LEGGE EUROPEA 2014: VERSO UNA SOLUZIONE LA PROBLEMATICA DEI DIRITTI AMMINISTRATIVI E DEI CONTRIBUTI PER I PONTI DI COLLEGAMENTO
■ La problematica dei diritti amministrativi che gli operatori di rete per la televisione digitale terrestre devono corrispondere annualmente (ai sensi dell’art. 34 del Codice delle comunicazioni elettroniche) sembra orientata verso una soluzione. Infatti, con un emendamento alla legge “Europea 2014”, (AC 2977) attualmente all’esame della Camera dei Deputati (a prima firma del relatore in Commissione IX Trasporti, Poste e Telecomunicazioni, on. Paolo Coppola del PD), gli importi previsti per tali diritti amministrativi sono stati sensibilmente ridotti. Tale emendamento, accolto dalla Commissione IX della Camera lo scorso 13 maggio, è stato, quindi, approvato anche dalla Commissione XIV nella seduta del 14 maggio (quest’ultima Commissione è quella cui è stata assegnata la discussione del provvedimento, mentre la Commissione IX ha espresso il parere per i profili di propria competenza). Una volta terminato l’esame del ddl “Europea 2014” in sede di Commissione, lo stesso verrà calendarizzato per la discussione in aula (probabilmente nel prossimo mese di giugno) e dovrà, quindi, passare all’esame del Senato.
Vediamo quali sono le positive modifiche all’attuale quadro normativo che vengono introdotte dal succitato emendamento. Per i diritti amministrativi (di cui all’art. 34 del Codice), vengono previsti gli importi (indicati in Tabella 1), da applicarsi sulla base della popolazione potenzialmente destinataria dell’offerta (e, quindi, sulla sola popolazione che viene raggiunta radioelettricamente dal segnale dell’operatore di rete):
Apprezzando la circostanza dell’approvazione di tale emendamento in Commissione, AERANTI-CORALLO auspica che lo stesso possa essere integrato, in fase di discussione in Aula, con l’inserimento di un ulteriore scaglione per gli operatori di rete con popolazione potenzialmente destinataria dell’offerta fino a 10 milioni di abitanti; ciò permetterebbe di ridurre, proporzionalmente, a euro 6.000, i diritti amministrativi dovuti per offerte fino a 10 milioni di abitanti.
L’emendamento approvato in Commissione ridefinisce, inoltre, gli importi dovuti annualmente dagli operatori di rete per la tv digitale terrestre per l’utilizzo delle frequenze dei ponti di collegamento (contributo che, in base alla delibera Agcom n. 494/14/CONS, è dovuto in aggiunta a quello per l’uso delle frequenze di diffusione).
Secondo il testo approvato, gli importi dovuti per ogni ponte di collegamento monodirezionale sono quelli indicati nella Tabella 2 (occorre tener conto che, di norma, le imprese televisive utilizzano ponti di collegamento con larghezza di banda pari a 28 Mhz)
Tali tariffe, pur non accogliendo integralmente quanto chiesto da AERANTI-CORALLO (cioè che l’uso dei collegamenti di telecomunicazione debba essere compreso nella contribuzione per la concessione dell’uso delle frequenze di trasmissione, senza alcun onere aggiuntivo, come avveniva nel contesto analogico), sono sicuramente enormemente migliorative rispetto a quelle attualmente previste dall’allegato 10 al Codice delle Comunicazioni elettroniche. Resta, peraltro, ancora da definire la questione relativa ai contributi per la concessione dei diritti di uso delle frequenze degli impianti di diffusione previsti dall’art. 35 dello stesso Codice. L’Agcom, con la propria delibera n. 494/14/CONS, ha stabilito i criteri per la determinazione di tali contributi da parte del Ministero dello Sviluppo Economico. Quest’ultimo, con decreto del 29 dicembre u.s., ha previsto, in via transitoria, il pagamento di un acconto pari al 40 percento di quanto versato nel 2013 (quando era vigente il vecchio regime di contribuzione). Vi è da considerare, inoltre, che la citata delibera Agcom attribuisce ampio margine di intervento al Ministero dello Sviluppo economico per quanto riguarda i contributi dovuti dagli operatori di rete locali nonché una gradualità di otto anni per l’applicazione delle tariffe a regime.
TAVOLO TECNICO AGCOM SUGLI INDICI DI ASCOLTO RADIOFONICI
■ Sono ripresi il 14 maggio u.s., i lavori del Tavolo tecnico sugli indici di ascolto radiofonici istituito presso l’Agcom. All’ordine del giorno il tema della governance delle indagini di ascolto, a seguito della liquidazione di Audiradio. L’Agcom ha preannunciato che, entro la fine del corrente mese di maggio, fornirà delle prime indicazioni in materia. Nel corso dell’incontro, AERANTI-CORALLO ha evidenziato di ritenere imprescindibile una governance che preveda l’assunzione delle scelte metodologiche dell’indagine in modo condiviso tra le diverse componenti del settore (emittenza locale e nazionale; pubblico e privati; commerciali e comunitarie).
DAL 15 MAGGIO VIGE IL DIVIETO DI DIFFUSIONE DI SONDAGGI ELETTORALI
■ Con riferimento alle elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale di sette regioni (Liguria, Veneto, Toscana, Marche, Umbria, Campania e Puglia) e delle elezioni comunali previste in oltre 700 comuni, fissate per il prossimo 31 maggio, ricordiamo che, a partire dalle ore 24 di venerdì 15 maggio 2015 e fino alla chiusura dei seggi elettorali, vige il divieto di pubblicazione e/o diffusione dei sondaggi politici ed elettorali sull’esito delle elezioni e sugli orientamenti politici e di voto, ai sensi dell’art. 8 della legge 28/2000 e della delibera Agcom n. 256/10/CSP.
L’ASSOCIAZIONE STAMPA SUBALPINA ORGANIZZA INCONTRO A TORINO SU CRISI DELL’EMITTENZA LOCALE E DELL’EDITORIA PIEMONTESI
■ Si terrà il prossimo venerdì 22 maggio, presso la sede di Torino dell’Associazione Stampa Subalpina, l’incontro, cui sono state invitate le istituzioni piemontesi, le associazioni datoriali e i sindacati, per riflettere sul momento di forte crisi che stanno attraversando, ormai da tempo, il settore dell’emittenza radiofonica e televisiva locale e il settore editoriale piemontesi e per tentare di avviare un percorso concreto per la salvaguardia di tali settori. All’incontro interverrà, per AERANTI-CORALLO, Fabrizio Berrini.
LA RELAZIONE ANNUALE DELL’AGCOM AL PARLAMENTO
■ Si terrà il prossimo martedì 7 luglio, presso la Camera dei Deputati, la presentazione della Relazione Annuale dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni al Parlamento. Sarà la terza dell’attuale consiliatura, presieduta da Angelo Marcello Cardani.
L’AGCOM MODIFICA I TERMINI DI PRESENTAZIONE DELLA IES – INFORMATIVA ECONOMICA DI SISTEMA
■ Con delibera n. 235/15/CONS del 28 aprile 2015 (pubblicata nel proprio sito internet in data 13 maggio u.s.), l’Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni ha modificato i termini entro i quali deve essere presentata l’Informativa economica di sistema (I.E.S.). In base alle nuove disposizioni, tale presentazione può ora avvenire a decorrere dal 1 giugno e sino al 31 luglio dell’anno di riferimento. Rammentiamo che, tra le imprese rientranti nel campo di applicazione della normativa, sono esentati dall’obbligo dell’invio della suddetta comunicazione annuale solo i soggetti aventi, nell’anno di riferimento, ricavi totali pari a zero euro negli ambiti di attività rilevati dalla IES. Ricordiamo, inoltre, che le comunicazioni annuali devono essere effettuate esclusivamente in conformità al modello telematico (base e ridotto) disponibile sul sito dell’Agcom, nella sezione “Informativa Economica di Sistema” e che il relativo invio deve essere effettuato esclusivamente a mezzo PEC all’indirizzo mail ies@cert.agcom.it.
Il testo della delibera è pubblicato nel sito www.aeranti-corallo.it, sez. “Normativa”, sottosezione “Normativa relativa al registro degli operatori di comunicazione (R.O.C.) e alla Informativa economica di sistema (I.E.S.)”.
L’AGCOM DELIBERA L’AVVIO DI UNA ISTRUTTORIA PER LA VERIFICA DI EVENTUALI POSIZIONI DOMINANTI NEL SETTORE DEI SERVIZI DI MEDIA AUDIOVISIVI
■ Nella riunione di Consiglio del 12 maggio u.s., l’Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni ha deliberato l’avvio di una istruttoria per l’accertamento della eventuale sussistenza di posizioni dominanti o comunque lesive del pluralismo nel settore dei servizi di media audiovisivi.
Alla luce dei cambiamenti intervenuti nel settore, l’Agcom intende effettuare una ricognizione delle condizioni competitive del settore, in un’ottica di tutela del pluralismo. Il procedimento (relatori i Commissari Martusciello e Nicita), avrà una durata di 180 giorni.