NELLA LEGGE DI STABILITA’ IL GOVERNO INSERISCE, SENZA NESSUN CONFRONTO CON IL SETTORE, UN EMENDAMENTO CHE RIVOLUZIONA IN MODO MOLTO NEGATIVO LA DISCIPLINA DEL COMPARTO TELEVISIVO LOCALE
■ La legge di stabilità 2015 prosegue il proprio percorso parlamentare. Dopo la discussione del provvedimento in Commissione Bilancio della Camera, il testo emendato è approdato venerdì 28 u.s. all’Aula della Camera, dove è prevista l’approvazione senza modifiche (il Governo ha, infatti, posto la questione di fiducia). La prossima settimana il ddl di stabilità passerà all’esame del Senato.
Nell’ambito della discussione in Commissione Bilancio della Camera, il Governo ha presentato l’emendamento n. 16.38, approvato senza modificazioni.
In particolare, l’emendamento prevede alcune norme relative alla problematica delle asserite interferenze con i Paesi esteri confinanti, nonché rivoluziona in modo molto negativo la disciplina del comparto televisivo locale.
Relativamente alla problematica delle asserite interferenze con gli Stati esteri confinanti, l’emendamento prevede specificamente l’aumento da Euro 20 milioni a Euro 51,026 milioni delle misure compensative destinate alla dismissione volontaria delle frequenze ritenute interferenti con i paesi esteri confinanti (e, per tale ragione, escluse dalla pianificazione delle frequenze come da delibera Agcom n. 480/14/CONS). In base ad alcune proiezioni di conteggi eseguite da AERANTI-CORALLO (sulla base delle reti da dismettere a seguito della citata delibera Agcom e al numero Istat degli abitanti delle aree servite da tali reti), aventi carattere di approssimazione, le suddette misure compensative dovrebbero essere di circa Euro 0,30 per abitante. Le stesse restano, pertanto, estremamente irrisorie. Basti considerare che le misure compensative previste nel 2012 per la dismissione volontaria dei canali della banda 800 (canali 61-69 Uhf) erano di circa Euro 0,55 per abitante.
Occorre altresì considerare che gli importi relativi alle misure compensative concorrono alla formazione della base imponibile per l’applicazione delle imposte. L’emendamento differisce, altresì, il termine di dismissione delle frequenze ritenute interferenti con i Paesi esteri dal 31 dicembre 2014 al 30 aprile 2015.
Vediamo ora le norme che rivoluzionano in modo molto negativo la disciplina del comparto televisivo locale.
Le frequenze attribuite a livello internazionale all’Italia e non assegnate a operatori di rete nazionali (dovrebbero essere il canale 58, nonché il canale 60, quando verrà lasciato dall’attuale utilizzatore nazionale; infine i canali 6, 7, 11, qualora venisse definita la procedura d’infrazione da tempo avviata dall’Unione europea nei confronti dell’Italia relativa alla transizione digitale) verranno attribuite in base ad un beauty-contest (gara senza oneri) a operatori di rete dotati di particolari requisiti tecnici e patrimoniali.
Tali operatori di rete dovranno destinare la capacità trasmissiva delle frequenze loro assegnate esclusivamente a fornitori di servizi di media audiovisivi in ambito locale. Secondo il tenore della norma, sembrerebbe che possano partecipare al beauty-contest anche i soggetti proprietari di infrastrutture di trasmissione su base nazionale; ciò potrebbe vanificare la possibilità per le emittenti locali che dovranno dismettere le frequenze di ottenere nuove assegnazioni frequenziali alternative.
E’ stato, inoltre, introdotto l’obbligo per gli operatori di rete in ambito locale titolari di diritti di uso di frequenze attribuite a livello internazionale all’Italia di mettere a disposizione la relativa capacità trasmissiva (con tariffe stabilite dall’Agcom) a fornitori di servizi di media audiovisivi sulla base di una graduatoria redatta con riferimento agli indici di ascolto Auditel, al numero dei dipendenti a tempo indeterminato, al costo del personale giornalistico.
Tale norma limita fortemente la libertà imprenditoriale sia dei soggetti che sono assegnatari delle citate frequenze, sia dei fornitori di servizi di media audiovisivi interessati.
La norma prevede altresì che l’Agcom, nell’adottare il piano Lcn, deve stabilire, con un proprio ulteriore regolamento, le modalità di attribuzione dei numeri ai fornitori di servizi di media audiovisivi autorizzati alla diffusione di contenuti in tecnica digitale terrestre in ambito locale sulla base della posizione in graduatoria di cui sopra. Ciò comporterebbe la modifica di quasi tutti gli attuali posizionamenti Lcn, con evidenti ripercussioni estremamente negative per ogni emittente che, in tal modo, perderà la propria ricevibilità tecnica da parte di ogni decoder fino alla relativa risintonizzazione. Occorre, altresì, rilevare che la previsione di ulteriori gare per assegnare reti e graduare i fornitori di contenuti contribuirà al mantenimento di una situazione di incertezza permanente, con ulteriori appesantimenti burocratici per le imprese.
AERANTI-CORALLO giudica molto negativamente la norma inserita dal Governo nel disegno di legge di stabilità, senza peraltro aver avviato – come ripetutamente richiesto da AERANTI-CORALLO – alcun confronto con il settore. Per tale ragione, AERANTI-CORALLO proseguirà con le iniziative di protesta già intraprese da alcune settimane.
Segnaliamo, infine, che lunedì 1° dicembre p.v. verrà realizzata dal circuito 7 Gold una trasmissione sulle problematiche dell’emittenza locale, nell’ambito del talk show “Funamboli” (in onda dalle ore 21.00), cui parteciperà, tra gli altri, il coordinatore AERANTI-CORALLO, Marco Rossignoli.
Inoltre, centinaia di emittenti hanno diffuso più volte il programma “Allarme Tv Locali” realizzato dall’emittente nazionale TV2000 nell’ambito del talk show “Siamo noi”.
AL CONVEGNO CORECOM LAZIO DEL 25 NOVEMBRE ROSSIGNOLI CRITICO NEI CONFRONTI DELLE SCELTE NORMATIVE CHE RISCHIANO DI PENALIZZARE FORTEMENTE IL COMPARTO DELLE TV LOCALI
■ Tv locali strette tra lo strapotere economico e politico dei grandi player e la concorrenza spietata dei nuovi media, Internet e i nuovi device, che favoriscono la fruizione veloce e in mobilità dei contenuti. Intorno una crisi economica generale che non fa che accentuare le difficoltà delle emittenti locali. Questo è lo scenario che è emerso dal convegno che si è tenuto il 25 novembre scorso a Roma presso la sede della Federazione nazionale della Stampa. Al convegno, organizzato dal Corecom Lazio, presieduto da Michele Petrucci, è stato, tra l’altro, presentato lo studio di ITMedia Consulting, curato da Augusto Preta, sul “Nuovo paesaggio digitale e le prospettive future”, un rapporto dettagliato sul panorama dell’emittenza locale del Lazio a quattro anni dal passaggio dall’analogico al digitale. Intervenendo al dibattito, il coordinatore AERANTI-CORALLO, Marco Rossignoli, ha sottolineato come le scelte normative che attualmente si intenderebbero assumere rischiano di penalizzare pesantemente il comparto televisivo locale, portando alla inevitabile chiusura di moltissime imprese e alla perdita di migliaia di posti di lavoro.
MISURE DI SOSTEGNO ALLE IMPRESE RADIOFONICHE E TELEVISIVE LOCALI: UN EMENDAMENTO AL DDL DI STABILITA’ 2015 NE INCREMENTA IL FONDO
■ Nel corso della discussione in Commissione Bilancio della Camera del ddl di stabilità 2015, sono stati approvati una serie di identici emendamenti, riformulati e con parere positivo del relatore, (On. Mauro Guerra – PD) che prevedono un incremento delle misure di sostegno per tv e radio locali di Euro 20.000.000,00 annui per gli anni 2015, 2016 e 2017.
Tali emendamenti sono stati presentati, rispettivamente, dagli on.li Peluffo, Losacco, Basso, Iacono (Partito Democratico); Fratoianni, Scotto, Marcon, Melilla, Paglia (SEL); Palese, Brunetta (Forza Italia); Di Gioia (Gruppo Misto); Latronico, Palese, Brunetta (Forza Italia); Losacco, Boccadutri (Partito Democratico). In tal modo lo stanziamento 2015 dovrebbe diventare di circa euro 48.406.000,00 (di cui 85% per le tv locali e 15% per la radiofonia).
RIUNIONE AGCOM SU INDAGINI DI ASCOLTO RADIOFONICHE
■ Si è svolta lo scorso 27 novembre, presso la sede dell’Agcom, la riunione del tavolo tecnico sugli indici di ascolto radiofonici (costituito ai sensi della delibera n. 320/11/CSP). Tale incontro è stato finalizzato alla discussione dei risultati dei test di laboratorio sui meter per la rilevazione automatica degli indici di ascolto radiofonici, condotti dalla Fondazione Ugo Bordoni (e presentati dalla stessa nel corso della precedente riunione del tavolo), a seguito della conclusione della sperimentazione stessa. Alla riunione è intervenuto, per AERANTI-CORALLO, Fabrizio Berrini.
MISURE DI SOSTEGNO TV LOCALI 2013: PUBBLICATO IL RIPARTO
■ E’ stato pubblicato sulla G.U. n. 274 del 25 novembre u.s. il piano di riparto relativo alle misure di sostegno alle tv locali per l’anno 2013.
La somma stanziata tra le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano è pari a euro 56.915.002,95.
E’ ora auspicabile che la Dgscerp del Ministero dello Sviluppo economico provveda rapidamente ai relativi pagamenti in favore delle tv locali aventi titolo.
L’AGCOM MODIFICA IL REGOLAMENTO SUL ROC
■ Con delibera n. 565/14/CONS, del 31 ottobre u.s., pubblicata nel sito Agcom il giorno 27 novembre u.s., l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha introdotto alcune semplificazioni alla modulistica del ROC, di cui alla delibera n. 666/08/CONS. In particolare, viene modificato il modello 24/ROC e viene soppresso il modello 22/ROC del Registro. La delibera è in vigore dal 28 novembre u.s. (giorno successivo alla pubblicazione della stessa nel sito Agcom).
Il testo della delibera n. 565/14/CONS dell’Agcom è pubblicato nel sito www.aeranticorallo.it, sezione “Normativa”, sottosezione “Normativa relativa al registro degli operatori di comunicazione (R.O.C.) e alla Informativa economica di sistema (I.E.S.)”.