INACCETTABILE L’ABROGAZIONE DELL’ART. 9 DELLA L.223/90, CHE PREVEDEVA CHE UNA QUOTA DELLA PUBBLICITA’ DEGLI ENTI PUBBLICI FOSSE RISERVATA ALLE RADIO E TV LOCALI. A SEGUITO DELLA PROTESTA DI AER-ANTI-CORALLO IL SOTTOSEGRETARIO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO CHITI HA ORGANIZZATO UN INCONTRO IL 18 MAGGIO
■ La nuova legge sulla Comunicazione Istituzionale, approvata il 10 maggio in via definitiva, contiene, tra l’altro, l’abrogazione dell’art. 9 della L. 223/90, che riservava una quota di pubblicità pubblica all’emittenza locale. Tale abrogazione era stata inserita e poi approvata in sede di dibattito della legge alla Camera: al riguardo il Coordinamento aveva immediatamente proposto alcuni emendamenti per la soppressione di tale ipotesi abrogativa, recepiti da numerosi senatori di svariate forze politiche, quali Besostri (Ds), Bornacin, Magnalbò e Pasquali (An), Andreolli e Diana (Ppi) e Di Pietro in sede di dibattito in commissione Affari Costituzionali al Senato. Inaspettatamente il nuovo governo ha ritenuto di sollecitare l’approvazione del provvedimento da parte del Senato senza alcuna modifica. Tale scelta si è rivelata fortemente penalizzante per tutto il settore radio e tv locale, in quanto si traduce nella perdita della quota riservata di pubblicità pubblica, sancendo oltretutto una ingiustificata disparità di trattamento rispetto ai quotidiani (che mantengono una tale riserva in base alla legge 67/87). Il Coordinamento ha immediatamente e pubblicamente espresso un giudizio estremamente negativo su tale decisione e la pronta protesta ha determinato un evidente imbarazzo nel Governo: quale conseguenza sono venuti dei segnali di apertura al dialogo da parte di alcuni suoi esponenti. Il neo-sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Vannino Chiti, ha organizzato un incontro sulla questione giovedì 18 maggio: si auspica che in tale sede vengano immediatamente trovate soluzioni finalizzate al recupero di dette risorse. Contestualmente il sottosegretario alle comunicazioni, On. Vincenzo Vita s’è affrettato a dichiarare che sarebbe opportuno uno stralcio delle norme relative al settore locale contenute nel ddl 1138, per dare al comparto regole più idonee ai nuovi scenari tecnologici: in quel contesto, sarebbe anche possibile recuperare le risorse abrogate. Il Coordinamento Aer-Anti-Corallo ritiene che sarebbe stato opportuno accompagnare tale proposta con l’atto concreto da parte del Ministero di un immediato rinvio dei termini di presentazione delle domande di concessione tv locali (e dei successivi termini previsti per le imprese radiofoniche): questo in quanto è certamente contraddittorio affermare la necessità per il settore locale di orientarsi urgentemente verso i nuovi scenari tecnologici e contestualmente costringerlo a una regolamentazione basata su norme e logiche che sono ormai del tutto obsolete e inadeguate.
MARTEDI’ 16 MAGGIO, ALLE ORE 10,00, TUTTE LE TV LOCALI SONO ATTESE A ROMA PER IL SEMINARIO SULLE MODALITA’ DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE PER LE NUOVE CONCESSIONI
■ Come già annunciato, il Coordinamento Aer-Anti-Corallo invita le imprese tv locali ad un seminario che si terrà il prossimo 16 maggio a Roma, in Sala Orlando – Sede Nazionale Confcommercio (Piazza G. Belli n. 2). Il programma prevede alle ore 10 gli interventi dell’Avv. Eugenio Porta (ANTI), del Dott. Luigi Bardelli (Corallo), di Fabrizio Berrini (AER) e di Elena Porta (ANTI); alle ore 10.45 si terrà la relazione illustrativa dell’Avv. Marco Rossignoli (Coordinatore Aer-Anti-Corallo) relativa alle modalità di presentazione delle domande per le nuove concessioni televisive locali e alle problematiche connesse. Dalle ore 12.15 saranno date risposte alle domande formulate dai partecipanti all’incontro. Al momento resta fissata la data del 30 giugno. Le imprese televisive comunque auspicano che il Ministero voglia differire tale termine al 31 luglio, per recuperare il mese di ritardo nell’emanazione del disciplinare che ha di fatto ridotto i tempi tecnici per predisporre la necessaria documentazione.