Radiotv Forum 2013 di Aeranti-Corallo. Rossignoli “La tv locale deve affiancare alla trasmissione terrestre tradizionale anche la diffusione internet”

Cs 16/2013  del 28 maggio 2013

AERANTI-CORALLO                                    LOGO rtvf 2013 small
                             
           

  

RADIOTV FORUM 2013 DI AERANTI-CORALLO. ROSSIGNOLI “LA TV LOCALE DEVE AFFIANCARE ALLA TRASMISSIONE TERRESTRE TRADIZIONALE ANCHE LA DIFFUSIONE INTERNET”


 

■ “La televisione locale deve  avviare strategie di sviluppo sulle nuove piattaforme tecnologiche, affiancando alla trasmissione terrestre tradizionale, la diffusione via internet, anche tramite tablet e smartphone, e integrando la propria offerta  attraverso l’uso  sinergico dei social network.” E’ quanto ha affermato Marco Rossignoli, coordinatore AERANTI-CORALLO nel corso della propria relazione sullo stato dell’emittenza locale al RadioTv Forum 2013.

“Solo in questo modo – ha proseguito Rossignoli – la televisione locale potrà mantenere la propria presenza  in un mercato caratterizzato da un continuo cambiamento.”

Trattando della questione dell’ordinamento automatico dei canali (Lcn), Rossignoli ha rilevato che la nuova disciplina adottata dall’Agcom penalizza fortemente l’emittenza locale, riducendo drasticamente i relativi spazi nei primi due archi di numerazione (che passano dalle precedenti 78 numerazioni alle attuali 26). “Inoltre – ha proseguito Rossignoli – la riserva di alcune numerazioni alle tv locali  facenti parte di syndication penalizza proprio tali emittenti, in quanto le stesse, in caso di cessazione del rapporto  di consorzio  o di intesa, perderebbero il diritto alla numerazione ottenuta. Non sono state, inoltre, previste, diversamente dalla precedente regolamentazione, numerazioni areali destinate alle tv locali che trasmettono, in tutto o in parte, in più di due regioni.”

In relazione  a tutto ciò sono molte le imprese televisive locali di Aeranti-Corallo che hanno proposto ricorso al Tar Lazio per chiedere l’annullamento di tale nuova regolamentazione.

Sulla questione delle risorse, Rossignoli ha chiesto che le frequenze di almeno una delle tre reti del cosiddetto “ex-beauty contest” (che, in base alla delibera n. 277 del corrente anno della Agcom, non verranno più poste all’asta), vengano utilizzate per dare soluzione alle numerose problematiche  interferenziali che affliggono il comparto televisivo locale, a seguito della transizione alle trasmissioni digitali terrestri. Rossignoli ha poi aggiunto che occorre definire al più presto i tempi e le modalità per le modifiche di destinazione della banda 700 Mhz (canali 49-60 Uhf), in modo tale da non recare ulteriori disagi al comparto televisivo locale.

Infine, con riferimento alla destinazione  dei canali  61-69  ai  servizi  di  comunicazione  mobile  di  larga  banda, Rossignoli ha sollecitato attenzione  al tema  della compatibilità  tra  gli  impianti  di  trasmissione  televisiva  e quelli  dei  servizi   LTE.

Infatti, secondo le stime della Fondazione Ugo Bordoni, le antenne potenzialmente interferite  dai segnali LTE sono circa 700 mila e, considerando che tali  antenne sono  prevalentemente  a carattere condominiale e che, come tali, collegano mediamente  dieci  appartamenti,  aventi mediamente tre persone residenti, è evidente che circa un terzo della popolazione italiana potrebbe subire tali interferenze.

Rossignoli ha dunque posto l’accento sulla necessità di “un’attività preventiva, a livello istituzionale, che favorisca una conoscenza diffusa del problema  affinché ogni criticità interferenziale, che dovesse verificarsi, possa trovare soluzione in tempi particolarmente  veloci”.

 


 

 

 

PER INFORMAZIONI:
348 4454981 FABIO CARERA

AERANTI-CORALLO C.P. 360 – 60100 ANCONA