CONTRIBUTI PER I DIRITTI DI USO DELLE FREQUENZE: L’IPOTESI DELL’AGCOM E’ INSOSTENIBILE PER TUTTE LE IMPRESE TELEVISIVE LOCALI. AERANTI-CORALLO CHIEDE CHE VENGANO PROFONDAMENTE MODIFICATI I CRITERI PREVISTI DALLA DELIBERA N. 210/14/CONS
■ Come già ampiamente illustrato nei precedenti numeri di TeleRadioFax (nn. 11/2014, 12/2014 e 13/2014), l’Agcom, con delibera n. 210/14/CONS, ha avviato una consultazione pubblica sullo schema di provvedimento recante i criteri per la fissazione da parte del Ministero dello Sviluppo Economico dei contributi annuali per l’utilizzo delle frequenze nelle bande televisive terrestri. Gli importi che gli operatori di rete locale dovrebbero corrispondere, sulla base di tali criteri, sono assolutamente insostenibili per l’intero comparto. Qualora, infatti, detti criteri venissero approvati in via definitiva, nessun operatore di rete locale (sia a carattere regionale, sia a carattere provinciale) sarebbe in grado di proseguire la propria attività.
Ricordiamo che, sulla base dei criteri fissati dalla citata delibera n. 210/14/CONS, gli operatori di rete locali dovrebbero corrispondere un contributo annuale per la concessione del diritto di uso delle frequenze (sulla base dei criteri definiti dall’Agcom) nonché un contributo annuale per diritti amministrativi (sulla base delle tariffe di cui all’allegato 10 del Codice delle Comunicazioni Elettroniche), per i quali l’Agcom si è, invece, ritenuta non competente. In termini pratici, abbiamo predisposto alcuni esempi di applicazione della contribuzione di cui agli artt. 34 e 35 del Codice delle Comunicazioni elettroniche, in base ai tempi di applicazione progressiva (glidepath), tra il 2014 e il 2018, previsti dallo schema di provvedimento sottoposto a consultazione pubblica. Evidenziamo che i valori dei contributi possono essere calcolati con piccole variazioni in relazione all’andamento dei tassi dei Btp a cui vengono agganciati per la relativa determinazione.
Stante l’irragionevolezza dei criteri previsti e l’impossibilità per le tv locali di far fronte agli stessi, AERANTI-CORALLO ha chiesto all’Agcom di modificare il provvedimento posto a consultazione e di definire un regime di contribuzione che preveda il pagamento di importi analoghi a quelli che venivano corrisposti nel contesto analogico.
IMPORTO TOT. DOVUTO
CONTRIBUTI CONCESSIONE
DIRITTI DI USO + DIRITTI AMMINISTRATIVI
Previsione 2014
70.112,00
(14.612,00 + 55.500,00)
Previsione 2015
78.635,67
(23.135,67 + 55.500,00)
Previsione 2016
87.159,34
(31.659,34 + 55.500,00)
Previsione 2017
95.683,00
(40.183,00 + 55.500,00)
Previsione 2018
104.206,67
(48.706,67 + 55.500,00)
Tabella 1. Esempio di calcolo per un operatore di rete locale che serve (in tutto o in parte) cinque province per un totale di 3.746.667 abitanti (in tal caso si applica, oltre al contributo per la concessione dei diritti di uso delle frequenze di cui all’art, 35 del Codice delle Comunicazioni elettroniche, anche il contributo per diritti amministrativi di cui all’art. 34 dello stesso Codice, previsto per la fornitura di reti su un territorio fino a 10 milioni di abitanti)
IMPORTO TOTALE DOVUTO
CONTRIBUTI CONCESSIONE
DIRITTI DI USO + DIRITTI AMM.
Previsione 2014
81.961,26
(26.461,26 + 55.500,00)
Previsione 2015
89.480,32
(33.980,32 + 55.500,00)
Previsione 2016
101.999,39
(46.499,39 + 55.500,00)
Previsione 2017
114.518,45
(59.018,45 + 55.500,00)
Previsione 2018
127.037,52
(71.537,52 + 55.500,00)
Tabella 2. Esempio di calcolo per un operatore di rete locale che serve (in tutto o in parte) cinque province per un totale di 5.502.886 abitanti (in tal caso si applica, oltre al contributo per la concessione dei diritti di uso delle frequenze di cui all’art, 35 del Codice delle Comunicazioni elettroniche, anche il contributo per diritti amministrativi di cui all’art. 34 dello stesso Codice, previsto per la fornitura di reti su un territorio fino a 10 milioni di abitanti)
IMPORTO TOTALE DOVUTO
CONTRIBUTI CONCESSIONE DIRITTI DI USO + DIRITTI AMM.
Previsione 2014
153.704,71
(42.704,71 + 111.000,00)
Previsione 2015
178.615,79
(67.615,79 + 111.000,00)
Previsione 2016
203.526,87
(92.526,87 + 111.000,00)
Previsione 2017
228.437,95
(117.437,95 + 111.000,00)
Previsione 2018
253.349,03
(142.349,03 + 111.000,00)
Tabella 3. Esempio di calcolo per un operatore di rete locale che serve (in tutto o in parte) 17 province per un totale di 10.949.925 abitanti (in tal caso si applica, oltre al contributo per la concessione dei diritti di uso delle frequenze di cui all’art. 35 del Codice delle Comunicazioni elettroniche, anche il contributo per diritti amministrativi di cui all’art. 34 dello stesso Codice, previsto per la fornitura di reti sul territorio nazionale. Infatti, per le coperture superiori a 10 milioni di abitanti, si applica la tariffa nazionale. Evidenziamo, altresì, che nel caso degli operatori di rete per la tv digitale terrestre non si applicano le modifiche all’allegato 10 del codice delle comunicazioni elettroniche introdotte dall’art. 6, comma 4 del dl n. 145/2013, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 9/2014 per i soggetti nazionali che hanno meno di 50.000 utenti, in quanto gli operatori di rete per la tv digitale terrestre non hanno un numero di utenti determinato o determinabile.)
MISURE DI SOSTEGNO ALLA RADIOFONIA
■ La Divisione IV della Dgscerp del Ministero dello Sviluppo economico, coordinata da Giovanni Gagliano, ci ha informato che sono in fase di ultimazione i pagamenti delle ultime due tranche integrative delle misure di sostegno alla radiofonia per l’anno 2010. Per quanto riguarda, invece, le misure di sostegno per l’anno 2012, scadranno il 7 agosto p.v. i sessanta giorni per il consolidamento della graduatoria. E’ auspicabile, quindi, che i relativi pagamenti possano avvenire il prossimo autunno.
CREDITI EDITORIA DELLE IMPRESE RADIOFONICHE E TELEVISIVE LOCALI
■ Il Tribunale di Roma ha fissato tra la fine del 2014 e i primi mesi del 2015 le prime udienze delle controversie che sono state introdotte nelle scorse settimane per il recupero dei crediti relativi al 40 percento dei costi per l’energia elettrica e i collegamenti satellitari dovuti alle imprese radiofoniche e televisive per gli anni 2007 e 2008. E’ auspicabile comunque una soluzione bonaria del contenzioso.
ASTA DELLE FREQUENZE TV EX BEAUTY CONTEST: ASSEGNATO SOLO UN LOTTO SU TRE. AERANTI-CORALLO CHIEDE CHE I DUE RESTANTI LOTTI VENGANO DESTINATI ALLE TV LOCALI, PER RISOLVERE ALMENO PARZIALMENTE LA PROBLEMATICA DELLE FREQUENZE TV INTERFERENTI CON I PAESI ESTERI
■ Lo scorso 25 giugno si è svolta la seduta pubblica per l’apertura delle offerte pervenute al Ministero dello Sviluppo economico per l’asta delle frequenze tv (ex beauty contest) di cui al bando di gara pubblicato in G.U n. 17 del 12 febbraio 2014, parte quinta, foglio delle inserzioni.
Ad aggiudicarsi il lotto L3 (costituito dai canali 25 e 59) è stata la società Cairo Network srl, che ha presentato un’offerta valida per l’importo di euro 31.626.000,00.
Gli altri due lotti (lotto L1, costituito dai canali 6 e 23 e lotto L2, costituito dai canali 7 e 11 sono rimasti non assegnati.
Tali risorse radioelettriche potrebbero essere utilizzate per risolvere, almeno parzialmente, la problematica correlata alle frequenze interferenti con i paesi esteri. Come noto, infatti, l’Agcom ha avviato le procedure ai sensi di quanto disposto dal DL n. 145 del 23 dicembre 2013, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 9 del 21 febbraio 2014, per escludere dalla pianificazione per la tv digitale terrestre le frequenze interferenti con i paesi esteri confinanti.
Nell’ambito del relativo procedimento, AERANTI-CORALLO è stata audita lo scorso 26 maggio, come riportato sul TeleRadioFax n. 12/2014.
A parere di AERANTI-CORALLO, le frequenze dell’ex beauty contest non assegnate dovrebbero essere destinate, senza oneri, alle tv locali.
In ogni caso, l’Autorità, nell’ambito del procedimento di ripianificazione, dovrà tener conto che all’emittenza locale spetta almeno un terzo delle frequenze disponibili.
IES PER RADIO E TV LOCALI
■ Rammentiamo che gli adempimenti relativi alla Informativa Economica di Sistema (IES) devono essere espletati per via telematica tra il 1 luglio e il 30 settembre, inviando all’Agcom, tramite posta elettronica certificata (Pec) gli appositi modelli, disponibili nel sito www.agcom.it, nella home page o nella apposita sezione “Informativa economica di sistema”.
COMUNICAZIONE ANNUALE DA INOLTRARE ALL’AGCOM AI FINI DEL ROC
■ Ricordiamo che i soggetti iscritti al R.O.C., costituiti in forma di società di capitali (SPA, SRL, Soc. in accomandita per azioni) o cooperative devono trasmettere la comunicazione annuale, entro trenta giorni dalla data di deposito del bilancio presso il Registro Imprese tenuto dalla competente Camera di Commercio, aggiornata alla data dell’assemblea che approva il bilancio.
Tutti gli altri soggetti (diversi dalle società di capitale o dalle cooperative) devono, invece, trasmettere la comunicazione annuale entro il 31 luglio di ogni anno, aggiornata a tale data.
ELETTO IL PRESIDENTE E I COMPONENTI DEL CORECOM CAMPANIA
■ Nella giornata del 2 luglio u.s. il Consiglio regionale della Campania ha eletto i nuovi membri del Corecom. Presidente è Lino Zaccaria, componenti dell’organismo regionale sono Francesco D’Ippolito e Davide Conte.
Ai neoeletti vanno i complimenti e gli auguri di buon lavoro di AERANTI-CORALLO.
IL DL 90/2014 STABILISCE SEDI COMUNI PER LE AUTORITA’ INDIPENDENTI (COMPRESA AGCOM)
■ Con il Decreto legge 24 giugno 2014, n. 90, recante “Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l’efficienza degli uffici giudiziari” (pubblicato in G.U. n. 144 del 24 giugno u.s.) sono state definite alcune disposizioni che riguardano le Autorità indipendenti, tra cui l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni. L’art. 22 del citato decreto legge (Razionalizzazione delle autorità indipendenti) prevede, tra l’altro: “entro il 30 settembre 2014, il Ministero dell’economia e delle finanze, tramite l’Agenzia del demanio, individua uno o più edifici contigui da adibire a sede comune dell’Autorità di regolazione dei trasporti, dell’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico, servizi e forniture, dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni e della Commissione di vigilanza sui fondi pensione e della Commissione di garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali.
Entro il 30 giugno 2015, i suddetti organismi trasferiscono i loro uffici nei predetti edifici.”
Lo stesso Decreto legge 90/14 prevede, inoltre, alcuni risparmi sulle spese di funzionamento delle autorità indipendenti, conseguibili attraverso la riduzione del 20 percento del trattamento economico accessorio del personale dipendente, inclusi i dirigenti, a partire dal 1 luglio 2014, nonché, dal 1° ottobre 2014, attraverso una riduzione in misura non inferiore al cinquanta per cento, rispetto a quella complessivamente sostenuta nel 2013, della spesa per incarichi di consulenza, studio e ricerca e quella per gli organi collegiali non previsti dalla legge. Viene, inoltre previsto che gli incarichi e i contratti in corso vengano rinegoziati entro 30 giorni dall’entrata in vigore della legge di conversione. Il DL prevede, infine, che le diverse autorità gestiscano i servizi strumentali in modo unitario, mediante la stipula di convenzioni o la costituzione di uffici comuni ad almeno due organismi. Il provvedimento dovrà ora essere convertito dalle Camere.
IMPORTANTE DECISIONE DEL TAR LAZIO IN MATERIA DI INTERFERENZE CAUSATE DALLA CONCESSIONARIA PUBBLICA A UNA TV LOCALE
■ Il Tar Lazio, sezione Prima, con sentenza n. 5653, depositata in data 27 maggio 2014, ha accolto il ricorso ex art. 117 C.p.a. con il quale un’impresa televisiva locale associata AERANTI-CORALLO ha impugnato il silenzio tenuto dal Ministero dello Sviluppo economico a fronte di una istanza presentata dalla stessa impresa con la quale veniva chiesta l’adozione di tutte le misure amministrative tecniche necessarie per eliminare le interferenze causatele dalle emissioni della concessionaria pubblica Rai (che opera in una regione adiacente sulla stessa frequenza assegnata alla tv locale).
In particolare, il Tar Lazio ha ordinato al Ministero dello Sviluppo economico di provvedere entro 60 giorni, in modo espresso, sulla citata istanza dell’emittente locale, considerati anche i contenuti dell’accordo procedimentale intervenuto tra Agcom, Ministero dello Sviluppo economico e Rai in data 1° agosto 2013 e del provvedimento in data 15 novembre 2013 di modifica del diritto di uso definitivo rilasciato alla Rai.
Tale pronuncia ha stabilito l’importante principio che il Ministero abbia l’obbligo di pronunciarsi sull’istanza volta alla eliminazione di una situazione interferenziale lamentata dall’impresa televisiva locale assegnataria della frequenza interferita.
ASSEMBLEA UPA: CAUTO OTTIMISMO PER UNA INVERSIONE DI TENDENZA NELLA RACCOLTA PUBBLICITARIA SUI MEDIA
■ Si è svolta il 2 luglio u.s. a Milano l’annuale assemblea dell’Upa (Utenti Pubblicitari Associati). Nel corso del proprio intervento, il presidente Upa, Lorenzo Sassoli De Bianchi, ha espresso un cauto ottimismo: se a giugno il primo semestre si è chiuso con un saldo ancora negativo (-2%) degli investimenti pubblicitari, il 2014 dovrebbe chiudersi con un pareggio, segnando, finalmente, l’auspicata inversione di tendenza nella raccolta pubblicitaria sui media.
CONSULTAZIONE PUBBLICA DEL MISE PER LA REVISIONE DEL PIANO DI RIPARTIZIONE DELLE FREQUENZE
■ Il Ministero dello Sviluppo economico ha avviato lo scorso 26 giugno una consultazione pubblica per la revisione del Piano Nazionale di Ripartizione delle Frequenze (PNRF).
Il testo oggetto di tale consultazione contiene le modifiche al vigente Piano di Ripartizione delle Frequenze contenuto nel D.M. 13 novembre 2008 e successive modificazioni.
Le modifiche apportate derivano essenzialmente dalla trasposizione nella legislazione nazionale di provvedimenti internazionali di natura obbligatoria (Commissione Europea e Unione Internazionale delle Telecomunicazioni) e non obbligatoria (CEPT).
Esso, pertanto, contiene modifiche derivanti dagli atti finali della WRC 12; dalle decisioni della Commissione Europea adottate dal 2011; dalle decisioni della CEPT; dalle raccomandazioni della CEPT; da altre modifiche introdotte sulla base di quanto ritenuto dal Ministero dello Sviluppo Economico per esigenze nazionali.
La consultazione terminerà il prossimo 5 settembre
INTERESSANTE RICERCA DEL CORECOM LAZIO
■ Il Corecom Lazio, presieduto da Michele Petrucci, ha avviato una interessante ricerca che intende analizzare, anche in termini di domanda e di offerta, le trasformazioni nell’emittenza e nel sistema televisivo del Lazio, in conseguenza della transizione alle trasmissioni digitali e dell’impatto che la nuova tecnologia ha prodotto in ambito regionale. Il Corecom Lazio ha, a tal fine, predisposto appositi moduli, (disponibili nel sito www.corecomlazio.it) che dovranno essere compilati dalle emittenti televisive locali della regione e inviati, entro il 31 luglio p.v., alla mail info@corecomlazio.it.