(30 dicembre 2020) A partire da settembre 2021, come previsto dalla road map di cui al DM 19 giugno 2019, le tv locali dovranno dismettere le rispettive frequenze di trasmissione e proseguire la relativa attività – qualora siano utilmente collocate nelle graduatorie per la selezione dei nuovi Fsma e qualora siano destinatarie di nuova numerazione Lcn – acquistando capacità trasmissiva dai nuovi operatori di rete assegnatari dei diritti di uso delle frequenze nelle aree tecniche ove ogni tv locale sarà legittimata a proseguire l’attività.
Nella fase transitoria (decorrente da settembre 2021 a giugno 2022), le trasmissioni televisive dovrebbero avvenire quasi esclusivamente con tecnologia Mpeg-4 in quanto la maggior parte dell’utenza non sarà ancora dotata di ricevitori (tv o decoder) in grado di ricevere le trasmissioni con tecnologia Dvbt-2 -Hevc.
In conseguenza di ciò, Aeranti-Corallo ritiene che le graduatorie relative alla selezione dei Fsma per ciascuna area tecnica delle regioni del Nord e del Centro Italia (dove le frequenze dovranno essere dismesse entro marzo 2022) debbano essere realizzate tenendo conto della reale quantità di Fsma che potranno essere collocati in un mux in Mpeg-4 (le reti di primo livello possono veicolare un massimo di 18 programmi in SD con multiplazione statistica, mentre le reti di secondo livello possono veicolare circa la metà di tali programmi).
Qualora, infatti, le graduatorie dovessero essere realizzate considerando mux in Dvbt-2 Hevc (che possono diffondere nelle reti di primo livello fino a 37 programmi in SD e 15 in HD e circa la metà nelle reti di secondo livello), una parte dei Fsma utilmente collocati nelle graduatorie stesse nelle aree tecniche delle regioni del Nord e del Centro Italia potrebbe trovarsi nelle condizioni di non poter trasmettere in un mux in Mpeg-4. (LB)