AERANTI-CORALLO INTERVIENE NEI GIUDIZI AVANTI IL CONSIGLIO DI STATO PER SOSTENERE LA LEGITTIMITA’ DELLA DELIBERA N. 366/10/CONS DELLA AGCOM CHE DISCIPLINA LA NUMERAZIONE DELL’ORDINAMENTO AUTOMATICO DEI CANALI DELLA TV DIGITALE TERRESTRE. IN CASO DI CONFERMA DELLE SENTENZE DEL TAR LAZIO, SI POTREBBE APRIRE UNA LUNGA FASE DI MANCANZA DI REGOLAMENTAZIONE IN MATERIA CHE PENALIZZEREBBE SOPRATTUTTO IL COMPARTO TELEVISIVO LOCALE E COMPORTEREBBE DISAGI PER L’UTENZA
■ Come già riportato nella precedente edizione del TeleRadioFax (n. 15 del 6 agosto u.s.), il Tar del Lazio ha di recente annullato la delibera n. 366/10/CONS della Agcom recante il piano di numerazione automatica dei canali della tv digitale terrestre in chiaro e a pagamento. Tale delibera ha previsto, tra l’altro, per l’emittenza locale 10 numerazioni tra le prime 20 (dove possono trovare allocazione, in base ai criteri stabiliti dall’Agcom, circa 350-400 tv locali considerando le riutilizzazioni delle numerazioni su basi provinciali, interprovinciali e subregionali) e, complessivamente 39 numerazioni tra le prime 100, tutte composte da due cifre (evitando così disparità di trattamento tra le emittenti).
L’Agcom ha ora proposto appello al Consiglio di Stato chiedendo la riforma, previa sospensione, di tali sentenze. Nell’ambito di tali giudizi è stata sospesa l’esecutorietà delle citate sentenze con provvedimenti cautelari monocratici e, quindi, la delibera n. 366/10/CONS della Agcom è ritornata nuovamente efficace. Le istanze di sospensiva verranno ora riesaminate in sede collegiale (come previsto dal Codice di procedura amministrativa) all’udienza del 30 agosto p.v., dove potranno essere confermate, ovvero modificate o revocate. Successivamente, le cause dovranno essere trattate anche nel merito.
Nell’ambito di tali giudizi avanti il Consiglio di Stato, AERANTI-CORALLO è intervenuta per sostenere la legittimità della delibera 366/10/CONS dell’Agcom e per chiedere, conseguentemente, la riforma previa sospensione, delle sentenze del Tar Lazio.
L’iniziativa di AERANTI-CORALLO ha ricevuto grandissimo consenso tra le imprese associate; infatti, nonostante il periodo feriale e l’assenza dagli uffici, quasi tutti gli editori televisivi locali di AERANTI-CORALLO hanno inviato all’associazione una nota di sostegno all’intervento avanti il Consiglio di Stato. La preoccupazione degli editori televisivi locali, è infatti, quella di evitare l’apertura di una fase molto lunga di mancanza di regolamentazione in materia, con la conseguente riproposizione del caos nella individuazione dei programmi che ha caratterizzato le trasmissioni digitali in Lazio, Campania e Piemonte Occidentale nel periodo compreso tra gli ultimi mesi del 2009 e la fine del 2010; tale situazione, che si verificherebbe in ipotesi di conferma da parte del Consiglio di Stato dell’annullamento della delibera n. 366/10/CONS disposto dal Tar Lazio, comporterebbe conseguenze particolarmente negative per le tv locali che, essendo i soggetti più deboli del sistema, necessitano di maggiori certezze di posizionamento sul telecomando.
Gravi disagi si verificherebbero anche per l’utenza. Inoltre, in sede di emanazione dell’eventuale nuovo provvedimento potrebbero essere rimessi in discussione i posizionamenti faticosamente ottenuti dall’emittenza locale nella delibera n. 366/10/CONS, con conseguente marginalizzazione della stessa a numerazioni per lo più secondarie.
Nei sopracitati giudizi avanti il Consiglio di Stato anche l’associazione Frt si è costituita, tra gli altri, per sostenere la legittimità della delibera 366/10/CONS dell’Agcom e per chiedere la riforma, previa sospensione, della sentenza del Tar.
LA RADIOFONIA HA BISOGNO DI UN’INDAGINE CHE NE RILEVI GLI ASCOLTI
■ Il settore della radiofonia necessita di una indagine che rilevi gli ascolti del comparto e che, quindi, misuri l’appetibilità del mezzo anche dal punto di vista pubblicitario. Con la messa in liquidazione di Audiradio (società che peraltro, a seguito delle note vicende, non forniva ormai più da molti mesi alcun dato al mercato), è emersa la necessità di dotare il comparto di uno strumento che sia in grado di qualificare e quantificare il mezzo, posto che, a oggi, la radio rimane l’unico, tra i mezzi di comunicazione di massa, a non offrire alcun dato al mercato pubblicitario. Senza una rilevazione sistematica degli ascolti radiofonici, si rischia un continuo calo della raccolta pubblicitaria, in particolare degli inserzionisti di dimensione nazionale. L’Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni è recentemente intervenuta sul tema, emanando lo scorso 6 luglio la delibera n. 182/11/CSP, con la quale ha fornito le proprie indicazioni sull’organizzazione dell’attività di rilevazione degli indici di ascolto radiofonici e ha invitato i soggetti del comparto radiofonico alla riorganizzazione del sistema di rilevazione degli indici di ascolto. Al termine del periodo di 90 giorni di consultazioni, l’Agcom esprimerà le proprie valutazioni, riservandosi di provvedere direttamente alla rilevazione e pubblicazione degli indici di ascolto radiofonici attraverso un’apposita società che fornisca il servizio per tutto il comparto radiofonico.
AERANTI-CORALLO ritiene che eventuali iniziative che dovessero essere avviate debbano prevedere la partecipazione a pieno titolo dell’emittenza radiofonica locale.
IL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO HA EMANATO I BANDI DI GARA PER L’ASSEGNAZIONE DEI DIRITTI DI USO DELLE FREQUENZE TELEVISIVE E DELLE NUMERAZIONI LCN PER LE TV LOCALI OPERANTI NELLE REGIONI LIGURIA, TOSCANA E UMBRIA
■ Il Ministero dello Sviluppo economico ha pubblicato i bandi di gara per l’assegnazione dei diritti di uso delle frequenze e delle numerazioni lcn per le tv locali delle regioni Liguria, Toscana e Umbria. In particolare, il bando per l’assegnazione dei diritti di uso delle frequenze televisive e quello per l’attribuzione della numerazione automatica dei canali (lcn) della Regione Liguria sono stati pubblicati in G.U. (5a serie speciale ) n. 95 del 12 agosto 2011, mentre i bandi per l’assegnazione dei diritti di uso delle frequenze televisive e quelli per l’attribuzione della numerazione automatica dei canali (lcn) nelle regioni Toscana e Umbria sono stati pubblicati nella G.U. (5a serie speciale) n. 97 del 19 agosto 2011. A breve dovrebbero essere pubblicati i bandi (di analogo contenuto) per l’assegnazione dei diritti di uso delle frequenze e per l’attribuzione della numerazione automatica dei canali per le Marche e per la Provincia di Viterbo.
I bandi per l’assegnazione dei diritti di uso delle frequenze televisive
I termini per la presentazione (e non l’inoltro), in formato esclusivamente cartaceo, delle relative domande scadono, rispettivamente, il 16 settembre (per la Liguria) e il 23 settembre (per la Toscana e l’Umbria). I criteri per la formazione delle graduatorie che verranno redatte dalla Dgscer del Ministero dello Sviluppo economico dopo la chiusura dei bandi si riferiscono, come disposto dalla legge 75/11, al patrimonio al netto delle perdite alla data di pubblicazione del relativo bando in G.U.; ai lavoratori dipendenti a tempo indeterminato in posizione di regolarità contributiva; all’ampiezza della copertura della popolazione e alla priorità cronologica di svolgimento dell’attività, anche con riferimento all’area di copertura. E’ possibile la creazione di intese (tra soggetti esercenti impianti che operano in aree non sovrapponibili) o società consortili (per coloro che operano su aree sovrapponibili); in caso di intese o di società consortili, viene applicata una maggiorazione al punteggio ottenuto pari al 20% (nel caso di 2 soggetti), 30% (con 3 soggetti), 40% (con 4 soggetti), 50% (con 5 o più soggetti). La strada delle intese è molto importante per limitare il numero dei soggetti che verranno esclusi dalle assegnazioni frequenziali.
Sono inoltre fissate speciali regole di valutazione del punteggio per emittenti che coprano più regioni, sia con riferimento al patrimonio al netto delle perdite, sia con riferimento ai dipendenti.
Il Ministero ha attivato un apposito sito internet (www.bandofrequenze.it) attraverso il quale è possibile accedere a una serie di funzionalità propedeutiche alla compilazione della modulistica.
Inoltre, previa registrazione allo stesso sito e successiva ricezione delle credenziali, le emittenti interessate, una volta effettuato l’accesso, possono visualizzare online gli impianti di trasmissione presenti nel registro del Ministero e, in caso di difformità, segnalare allo stesso Ministero eventuali incongruenze. Nei prossimi giorni, inoltre, verranno pubblicate nel sito del Ministero dello Sviluppo economico risposte alle domande e richieste di chiarimenti presentate negli scorsi giorni dai soggetti interessati. AERANTI-CORALLO ha, al riguardo, formulato al Ministero una serie di quesiti su specifiche problematiche rilevate.
I bandi per l’assegnazione delle numerazioni lcn
I termini per la presentazione (e non l’inoltro), in formato esclusivamente cartaceo, delle domande per l’attribuzione delle numerazioni lcn da parte di coloro che hanno preventivamente presentato domanda di autorizzazione per fornitori di servizi di media audiovisivi in Liguria, Toscana e Umbria scadono nelle stesse date previste per i bandi delle frequenze (cioè il 16 settembre per la Liguria e il 23 settembre per Toscana e Umbria). Anche in questo caso, è necessario collegarsi all’apposito sito internet (www.bandolcn.it) predisposto dal Ministero e, previa registrazione (e successiva ricezione delle credenziali) accedere alla modulistica per la compilazione delle domande, al testo dei bandi già pubblicati nonché alle istruzioni per la compilazione delle domande. Le numerazioni vengono attribuite sulla base della media degli anni 2007-2009 delle graduatorie Corecom. Sono altresì possibili intese tra due soggetti aventi l’autorizzazione per fornitore di servizi di media audiovisivi in province diverse della stessa regione. In tal caso, verranno sommati, ai fini delle graduatorie per l’attribuzione delle numerazioni, i punteggi di tali soggetti.
MISURE DI SOSTEGNO RADIO 2011: TERMINE PER LE DOMANDE ENTRO IL 30 OTTOBRE
■ Il 30 ottobre p.v. scade il termine per la presentazione al Ministero dello Sviluppo economico delle domande relative all’anno 2011 per il riconoscimento delle misure di sostegno alle radio locali di cui al DM 225/02. Ricordiamo che tali misure di sostegno vengono attribuite in misura fissa per 3/12 alle emittenti radiofoniche locali commerciali, per 3/12 alle emittenti radiofoniche locali comunitarie e per 6/12 secondo una graduatoria redatta dal Ministero e basata su fatturato e occupazione.
Per quanto riguarda le misure relative all’anno 2010, il fondo disponibile è pari, al momento, a € 11.753.695,76 (DM 24 giugno 2011), cui dovrebbero successivamente aggiungersi (qualora disponibili i relativi fondi) ulteriori € 7,5 milioni (come previsto dall’art. 1, c. 237 della legge 191/09).
Evidenziamo infine che è iniziato il pagamento delle misure di sostegno alla radiofonia relative all’anno 2008.
PUBBLICATO IL RIPARTO PER LE MISURE DI SOSTEGNO TV PER L’ANNO 2010
■ E’ stato pubblicato in G.U. n. 189 del 16 agosto u.s. il decreto 24 giugno 2011 del Ministero dello Sviluppo economico per il riparto delle misure di sostegno alle tv locali per l’anno 2010. L’attuale stanziamento per le tv locali, ripartito con il citato decreto, ammonta a € 66.360.100,72. Con un ulteriore decreto dovrebbero successivamente essere ripartiti (qualora disponibili i relativi fondi) ulteriori € 42,5 milioni, come previsto dall’art. 1, c. 237 della legge 191/09. Nei prossimi giorni la Dgscer del Ministero dovrebbe iniziare ad effettuare i relativi pagamenti agli aventi diritto.
INFORMATIVA ECONOMICA DI SISTEMA: SCADENZA RADIO E TV IL 30 SETTEMBRE
■ Rammentiamo che il 30 settembre scade il termine per l’invio all’Agcom, esclusivamente in formato elettronico, tramite PEC, del-l’Informativa Economica di Sistema (IES) da parte delle imprese radiofoniche e televisive obbligate a tale adempimento. Ricordiamo, inoltre, che sono esentati da tale obbligo tutti i soggetti i cui ricavi totali pertinenti le attività rilevate dalla IES (ivi compresi eventuali contributi pubblici) siano pari a zero euro.
BEAUTY CONTEST: L’OPPOSIZIONE CHIEDE GARA AL RIALZO PER LE FREQUENZE TV DESTINATE ALLE TV NAZIONALI
■ Cresce il malumore nei confronti del bando di gara per l’assegnazione dei diritti di uso delle 5+1 frequenze destinate al beauty contest per la tv digitale terrestre. Come noto, tale bando prevede l’assegnazione a titolo gratuito di tali frequenze ad operatori nazionali, senza esborso economico e senza alcuna gara competitiva.
Le opposizioni hanno chiesto a gran voce che la gara si svolga, invece, secondo un’asta competitiva, tale da fruttare allo Stato alcuni miliardi di euro. Su questa linea si sono espressi, tra gli altri, il sen. Vita del PD, il sen. Di Pietro dell’IDV, l’on. Rao dell’UDC, l’on. Briguglio di FLI.
Il PD ha presentato in Commissione Bilancio del Senato (dove è in discussione la manovra economica) un emendamento nel quale di stabilisce che sia l’Agcom a fissare le condizioni economiche di cessione mediante gara, prevedendo la massima valorizzazione delle frequenze messe all’asta.
ALLE ATTUALI CONDIZIONI, MOLTO DIFFICILE LO SWITCH OFF ALLE DATE PREVISTE DAL CALENDARIO MINISTERIALE
■ Occorre che l’intero processo di digitalizzazione venga ripensato, recuperando risorse frequenziali per le tv locali e dilatando le tempistiche previste per il passaggio al digitale.
A parere di AERANTI-CORALLO, infatti, l’attuale meccanismo dei bandi relega le emittenti locali ad un ruolo assolutamente marginale del sistema televisivo, con innegabili, pesanti conseguenze per il pluralismo e l’occupazione nel settore.
Inoltre, le emittenti che non risulteranno utilmente collocate nelle graduatorie non riceveranno l’asse-gnazione delle frequenze e potranno quindi svolgere la sola attività di fornitori di contenuti.
AERANTI-CORALLO ritiene, inoltre, che non sussistano i tempi tecnici perché si possa rispettare il calendario ministeriale degli switch off per il 2011 (che attualmente prevede lo switch off della Liguria tra il 10 ottobre e il 2 novembre, quello della Toscana, Umbria e Viterbo dal 3 novembre al 2 dicembre e quello delle Marche dal 5 dicembre al 21 dicembre). Considerando le tempistiche per la formazione delle graduatorie per i diritti di uso delle frequenze e considerando il fatto che, a oggi, sono stati pubblicati solo i bandi per Liguria, Toscana e Umbria (debbono ancora essere pubblicati quelli per le Marche e la provincia di Viterbo), appare molto difficile il rispetto delle date sopraindicate.
TOSCANA E UMBRIA IN FAVORE DELL’EMITTENZA TELEVISIVA LOCALE IN VISTA DELLA TRANSIZIONE AL DIGITALE TERRESTRE
■ La Regione Umbria ha pubblicato un bando di concorso, a valere sui fondi europei POR-FESR 2007-2013, Asse I, Attività b1, Sostegno alla diffusione delle Tlc nelle Pmi, denominato “Tlc Audiovisivo 2011”. Con una dotazione finanziaria di € 300.000 per quanto riguarda le tv locali, il bando scade il prossimo 30 settembre. Le agevolazioni verranno concesse nella misura del 35-40%, con riferimento a investimenti effettuati dalle emittenti compresi tra un minimo di 20.000 e un massimo di 400.000 euro. Maggiori informazioni nel sito www.regione.umbria.it, sezione “Bandi”.
La Giunta della Regione Toscana ha approvato, negli scorsi giorni, una proposta di legge a sostegno dell’emittenza televisiva locale ivi operante. Tale proposta prevede lo stanziamento di 1 milione e 50 mila euro da destinare alle emittenti e agli enti locali per lo switch-off dalla tv analogica a quella digitale (previsto a partire dal prossimo 3 novembre). Gli investimenti finanziabili riguarderanno l’innovazione tecnologica degli impianti e delle apparecchiature. Al milione di euro stanziato in seduta dalla Giunta, si dovrebbero aggiungere, nei prossimi mesi, altre risorse a valere su fondi europei.
DGSCER DEL MINISTERO: AGGIORNATI GLI ELENCHI DELLE AUTORIZZAZIONI PER FORNITORI DI SERVIZI DI MEDIA RADIOFONICI
■ La Dgscer del Ministero dello Sviluppo economico ha di recente aggiornato l’elenco dei fornitori di servizi di media radiofonici (fornitori di contenuti) per le trasmissioni digitali Dab+ e Dmb, pubblicandolo nel proprio sito internet. Per accedere a tale elenco occorre digitare l’indirizzo internet www.sviluppoeconomico.gov.it, nella barra in alto selezionare, tra i dipartimenti, quello delle Comunicazioni; indi, sulla barra di navigazione a sinistra, scegliere, tra le “Aree di interesse”, la “Radio”. Nella pagina che si apre, scegliere quindi “Trasmissioni radiofoniche digitali” e, quindi, tra gli allegati che vengono indicati, l’”Elenco fornitori di servizi radiofonici – emittenti locali”. Ricordiamo che i soggetti autorizzati, indicati nel citato elenco, sono quelli che potranno costituire le società consortili che intenderanno chiedere l’autorizzazione generale per lo svolgimento dell’attività di operatore di rete in ambito locale, nonché l’assegnazione del connesso diritto di uso delle frequenze.
LA REGIONE LIGURIA CRITICA SUL PIANO DELLE FREQUENZE PER LA TV DIGITALE
■ Gli assessori della Regione Liguria allo Sviluppo economico, Trasporti e Infrastrutture (Guccinelli, Vesco e Paita) criticano il piano delle frequenze recentemente emanato dall’Agcom, chiedendo al Governo di rimediare rispetto alla situazione prodotta con le procedure di assegnazione delle frequenze televisive per il digitale terrestre. I tre assessori sostengono che “si rischia di cancellare decenni di pluralismo e informazione locale che rappresentano un enorme patrimonio di identità e cultura in tutto il Paese. La Liguria poi risulta penalizzata per altre due ragioni specifiche: la situazione orografica, che richiede ingenti investimenti per coprire un territorio parcellizzato e difficile, e il possibile rischio di interferenze con i segnali digitali provenienti da Corsica e Francia a causa di una mancata intesa preventiva sulle frequenze.” Nella nota congiunta, i tre assessori chiedono infine “un’attenzione particolare alle tv comunitarie che oggi rischiano di essere penalizzate a causa di criteri assolutamente iniqui”.