Risposta del Sottosegretario allo Sviluppo economico Mirella Liuzzi all’interrogazione a risposta immediata 5-02950 Barbuto

5-02950 Barbuto: Sull’attuazione dei contributi per l’acquisto di nuovi decoder digitali.

R. Rispondo ai quesiti posti dagli Onorevoli interroganti, informando che la legge di Bilancio 2019 ha stanziato 151 milioni di euro in favore dei cittadini per l’acquisto di apparecchi di ricezione del nuovo segnale DVB-T2 (tv e decoder), così suddiviso: 25 milioni di euro per l’esercizio finanziario 2019, 76 milioni di euro per l’esercizio finanziario 2020 e 25 milioni di euro per ciascuno degli esercizi finanziari 2021 e 2022.
La misura intende evitare disagi agli utenti finali che potrebbero derivare dalle trasformazioni tecnologiche delle reti televisive sia nazionali che locali e, quindi, dalla necessità di adeguare anche i televisori.
La legge di bilancio stabilisce altresì che i criteri e le modalità di erogazione dei voucher siano definite da un decreto del Ministero dello sviluppo economico, da adottarsi di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze.
Rispondendo al quesito posto, informo che il decreto interministeriale concernente l’erogazione dei contributi per l’acquisto dei decoder e Smart TV è stato trasmesso per la firma al MEF il 1o ottobre 2019, che ha ritrasmesso il decreto il 18 ottobre scorso. Il decreto è stato inoltrato per la registrazione ai competenti organi di controllo per la verifica contabile, e all’esito della stessa, che prevede un iter di 30 giorni, sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Quindi, all’esito dell’iter descritto, prevediamo di far partire il voucher per fine novembre/inizi di dicembre 2019, con le modalità che di seguito descriverò.
Il decreto interministeriale è frutto di un lungo e articolo iter avviato sin dai primi mesi del 2019, attraverso interlocuzioni tra gli Uffici tecnici del MiSE con l’Agenzia delle entrate e gli Uffici del MEF.
All’esito di tali interlocuzioni, il 6 giugno scorso, come ricordato dagli Onorevoli interroganti, il MiSE ha avviato una consultazione pubblica sulle linee guida relative ai criteri e procedure di erogazione dei contributi, per acquisire, dai soggetti interessati, osservazioni e commenti.
Il 10 settembre scorso tale importante misura ha ottenuto l’autorizzazione dalla Commissione europea, atteso che il decreto disciplina le caratteristiche degli apparecchi che danno accesso al contributo nel rigoroso rispetto del principio di neutralità tecnologica, conformemente alla disciplina eurounitaria sugli aiuti di Stato, al fine di evitare ogni discriminazione ingiustificata tra le piattaforme televisive potenzialmente coinvolte.
Il decreto prevede che i soggetti beneficiari della misura di sostegno, siano i cittadini con ISEE fascia 1 e 2, rientranti nelle cosiddette fasce deboli.
L’erogazione del contributo per tv e decoder avverrà mediante una piattaforma telematica messa a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, presso la quale si dovranno registrare tutti i venditori operanti in Italia (compresi quelli del commercio elettronico) secondo modalità operative che saranno rese pubbliche sul sito internet del Ministero dello sviluppo economico.
Il valore massimo del contributo è pari a 50 euro e potrà essere inferiore laddove il prezzo dell’apparato che l’utente intende acquistare sia inferiore a tale cifra, in quanto il contributo è riconosciuto all’acquirente sotto forma di sconto praticato sul prezzo finale di vendita. Ai venditori verrà poi riconosciuto il rimborso dello sconto praticato all’utente finale, mediante un credito d’imposta.
La misura avrà una durata triennale e sarà accompagnata da apposite campagne e azioni informative per spiegare agli utenti tali cambiamenti e guidarli verso la conversione dei loro apparati televisivi, minimizzandone l’impatto.
Desidero infine sottolineare che, con riferimento all’entità del contributo erogabile, come ha affermato il Ministro Patuanelli il 9 ottobre scorso in audizione presso questa Commissione, è nostro intendimento richiedere in legge di Bilancio un nuovo finanziamento della misura per allargare la platea dei soggetti beneficiari.