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Sommario
IN AUDIZIONE IL 26 LUGLIO ALLA IX COMMISSIONE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, IL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO LUIGI DI MAIO SI SOFFERMA SUL RUOLO DI GARANZIE DEL PLURALISMO INFORMATIVO DLELE EMITTENTI RADIOFONICHE E TELEVISIVE LOCALI
AERANTI-CORALLO PUBBLICA DOCUMENTO DI ANALISI DEL COMPARTO DELL’EMITTENZA RADIOFONICA E TELEVISIVA LOCALE IN ITALIA. IL SETTORE DA’ LAVORO A QUASI 5.000 DIPENDENTI, DI CUI OLTRE 2.000 GIORNALISTI
Tutti i dati elaborati vengono forniti sul totale Italia, nonché per le aree geografiche normalmente definite dall’Istat, e cioè: Nord (Piemonte, Valle D’Aosta, Liguria, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna; Centro (Toscana, Umbria, Marche, Lazio); Mezzogiorno (Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna). Dal documento di AERANTI-CORALLO emerge che in Italia il comparto radiofonico locale e il comparto televisivo locale, danno complessivamente occupazione a quasi 5.000 dipendenti, di cui oltre 2.000 giornalisti.
Dalla lettura del documento emerge lo spaccato di un settore che, in oltre quarant’anni di attività, ha saputo offrire al proprio pubblico una informazione pluralistica e una molteplcità di voci.
Il documento è liberamente scaricabile dalla barra di navigazione del sito internet www.aeranticorallo.it, nonché dalla sezione “Documenti” del medesimo sito.
E’, inoltre, possibile farne richiesta inviando una mail all’indirizzo segreteria.aeranticorallo@aeranticorallo.it
Tali dati si riferiscono a 60.000 casi (per il periodo tra il 30 gennaio e il 25 giugno 2018) rilevati con interviste telefoniche Cati su una popolazione di 52.973.750 abitanti.
Gli ascoltatori della radio nel Giorno medio, sull’intero periodo, sommano a 34.535.000, mentre nei 7 giorni gli ascoltatori sono 43.926.000.
Nel 2018 le emittenti radiofoniche iscritte all’indagine sono complessivamente 284, di cui 267 radio locali e 17 radio nazionali.
La radio locale si conferma nel suo complesso, anche con riferimento al primo semestre 2018, un mezzo di ascolto estremamente importante, capace di attrarre un pubblico rilevante.
Gli ascoltatori lordi delle radio locali, riferiti al Giorno medio, sommano, infatti, a 21.453.000.
IN GAZZETTA UFFICIALE IL REGOLAMENTO SUL CREDITO DI IMPOSTA AGLI INVESTIMENTI PUBBLICITARI INCREMENTALI EFFETTUATI, TRA L’ALTRO, SU TV E RADIO LOCALI. PER IL 2018 LE RICHIESTE TELEMATICHE DEL CREDITO DI IMPOSTA DA PARTE DEGLI INSERZIONISTI DEVONO ESSERE EFFETTUATE TRA IL 22/9E IL 22/10
La concessione della maggiorazione (90% anziché 75%) è subordinata al perfezionamento con esito positivo, della procedura di notifica alla Commissione europea, in pendenza della quale è concessa la misura ordinaria del 75%.
Il Regolamento di cui al Dpcm n. 90/2018 prevede, tra l’altro, che sono ammissibili al credito di imposta gli investimenti incrementali riferiti all’acquisto di spazi pubblicitari e inserzioni commerciali, effet-tuati nell’ambito della programmazione di emittenti televisive e radiofoniche locali, analogiche o digitali. In particolare sono ammissibili al credito d’imposta gli investimenti pubblicitari effettuati su emittenti radiofoniche e televisive locali iscritte al ROC, e su giornali iscritti presso il competente Tribunale, ovvero presso il menzionato ROC e dotati in ogni caso della figura del direttore responsabile (in una nota diffusa il 24 luglio 2018 dal Dipartimento per l’Informazione e Editoria della Pre-sidenza del Consiglio dei Ministri si precisa che gli investimenti devono essere effettuati su giornali ed emittenti editi da imprese titolari di testata giornalistica iscritta presso il competente Tribunale, ai sensi dell’art. 5 della legge 8 febbraio 1948, n. 47, ovvero presso il Registro degli operatori di comunicazione di cui all’art. 1, comma 6, lettera a, numero 5, della legge 31 luglio 1997, n. 249, e dotate in ogni caso della figura del direttore responsabile).
Sono escluse dal credito d’imposta le spese sostenute per l’acquisto di spazi nell’ambito della programmazione o dei palinsesti editoriali per pubblicizzare o promuovere televendite di beni e servizi di qualunque tipologia nonché quelle per la trasmissione o per l’acquisto di spot radio e televisivi di inserzioni o spazi promozionali relativi a servizi di pronostici, giochi o scommesse con vincite di denaro, di messaggeria vocale o chat-line con servizi a sovraprezzo. Ai soli fini dell’attribuzione del credito di imposta le spese per l’acquisto di pubblicità sono ammissibili al netto delle spese accessorie, dei costi di intermediazione e di ogni altra spesa diversa dall’acquisto dello spazio pubblicitario, anche se ad esso funzionale o connessa. L’agevolazione è concessa a ciascun soggetto, nel rispetto del limite delle risorse di bilancio annualmente stanziate, che costituisce il tetto di spesa da ripartire. Nel caso di insufficienza delle risorse disponibili rispetto alle richieste ammesse, si procede alla ripartizione delle stesse tra i beneficiari in misura proporzionale al credito di imposta astrattamente spettante con un limite individuale per soggetto pari al 2 per cento delle risorse annue destinate agli investimenti sulle emittenti radiofoniche e televisive locali.
Il credito d’imposta è alternativo e non cumulabile, in relazione a medesime voci di spesa, con ogni altra agevolazione prevista da normativa statale, regionale o europea salvo che successive disposizioni di pari fonte normativa non prevedano espressamente la cumulabilità delle agevolazioni stesse.
Per accedere al credito di imposta, gli inserzionisti pubblicitari interessati, nel periodo compreso dal 1° marzo al 31 marzo di ciascun anno, presentano un’apposita comunicazione telematica con le modalità definite con provvedimento amministrativo del Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei ministri. Per l’anno 2018 tale comunicazione telematica deve essere presentata dagli inserzionisti pubblicitari interessati a decorrere dal sessantesimo giorno ed entro il novantesimo giorno successivo alla data di pubblicazione del DPCM in oggetto nella Gazzetta Ufficiale (e quindi dal 22 settembre 2018 al 22 ottobre 2018). Le imprese radiofoniche e televisive locali associate AERANTI-CORALLO hanno ricevuto dettagliata informativa sulla problematica.
Il testo del DPCM n. 90/2018 è pubblicato nel sito www.aeranticorallo.it, sezione “Normativa”, sottosezione “Norme in materia di pubblicità”.
Ricordiamo che il Tavolo tecnico sui diritti connessi è stato istituito dall’Autorità accogliendo le istanze finalizzate a garantire un funzionamento virtuoso del processo di gestione dei diritti connessi e ha lo scopo di elaborare, in via prioritaria, orientamenti condivisi in ordine (tra l’altro), alle seguenti questioni: la corretta e puntuale identificazione dei mandati affidati agli OGC (organismi di gestione collettiva) e alle EGI (entità di gestione indipendenti) e la definizione di standard comuni, condivisi e interoperabili delle informazioni (come la reportistica) che devono essere scambiate tra le diverse categorie di utilizzatori e le collecting.
■ Nella riunione del 25 luglio u.s., il Consiglio dell’Agcom ha inserito, all’ordine del giorno, tra l’altro, la discussione di una informativa con richiesta di indirizzi in merito all’avvio di un procedimento per l’adozione di un regolamento per il monitoraggio e la vigilanza delle prescrizioni riguardanti l’incitamento all’odio basato su etnia, sesso, religione o nazionalità sui fornitori di servizi di media.