Referendum e “par condicio”

CS 15/99

COMUNICATO STAMPA
AER ASSOCIAZIONE EDITORI RADIOTELEVISIVI


Roma, 31 marzo 1999

Referendum e “par condicio”

E’ stata diffusa la delibera della Commissione parlamentare di vigilanza dei servizi radiotelevisivi che determina le regole di comportamento della Rai in occasione del prossimo Referendum.

A seguire è venuta la lettera dell’Authority, con cui Enzo Cheli ha auspicato “che l’emittenza privata si adegui, per quanto è possibile, ai principi generali che sottendono a tali indirizzi”.

La legge comunque non pone alcuna limitazione all’emittenza locale nel caso di consultazioni referendarie, pertanto le emittenti non sono vincolate a nessun genere di obbligo.

Peraltro l’emittenza radiotelevisiva locale per sua natura e per la quantità di soggetti che la compongono può garantire democrazia al sistema, senza dover sottostare alle limitazioni attualmente in vigore, anche contraddittorie con i doveri informativi delle emittenti stesse.

Già al convegno del Coordinamento Aer Anti Corallo del 10 marzo a Roma era stato chiaramente detto che, se non sarà fatto nulla in tal senso, entro qualche mese sarà promossa una raccolta di firme su scala nazionale per la richiesta di un referendum abrogativo.

Il 1138 potrebbe altrimenti rappresentare una valida occasione per inserire anche questo genere di correttivo.

 

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