Cs 17/2013 del 28 maggio 2013
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RADIOTV FORUM 2013 DI AERANTI-CORALLO. RADIO DIGITALE: PER ROSSIGNOLI, BENE IL PROGETTO PILOTA A TRENTO, MA L’AVVIO NEL RESTO DEL PAESE POTRA’ AVVENIRE SOLO IN PRESENZA DI UN NUMERO ADEGUATO DI FREQUENZE
■ Sul tema della radiofonia, la relazione del coordinatore AERANTI-CORALLO Marco Rossignoli è stata incentrata su due temi: la radio digitale e la rilevazione degli indici di ascolto radiofonici.
Sul primo tema, Rossignoli ha ricordato che il Ministero dello Sviluppo economico ha rilasciato i diritti di uso delle frequenze per il progetto pilota in provincia di Trento alla concessionaria pubblica e a tre società consortili private costituite da soggetti autorizzati alla fornitura di contenuti radiofonici digitali, sulla base delle disposizioni contenute nel regolamento per le trasmissioni radiofoniche digitali approvate dall’Autorità nel dicembre 2009.
“In particolare, – ha evidenziato Rossignoli – le emittenti radiofoniche locali partecipano al progetto pilota con due multiplex (blocchi 12D e 10A) attraverso i quali verrà realizzata una diffusione complessiva, nell’area di Trento, di 22 programmi (commerciali e comunitari) di cui 12 già attivi e 10 che verranno attivati nei prossimi giorni. Il progetto pilota di Trento – ha poi aggiunto Rossignoli – sarà fondamentale per verificare tutte le problematiche che presenta l’avvio della nuova tecnologia e, in particolare:
– la funzionalità del modello della società consortile definito dall’Autorità per lo svolgimento della attività di operatore di rete;
– le modalità di realizzazione delle reti;
– la capacità delle emittenti di realizzare contenuti specifici per il nuovo contesto digitale;
– lo sviluppo del mercato dei ricevitori.
E’ evidente, però, che l’avvio delle trasmissioni radiofoniche digitali in altre aree del Paese dovrà essere possibile solo in presenza di una quantità di risorse frequenziali e di una pianificazione che permettano ad ogni soggetto interessato, locale e nazionale, avente titolo, di poter effettivamente accedere alla nuova tecnologia trasmissiva, a parità di condizioni, con tutti gli altri operatori.”
Rossignoli ha quindi ricordato che “Al fine dello sviluppo della nuova tecnologia è indispensabile acquisire ulteriori risorse frequenziali come il canale 13, attualmente attribuito ad altri servizi dal Piano di ripartizione delle frequenze.”
Passando al tema degli ascolti radiofonici, Rossignoli ha evidenziato che “Successivamente alla messa in liquidazione di Audiradio, l’Agcom ha costituito un tavolo tecnico in funzione di ausilio al raggiungimento di una posizione il più possibile condivisa di tutti i soggetti interessati, onde pervenire alla definitiva individuazione di una organizzazione sistematica della rilevazione degli indici di ascolto radiofonici che garantisca la correttezza, la trasparenza, l’equità e l’indipendenza della ricerca, sia con riferimento alla governance che all’impianto metodologico da attuare. In tale sede AERANTI-CORALLO ha evidenziato l’esigenza di una governance cui la radiofonia locale partecipi in misura almeno proporzionale ai propri ascolti.”
“Il tavolo tecnico – ha aggiunto Rossignoli – sta ora avviando una sperimentazione per la rilevazione degli ascolti attraverso i meter. Al riguardo, AERANTI-CORALLO, pur condividendo l’opportunità di ricerche tecnicamente sempre più avanzate, evidenzia l’esigenza che le stesse siano economicamente sostenibili e, allo stesso tempo, capaci di rilevare, in forma comparata e, nel dettaglio, i dati dell’emittenza locale e di quella nazionale.”
PER INFORMAZIONI: AERANTI-CORALLO C.P. 360 – 60100 ANCONA |