Refarming delle frequenze tv nel Nord Italia: numerose le criticità, emittenza televisiva locale fortemente penalizzata

Occorrono immediati interventi di MiSe, Agcom e Regioni, per quanto di rispettiva competenza, per risolvere al più presto le numerose problematiche tecniche che stanno emergendo. Necessarie anche forme di contributo per i condomini che devono intervenire sulle proprie antenne di ricezione

(12 marzo 2022)   Sta proseguendo l’attuazione del calendario relativo al refarming delle frequenze televisive nelle regioni del Nord Italia, che si concluderà il 14 marzo p.v. con l’area dell’alto Appennino forlivese e cesenate. In particolare, dal 24 al 28 febbraio u.s. è stato completato il processo relativo alle province di Belluno e alle Prealpi Vicentine e Trevigiane. A seguire, il 1° marzo è stata la volta della montagna pordenonese, della Carnia, di Canal del Ferro e Valcanale (parte delle province di Udine e Pordenone). Dal 2 al 4 marzo sono stati spenti i vecchi impianti televisivi nell’alto Appennino emiliano-romagnolo e nel medio Appennino forlivese cesenate, oltre agli impianti nelle province di Torino e Cuneo.

Dal 7 all’11 marzo il processo ha interessato un amplissimo territorio, dal Monferrato sino a tutta la Pianura padano-veneta e friulana.

Il processo di transizione al digitale di seconda generazione nelle regioni del Nord Italia ha fatto emergere diverse criticità tecniche particolarmente rilevanti, tra cui la mancanza di ricezione del segnale irradiato dagli operatori di rete da parte degli utenti che utilizzano antenne condominiali con filtri che devono essere aggiornati per poter ricevere i canali delle tv locali; la mancata risintonizzazione del televisore o del decoder da parte degli utenti; la mancanza di ricezione del segnale irradiato dagli operatori di rete, da parte degli utenti che hanno antenne riceventi orientate in direzione diversa da quella dei nuovi punti di emissione; la presenza di conflitti di numerazione LCN a causa della ricezione in una determinata Area tecnica dei segnali destinati a un’altra Area tecnica.

Aeranti-Corallo ritiene che per accelerare il processo di aggiornamento degli impianti riceventi d’antenna e delle risintonizzazioni di televisori e decoder, sia importante un immediato intervento delle Regioni che, attraverso tutti i rispettivi canali di comunicazione regionali, sensibilizzino l’utenza e gli amministratori di condominio, spiegando le modalità di intervento, al fine di poter risolvere le problematiche lamentate in tempi pressoché immediati. Sarebbe, inoltre, molto importante prevedere contributi a favore dei condomini che devono modificare i propri impianti di antenna.

Inoltre, per quando riguarda i conflitti delle numerazioni LCN tra le diverse Aree tecniche, causati da problematiche di copertura degli impianti trasmittenti, Aeranti-Corallo ritiene necessario un intervento immediato del Ministero dello Sviluppo Economico e dell’Agcom, finalizzato alla ricerca di soluzioni tecniche condivise, sia per la risoluzione dei conflitti delle numerazioni LCN, sia per l’ottimizzazione della copertura delle reti trasmissive degli operatori, laddove queste ultime risultino carenti. (FC)

 

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