del presente provvedimento.
4. I soggetti politici di cui al comma 2 beneficiano degli spazi a seguito di loro specifica richiesta, la quale:
a) e’ presentata alla sede regionale della RAI della regione Trentino- Alto Adige entro i due giorni successivi allo scadere dell’ultimo termine per la presentazione delle candidature;
b) se il messaggio cui e’ riferita e’ richiesto da una coalizione, deve essere sottoscritta dal candidato a presidente della provincia di Trento.
c) indica la durata di ciascuno dei messaggi richiesti;
d) specifica se ed in quale misura il richiedente intende avvalersi delle strutture tecniche della RAI, ovvero fare ricorso a filmati e registrazioni realizzati in proprio, purche’ con tecniche e standard equivalenti a quelli abituali della RAI.
5. Entro il giorno successivo al termine di cui al comma 4, lettera a), la RAI provvede a ripartire le richieste pervenute nei contenitori.
6. Per quanto non e’ espressamente previsto dal presente articolo si applicano le disposizioni di cui all’art. 4 della legge 22 febbraio 2000, n. 28.
Art. 5.
Informazione
2. I direttori responsabili dei programmi di cui al presente articolo, nonche’ i loro conduttori e registi, comunque osservano in maniera particolarmente rigorosa ogni cautela atta ad evitare che si determinino situazioni di vantaggio per determinate forze politiche o determinati competitori elettorali. In particolare essi curano che gli utenti non siano oggettivamente nella condizione di poter attribuire, in base alla conduzione del programma, specifici orientamenti politici ai conduttori o alla testata, e che, nei notiziari propriamente detti, non si determini un uso ingiustificato di riprese con presenza diretta di candidati, di membri del governo, o di esponenti politici.
Art. 6.
Programmi dell’Accesso
Art. 7.
Illustrazione delle modalita’ di voto
e presentazione delle liste
2. Le schede o i programmi di cui al presente articolo saranno trasmessi anche immediatamente prima o dopo i principali notiziari e tribune.
Art. 8.
Tribune elettorali
2. Alle tribune di cui al presente articolo, trasmesse anteriormente allo spirare del termine per la presentazione delle candidature, prende parte un rappresentante per ciascuno dei soggetti politici individuati all’art. 3, comma 2.
3. Alle tribune di cui al presente articolo, trasmesse successivamente allo spirare del termine per la presentazione delle candidature, prende parte un rappresentante per ciascuno dei soggetti politici individuati all’art. 3, comma 4.
4. Alle trasmissioni di cui al presente articolo si applicano inoltre le disposizioni di cui all’art. 3, com-mi 5, 6, 7 ed 8.
5. Le tribune sono registrate e trasmesse dalla sede regionale della RAI.
6. La ripartizione degli aventi diritto nelle varie trasmissioni, ove necessaria, ha luogo mediante sorteggio, per il quale la RAI puo’ proporre alla commissione criteri di ponderazione.
7. L’organizzazione e la conduzione delle trasmissioni radiofoniche, tenendo conto della specificita’ del mezzo, deve tuttavia conformarsi quanto piu’ possibile alle trasmissioni televisive. L’orario delle trasmissioni e’ determinato in modo da garantire in linea di principio la medesima percentuale di ascolto delle corrispondenti televisive.
8. Tutte le tribune sono trasmesse di regola in diretta, salvo diverso accordo tra tutti i partecipanti; se sono registrate, la registrazione e’ effettuata nelle ventiquattr’ore precedenti la messa in onda, ed avviene contestualmente per tutti i soggetti che prendono parte alla trasmissione. Qualora le tribune non siano riprese in diretta, il conduttore ha l’obbligo, all’inizio della trasmissione, di dichiarare che si tratta di una registrazione.
9. L’eventuale rinuncia di un soggetto avente diritto a partecipare alle tribune non pregiudica la facolta’ degli altri di intervenirvi, anche nella medesima trasmissione, ma non determina un accrescimento del tempo loro spettante. Nelle trasmissioni interessate e’ fatta menzione della rinuncia.
10. La ripresa o la registrazione delle tribune da sedi diverse da quelle indicate nel presente provvedimento e’ possibile col consenso di tutti gli aventi diritto e della RAI.
11. Le ulteriori modalita’ di svolgimento delle tribune sono delegate alla direzione delle tribune e servizi parlamentari, che riferisce alla commissione tutte le volte che lo ritiene necessario o che ne viene fatta richiesta. Si applicano in proposito le disposizioni dell’art. 9.
Art. 9.
Comunicazioni e consultazione della commissione
2. Il presidente della commissione parlamentare, sentito l’ufficio di presidenza, tiene i contatti con la RAI che si rendono necessari per l’attuazione della presente delibera, in particolare valutando gli atti di cui al comma 1 e definendo le questioni specificamente menzionate dal presente provvedimento, nonche’ le ulteriori questioni controverse che non ritenga di rimettere alla commissione.
Art. 10.
Responsabilita’ del consiglio d’amministrazione
e del direttore generale
1. Il consiglio d’amministrazione ed il direttore generale della RAI sono impegnati, nell’ambito delle rispettive competenze, ad assicurare l’osservanza delle indicazioni e dei criteri contenuti nel presente documento, riferendone tempestivamente alla commissione. Per le tribune essi potranno essere sostituiti dal direttore competente.
Roma, 29 luglio 2003
Il presidente: Petruccioli