TeleRadiofax n. 23/2009 – 12 Dicembre 2009

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Sommario:


E’ IN CORSO LO SWITCH OFF TELEVISIVO NELLA REGIONE CAMPANIA.
FRATTANTO, CONVOCATO IL CNID PER DEFINIRE I TEMPI E LE MODALITA’ DELLO SWITCH OFF NELLE REGIONI DEL NORD ITALIA CHE PASSERANNO AL DIGITALE NEL 2010

■ E’ in pieno svolgimento lo switch off televisivo nella Regione Campania, che ha preso il via lo scorso martedì 1 dicembre, interessando la provincia di Napoli e parte di quella di Caserta, e che avrà termine il 16 dicembre, con lo spegnimento dei impianti televisivi analogici dell’area del Cilento. In totale, l’operazione coinvolge quasi 1.300 impianti televisivi analogici.

AERANTI-CORALLO sta seguendo con particolare attenzione tutte le problematiche di coordinamento e di ottimizzazione delle assegnazioni dei diritti d’uso delle frequenze, assistendo le oltre 40 imprese televisive locali associate operanti nell’area tecnica nei propri rapporti con il Ministero.
Frattanto, il Viceministro Romani ha convocato per il prossimo 16 dicembre il Comitato Nazionale Italia Digitale (del quale fa parte anche AERANTI-CORALLO), che dovrà esprimersi, tra l’altro, sulle ipotesi di calendarizzazione delle aree tecniche che passeranno al digitale nel corso del 2010. Si tratta di Piemonte Orientale e Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria, per un totale di circa 23,5 milioni di abitanti coinvolti.
Si tratta, quindi, di un percorso impegnativo, che, interessando l’intera Pianura Padana (con le note problematiche radioelettriche) richiederà il massimo impegno da parte di tutti: Agcom, Ministero, Regioni, emittenti locali e nazionali perché il passaggio alla nuova tecnologia si attui con il minimo disagio possibile. D’altro canto, come già evidenziato da AERANTI-CORALLO anche in occasione del passaggio al digitale di Lazio e Campania, è del tutto evidente l’esigenza di aumentare il numero di risorse frequenziali a disposizione dell’emittenza locale, al fine di garantire una assegnazione dei diritti d’uso adeguata (in termini di copertura e/o di servizio in assenza di interferenze) per tutte le reti locali esistenti.
Sarà dunque fondamentale non solo che venga confermata (come già avvenuto in Lazio e in Campania) l’assegnazione del canale 69 Uhf (pur nei limiti della nota 110 del piano di ripartizione delle frequenze), ma anche la soppressione del dividendo per il Dvb-h (la delibera 181/09/CONS dell’Agcom stabilisce che il dividendo Dvb-h, previsto oltre quello di cinque reti nazionali Dvb-t, sia solo “eventuale”). Inoltre, dovrà essere trovata una soluzione definitiva alla richiesta di AERANTI-CORALLO di limitare a due le frequenze previste per l’esercizio della rete multifrequenziale Rai (Mux-1) destinata a veicolare i programmi del servizio pubblico radiotelevisivo. A parere di AERANTI-CORALLO, infatti, ciò sarebbe tecnicamente possibile eliminando i collegamenti cosiddetti “a rimbalzo” (tecnica ormai desueta)

AERANTI-CORALLO CHIEDE CHE LE PAY TV NON POSSANO RACCOGLIERE PUBBLICITA’

■ Come noto, l’attuale normativa prevede che i limiti di affollamento pubblicitario delle televisioni a pagamento (c.d. pay tv) siano identici a quelli previsti per le televisioni trasmesse “in chiaro”.
Tale scelta normativa, a parere di AERANTI-CORALLO, non è condivisibile in quanto le emittenti televisive a pagamento, traendo profitto dagli abbonamenti, possono praticare tariffe per gli spot particolarmente ridotte, con evidenti conseguenze negative per il mercato pubblicitario.
Per AERANTI-CORALLO sarebbe pertanto opportuno prevedere che le pay tv (terrestri e satellitari) non possano raccogliere pubblicità.
Ciò risponderebbe anche alle diverse istanze dei consumatori che, dopo aver pagato un abbonamento, si trovano a dover subire numerose interruzioni pubblicitarie al pari delle offerte gratuite.

FINANZIARIA 2010: RECUPERATI 50 MILIONI DI EURO PER LE MISURE DI SOSTEGNO A TV E RADIO LOCALI

■ Nella seduta della Commissione Bilancio della Camera dello scorso 6 dicembre, l’approvazione di un maxiemendamento del Relatore alla Finanziaria ha consentito l’incremento di 50 milioni di euro del fondo per le misure di sostegno per tv e radio locali per l’anno 2010. La Finanziaria approderà all’Aula della Camera la prossima settimana, dove probabilmente verrà licenziata con un voto di fiducia.

LE MODIFICHE ALL’INDAGINE DI ASCOLTO RADIOFONICA AUDIRADIO 2010

■ Con riferimento all’anno 2010 Audiradio ha definito nuove modalità di espletamento dell’indagine relativa agli ascolti radiofonici. In particolare, l’indagine Audiradio tradizionale (quella cioè effettuata con il metodo telefonico Cati) verrà strutturata in 4 trimestri di rilevazione (in luogo degli attuali sei bimestri) e precisamente:
1° trimestre (9/01-2/04), 30.000 casi;
2° trimestre (10/04- 2/07), 30.000 casi;
3° trimestre (3/07 – 8/10, con pausa mese di agosto), 30.000 casi;
4° trimestre (9/10 – 10/12), 30.000 casi.
I dati delle emittenti radiofoniche rilevate saranno pubblicati solo se verranno raggiunti i 24 casi nell’ambito di ciascun trimestre e verranno prodotti con le scadenze indicate. I dati di ogni trimestre verranno pubblicati tenendo conto delle interviste del trimestre corrente e del trimestre precedente (per un totale di 60.000 interviste), con dati a livello regionale che, per le sole emittenti locali, saranno specificati anche nel dettaglio provinciale.
Audiradio realizzerà inoltre un indagine panel con diari (già realizzata a livello sperimentale nel 2009, a integrazione di quella telefonica). Tale ricerca si svolgerà su un campione di 14.400 individui (8.400 in più rispetto al 2009), suddiviso in 4 sub-campioni trimestrali di 3600 individui, ciascuno dei quali deve compilare il diario per 3 settimane. I dati verranno pubblicati trimestralmente e per le emittenti nazionali e locali che decideranno di iscriversi anche all’indagine panel-diari, i dati del giorno medio, dell’AQH (quarto d’ora medio) e dei 7/14/21 giorni deriveranno dall’indagine integrativa panel (mentre nel 2009 i dati del giorno medio e dell’AQH derivavano, anche per le reti nazionali iscritte ai panel-diari, dall’indagine telefonica Cati).
L’indagine panel-diari, a parere di
AERANTI-CORALLO, non è idonea a rilevare l’emittenza locale in quanto il relativo campione non risulta omogeneo a livello provinciale, ambito in cui operano le emittenti locali.
Infatti in molte province sono previsti pochi individui panel-diari con conseguente elevato margine statistico di errore. Per ridurre tale margine di errore sarebbe necessario un campione più elevato. Il campione definito per l’indagine diari non presenta invece, a parere di AERANTI-CORALLO, analogo aspetto negativo per le emittenti nazionali, posto che queste ultime, operando sull’intero territorio nazionale, non risentiranno della ristrettezza del campione e della sua disomogeneità a livello provinciale. AERANTI-CORALLO ha chiesto la pubblicazione del dato provinciale per le emittenti locali che volessero comunque iscriversi ai diari. Al riguardo è probabile che Audiradio accolga la richiesta di elaborare i dati per provincia partendo dai dati provinciali rilevati dall’indagine Cati e dalla quota di ascolto (quarto d’ora) che ciascuna provincia raccoglie all’interno della regione e applicando questa quota al dato di ascolto regionale derivato dal diario.
Ricordiamo infine che è in corso presso l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni il procedimento avviato a seguito della istanza con la quale AERANTI-CORALLO ha chiesto che venga inibita ad Audiradio la nuova modifica metodologica (indagine panel-diari) senza la preventiva modifica della governance di Audiradio in attuazione della sopracitata delibera n. 75/09/CSP.
In particolare AERANTI-CORALLO ritiene che la metodologia adottata da Audiradio per l’indagine panel diari non sia idonea a rilevare l’emittenza locale; inoltre ritiene che l’emittenza locale debba partecipare a pieno titolo alle scelte metodologiche di Audiradio. Per questo AERANTI-CORALLO ritiene necessario diventare socia di Audiradio e, come tale, avere propri rappresentanti nel relativo Consiglio di Amministrazione. Auspichiamo pertanto che l’Agcom concluda al più presto il sopracitato procedimento accogliendo l’istanza di AERANTI-CORALLO.

CORECOM CAMPANIA: SOTTOSCRITTA CONVENZIONE CON AGCOM

■ Il Corecom Campania, presieduto da Giovanni Festa, ha sottoscritto lo scorso 10 dicembre, presso la sede di Napoli dell’Agcom, la convenzione con l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni per l’esercizio delle funzioni delegate. Tale convenzione, che ha durata triennale, prevede l’esercizio di quattro deleghe: vigilanza per la tutela dei minori; sondaggi; tutela del diritto di rettifica; conciliazione delle controversie nel settore delle telecomunicazioni. Successivamente potranno essere attivate ulteriori deleghe.

PUBBLICITA’: A OTTOBRE RACCOLTA ANCORA NEGATIVA PER RADIO E TV

■ Sono state rese note le consuete rilevazioni di Nielsen Media Research sulla raccolta pubblicitaria relative al mese di ottobre 2009. In totale, il periodo cumulato gennaio ottobre 2009 (a confronto del corrispondente periodo del 2008) fa registrare un calo del 15,6%, attestandosi su 6,887 miliardi di euro. Nel dettaglio, la radio registra un trend negativo del 13,2% (raccogliendo nel periodo quasi 347 milioni), mentre la tv si ferma a un –12,6% (con una raccolta totale di 3.556 milioni).

IL 14 DICEMBRE INCONTRO DEL CORECOM LIGURIA SULLO SWITCH OFF TELEVISIVO

■ Il Corecom Liguria, presieduto da Lino Serafini, organizza il prossimo lunedì 14 dicembre, presso la propria sede (a Genova, in via D’Annunzio 44), con inizio alle ore 10.00, un incontro con le emittenti televisive locali operanti nella regione, finalizzato ad analizzare le problematiche relative al passaggio alle trasmissioni in tecnica digitale (previste per la Liguria nel 2010). All’incontro interverrà, per AERANTI-CORALLO, Elena Porta.

IL 16 DICEMBRE SEMINARIO DEL CORECOM PUGLIA SULL’ESERCIZIO DELLE NUOVE DELEGHE

■ Come noto, il Corecom Puglia, presieduto da Giuseppe Giacovazzo, ha sottoscritto negli scorsi mesi la convenzione con l’Agcom per l’esercizio di ulteriori funzioni delegate, tra le quali la vigilanza sul rispetto degli obblighi di programmazione e delle disposizioni in materia di esercizio dell’attività radiotelevisiva locale. Per approfondire le tematiche legate al monitoraggio, lo stesso Corecom organizza il 16 dicembre, dalle 9.30, una giornata seminariale presso la sala consiliare della Regione Puglia (via Capruzzi 212 a Bari), cui parteciperanno tra gli altri i componenti del Corecom e il direttore della struttura.

PROBLEMATICA LCN: L’AGCOM APRE ISTRUTTORIA. IL GIORNO 15 DICEMBRE AUDIZIONE DI DGTVi.
AERANTI-CORALLO CONTESTA IL POSIZIONAMENTO DEL PROGRAMMA “CIELO” DI SKY SUL NUMERO 10 DELL’LCN

■ Il Consiglio dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, presieduto da Corrado Calabrò, relatori i Commissari Mannoni e D’Angelo, ha recentemente aperto, ai sensi dell’art. 43 del Testo unico della Radiotelevisione, l’istruttoria sull’accordo notificato all’AGCOM dall’Associazione DGTVi (cui aderiscono, oltre ad AERANTI-CORALLO, Rai, Mediaset, Telecom Italia Media, Dfree e Frt) relativo all’ordinamento automatico dei canali della TV digitale terrestre, il c.d. “LCN”. L’istruttoria servirà a verificare se l’accordo raggiunto dai principali operatori del settore televisivo sia rispettoso del pluralismo e non discriminatorio nei confronti di alcune categorie di broadcaster.
Nell’ambito della suddetta istruttoria, è stata disposta l’audizione di DGTVi (comprensiva di tutti i soci) per il giorno 15 dicembre p.v. alle ore 16.00, presso la sede romana dell’Agcom. Ricordiamo che lo schema di accordo prevede una ripartizione degli spazi, all’interno delle prime cento numerazioni, tra emittenti nazionali e locali, secondo la seguente tabella:
1-9 Emittenti nazionali
10-19 Emittenti locali
20-49 Emittenti nazionali
50-89 Emittenti locali
90-99 Emittenti nazionali
Per quanto riguarda l’ordinamento delle emittenti locali, all’interno dei blocchi di riferimento, AERANTI-CORALLO e l’Associazione Frt Tv Locali si stanno confrontando per individuare uno schema sulla base delle graduatorie Corecom (media ultimi tre anni) previste ai sensi della legge n. 448/98 e s.m.i. Tale schema verrà quindi sottoposto alla Agcom nell’ambito della suddetta istruttoria.
Circa la numerazione successiva alla prima centinaia, lo schema proposto da DGTVi prevede che dal n. 101 al numero 299 si ripetano blocchi con la medesima successione del primo comunque dedicati alle emittenti in chiaro; dal 301 al 499 invece le numerazioni saranno destinate alla pay; dal 501 agli eventuali canali in HD e successivamente ad altri servizi (Radio, ecc.).
Frattanto, Sky, nonostante sia ancora in attesa della necessaria autorizzazione da parte del Ministero dello Sviluppo economico per l’attività di fornitore di contenuti per la tv digitale terrestre, sta diffondendo immagini ripetitive (breve slide show) che preannunciano l’inizio delle trasmissioni del programma “Cielo”. Tale diffusione è stata collocata sul numero 10 dei codici LCN, entrando così in conflitto con le emittenti locali collocate in tale posizione.
Le associazioni delle tv locali AERANTI-CORALLO e Frt, seppur favorevoli all’ampliamento dell’offerta televisiva, ritengono che tale azione posta in essere da Sky costituisca una grave lesione del pluralismo e nella concorrenza del settore.
Al riguardo evidenziano che l’Agcom nella sua delibera 109/07/CONS precisa che gli operatori nel predisporre l’ordinamento automatico dei canali nella televisione digitale devono tener conto “delle abitudini e delle preferenze dei telespettatori”.
Il numero di telecomando 10 è da sempre utilizzato, per scelta degli utenti, da emittenti locali che svolgono da oltre 30 anni il loro imprescindibile ruolo informativo sul territorio.
Tale fatto oltre ad emergere da indagini di base Auditel (istituto a cui Sky aderisce) è stato anche riconosciuto nell’ambito dello schema di LCN predisposto da DGTVi a cui aderiscono la quasi totalità degli operatori televisivi terrestri italiani.
Le emittenti locali non intendono in alcun modo rinunciare ai propri diritti acquisiti, subendo tale situazione; infatti non è accettabile che Sky abbia posizionato sul numero 10 un programma che ancora non esiste.
Per tali ragioni, AERANTI-CORALLO e Frt Tv Locali chiederanno all’Agcom di inibire a Sky l’utilizzo del numero LCN 10; inoltre stanno valutando le ulteriori iniziative da intraprendere.

IL RUOLO DELL’INFORMAZIONE LOCALE SUL TERRITORIO: A TERNI PRESENTATO VOLUME CHE RIPERCORRE 25 ANNI DI CRONACHE A RADIO GALILEO

■ Lo scorso 9 dicembre si è svolta, presso il Caffè letterario della Biblioteca comunale di Terni, la presentazione del libro “Gentili amici all’ascolto… 25 anni di aneddoti, curiosità, gioie e delusioni al seguito della Ternana”. Scritto da Ivano Mari, storico collaboratore di Radio Galileo (emittente associata, assieme a Tele Galileo, ad AERANTI-CORALLO), il volume ripercorre 5 lustri di storia di radiocronache sportive trasmesse dalla radio locale di Terni. All’incontro, cui erano presenti autorità e protagonisti del mondo sportivo, è intervenuto il coordinatore AERANTI-CORALLO Marco Rossignoli, che, nel proprio intervento, ha sottolineato il ruolo fondamentale svolto dal-l’emittenza locale relativamente all’informazione sul territorio.

IL 17 DICEMBRE INSEDIAMENTO DEL COMITATO DI CUI AL CODICE DI AUTOREGOLAMENTAZIONE IN  MATERIA DI VICENDE GIUDIZIARIE NELLE TRASMISSIONI RADIOTELEVISIVE

■ Si insedierà il prossimo 17 dicembre, il Comitato previsto dall’art. 2 del Codice di autoregolamentazione in materia di vicende giudiziarie nelle trasmissioni radiotelevisive, sottoscritto oltre che da AERANTI-CORALLO, da Rai, Mediaset, Telecom Italia Media, Frt, Ordine dei Giornalisti e Fnsi lo scorso 21 maggio. All’ordine del giorno anche le nomine del Presidente e del Vicepresidente del Comitato.
Tale Comitato è composto da rappresentanti nominati da tutte le parti firmatarie e da tre esperti nominati dall’Autorità, e ha il compito di verificare le eventuali violazioni del Codice di autoregolamentazione e di adottare le misure correttive, nel rispetto del principio del contraddittorio. AERANTI-CORALLO ha designato, quale proprio rappresentante, Fabrizio Berrini.