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Sommario:
- Approvato dalla Camera il DL 433: è passato all’esame del Senato
- Il Ministero delle Comunicazioni ha confermato l’emenazione del nuovo Bando per le misure di sostegno alle tv locali: slittano quindi i termini per la conseguente presentazione delle domande
- Presenze del Coordinamento
- Sib: ingresso gratuito a tutti gli associati Aer Anti Corallo
- Disegno di legge sulla Par Condicio: si ribadisce che le emittenti radiotelevisive locali devono essere escluse da tale normativa
- Compatibilizzazione delle frequenze in Lombardia: in conseguenza delle numerose lamentele espresse da molte emittenti radiofoniche e televisive, si rende necessario e urgente un incontro chiarificatore sulla materia, con i dirigenti del Ministero delle Comunicazioni
BUON NATALE 1999 e BUON ANNO 2000
APPROVATO DALLA CAMERA IL DL 433: E’ PASSATO ALL’ESAME DEL SENATO
Il decreto contiene una norma che sblocca l’iter delle conferme di concessione per le radio e le tv da tempo sollecitata dal Coordinamento Aer-Anti-Corallo. Resta critico il giudizio per concessioni basate su piano frequenze e graduatorie.
■ Il D.L. 433 del 18.11.99 del Governo, pubblicato nella G.U. n°273 del 20.11.99, è stato approvato dall’assemblea della Camera dei Deputati e ora è passato all’esame del Senato per la conversione definitiva in legge. Nel box a pag. 2 vengono presentate le principali modifiche al DL 433 introdotte dalla Camera. Da sottolineare come l’On. Giulietti (DS), relatore del provvedimento alla Camera, si sia particolarmente impegnato in sede di dibattito parlamentare a sostegno di numerose proposte del Coordinamento. L’On. Follini (Ccd) s’è impegnato al fine di far approvare l’emendamento 2.87 relativo alla possibilità di richiedere concessioni provinciali in subordine alla richiesta di concessione regionale.
Il commento
“L’abolizione del parere dell’Autorità – ha commentato Marco Rossignoli, coordinatore Aer-Anti-Corallo – rappresenta un’importante risultato, poiché sblocca complessivamente l’iter di assegnazione delle provvidenze dovute alle imprese radiofoniche e televisive. Ma tra le nostre richieste accolte, non meno importante è il fatto di poter chiedere concessioni provinciali in subordine a quelle regionali: in tal modo eventuali esclusioni di emittenti dalla graduatoria regionale evita che l’impresa sia definitivamente esclusa da qualsiasi altra possibilità”. “Peraltro – ha aggiunto Rossignoli – va sottolineato che come Coordinamento abbiamo dato disponibilità al Governo per migliorare la stesura dell’attuale testo, ma permane il nostro giudizio negativo sulla scelta di fondo di voler rilasciare le concessioni sulla base del piano frequenze teorico e delle graduatorie: una strada già percorsa e fallita nel ’92 e poi con i recenti Piani di I e II livello. L’ulteriore integrazione del Piano (una sorta di III livello) prevista dal DL non potrà che confermare che tale modo di procedere dal punto di vista tecnico non garantisce un numero di frequenze adeguate per l’emittenza locale ed è pertanto destinato a fallire. La sola ipotesi di lavoro concreta e corretta resta quella del rilascio di concessioni sulla base dei requisiti soggettivi, dando certezze alle imprese radiotelevisive locali nella fase di transizione, in attesa dello sviluppo delle trasmissioni digitali”.
In questo contesto sarebbe stato opportuno che avessero trovato spazio le proposte di emendamento finalizzate a regolamentare l’accesso alla sperimentazione di trasmissioni digitali da parte delle emittenti private: tale ipotesi, seppure sostenuta dal Governo, è stata purtroppo ritenuta inammissibile dalla Camera perché non facente parte della materia del decreto.
Una norma in tal senso in realtà sarebbe stata utile al fine di prevenire fenomeni di accaparramento delle frequenze e confusione in sede di avvio di tale sperimentazione. Tornando alla soppressione del parere per le tv e per le radio locali che l’Autorità doveva esprimere in ordine alle richieste di conferma di concessione (soppressione da tempo sollecitata dal Coordinamento Aer, Anti e Corallo) si evidenzia che tale riguarda chi è in attesa di conferma di concessione resasi necessaria in conseguenza di cambiamenti societari che interessino almeno il 10% del capitale sociale o di cessione di impresa individuale.
L’attuale iter prevede che venga data la conferma di concessione, qualora ricorrano i presupposti di legge, dal Ministero delle comunicazioni, previo parere dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni.
L’Autorità, in opposizione all’opinione del Ministero, riteneva che tale parere non dovesse essere più dato e questo ha creato uno stallo burocratico.
Le conseguenze per le imprese radiofoniche e televisive locali conseguenti questa incertezza erano rilevanti, in quanto si era bloccata l’erogazione materiale delle provvidenze (previste dalla normativa sull’editoria) alle emittenti prive di conferma di concessione, anche se ammesse ad ottenerle.
Inoltre la mancanza di conferma si riverberava anche sulle misure di sostegno all’emittenza televisiva locale previste dal regolamento ministeriale conseguente la Legge 448/98 articolo 45 comma 3, perché tali misure di sostegno pongono come presupposto che l’emittente debba essere stata ammessa a godere delle provvidenze editoria dell’anno precedente.
Ecco le principali modifiche al DL 433 introdotte dalla Camera dei Deputati:
– il termine per la presentazione delle domande di concessione slitta dal 31.05.2000 al 30.06.2000;
– la possibilità di richiesta di concessioni provinciali in subordine alla richiesta di concessioni regionali;
– la possibilità di avere, in sede di prima applicazione, due concessioni tv locali nello stesso bacino anziché una soltanto (eventuali ulteriori emittenti di cui un soggetto fosse titolare in altri bacini avranno la concessione, ma potranno continuare ad essere esercite dallo stesso soggetto solo per sei mesi dopo il rilascio delle concessioni);
– la possibilità di ottenere la concessione fino ad un massimo di 4 regioni al Nord, mentre resta fino a 5 per il Centro e per il Sud, fermo restando il limite complessivo di 15 milioni di abitanti;
– la possibilità per le emittenti tv e radio comunitarie di essere cedute a associazioni riconosciute e non riconosciute, cooperative prive di scopo di lucro e fondazioni di nuova costituzione;
– una riserva (20%) di canali per le tv comunitarie in ambito provinciale;
– la riduzione dei costi di istruttoria per le emittenti provinciali: scendono da 5 milioni a un milione per la prima provincia e al 50% per le provincie successive, mentre per le comunitarie si scende da un milione a 500 mila per la prima provincia e sempre il 50% per le provincie successive;
– ai fini della redazione della graduatoria il punteggio conseguito dai soggetti che hanno acquisito intere imprese tv legittimamente operanti ai sensi della L.78/99, nonché dai soggetti risultanti da operazioni di fusione o incorporazione di soggetti legittimamente operanti ai sensi di tale normativa è aumentato 5%. E’ in pari misura aumentato il punteggio conseguito dalle emittenti locali che partecipano a consorzi per la realizzazione dei siti di trasmissione individuati dal piano nazionale di assegnazione delle frequenze, costituiti anche da concessionari per la radiodiffusione televisiva in ambito nazionale.
– la soppressione del parere per le tv e per le radio locali che l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni doveva esprimere in ordine alle richieste di conferma di concessione.
Il testo completo del DL 433 con le modifiche approvate dalla Camera è disponibile nei siti Internet Aer (www.aer.it) e Anti (www.anti.it)
IL MINISTERO DELLE COMUNICAZIONI HA CONFERMATO L’EMANAZIONE DEL NUOVO BANDO PER LE MISURE DI SOSTEGNO ALLE TV LOCALI: SLITTANO QUINDI I TERMINI PER LA CONSEGUENTE PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE
■ Il Ministero delle comunicazioni ha comunicato che è stato adottato il nuovo Bando previsto dal Regolamento per il riconoscimento alle emittenti televisive locali delle misure di sostegno previste dall’articolo 45, comma 3, della Legge 23 dicembre 1998, n.448. Da rilevare il fatto che per conseguenza il termine per la presentazione delle domande (che sarebbe scaduto oggi) sarà posticipato (il termine sarà a 30 giorni dalla data di pubblicazione del bando stesso in G. U.).
Il Coordinamento Aer-Anti-Corallo s’è molto adoperato affinché nel nuovo Bando siano introdotti elementi correttivi ed interpretativi, resi necessari dalle problematiche insorte e finalizzati al risultato di facilitare al massimo l’accesso alle misure di sostegno a tutte le emittenti che già godono delle provvidenze per l’editoria.
■ Venerdì 10 dicembre Marco Rossignoli è intervenuto a Foligno al convegno organizzato dal Comitato Regionale Radiotelevisivo dell’Umbria (presidente Enrico Viola), per illustrare la posizione del Coordinamento su tutte le problematiche del settore attualmente in via di esame e sviluppo.
Luigi Bardelli e Fabrizio Berrini hanno partecipato martedì 14 dicembre a Roma all’incontro organizzato dai Senatori del Polo per le Libertà, portando il punto di vista del Coordinamento in merito al disegno di legge 1138.
Fabrizio Berrini ieri, venerdì 17, è intervenuto alla regione Piemonte sulle problematiche della normativa regionale sull’inquinamento elettromagnetico e in particolare sulla situazione degli impianti in località Pecetto, Colle della Maddalena. Sempre ieri Mauro Maiolini è intervenuto a Bologna, presso la Regione Emilia Romagna, per manifestare le proposte del Coordinamento relative alle ipotesi di normativa che la Regione Emilia Romagna intende introdurre sul suo territorio in materia di campi elettromagnetici.
SIB: INGRESSO GRATUITO A TUTTI GLI ASSOCIATI AER-ANTI-CORALLO
■ Si svolgerà a Fiera Rimini dal 26 al 29 marzo prossimi il “Sib International 2000”: l’ormai affermato salone dedicato alle attrezzature e tecnologie per la musica da ballo e per i service. Sapendo che molti degli associati Aer-Anti-Corallo sono interessati a tale evento, è stato raggiunto un accordo con l’organizzazione della fiera grazie al quale sarà possibile ricevere gratuitamente un pass (valore Lire 50.000) per l’ingresso al Sib, semplicemente inviando entro il 31.12.99 una richiesta su carta intestata a mezzo fax al numero: 0541-711-225. Sarà fornito un solo pass nominativo per emittente e dovrà essere indicato nell’oggetto della richiesta: “Ingresso omaggio associati Aer-Anti-Corallo”, oltre naturalmente ai dati necessari alla spedizione.
DISEGNO DI LEGGE SULLA PAR CONDICIO: SI RIBADISCE CHE LE EMITTENTI RADIOTELEVISIVE LOCALI DEVONO ESSERE ESCLUSE DA TALE NORMATIVA
■ Il Coordinamento nei giorni scorsi ha presentato le proprie proposte di emendamento al disegno di legge sulla Par Condicio, attualmente all’esame della Commissione Affari Costituzionali della Camera, chiedendo a numerosi parlamentari di sostenere l’esclusione totale dell’emittenza locale dalla legge in discussione.
Se tale proposta venisse accolta, l’emittenza locale continuerebbe ad essere regolamentata dalla L. 515/93 e dall’art. 1, comma 23 della L. 650/96: ipotesi questa non pienamente soddisfacente (tanto che da tempo Aer, Anti e Corallo chiedevano la modifica anche di tali norme), ma che permetterebbe comunque alle emittenti di continuare ad effettuare trasmissioni di propaganda elettorale – quale servizio ai cittadini – con una ragionevole remunerazione per sostenere i necessari ed elevati costi di produzione.
Nella proposta di emendamento si prevedono comunque precisazioni e correttivi finalizzati alla soluzione delle problematiche emerse nel corso delle consultazioni elettorali per il Parlamento Europeo (trasmissioni di propaganda elettorale che per tempi e contenuti potevano apparire come spot, che invece sono vietati dalla legge 515/93 nei trenta giorni antecedenti le consultazioni elettorali): sarebbe infatti sufficiente porre dei limiti minimi temporali di durata alle trasmissioni stesse (2 minuti per le radio e 5 per le tv), una chiara indicazione delle stesse al pubblico e precise condizioni sulle modalità di realizzazione.
Auspichiamo che i parlamentari recepiscano favorevolmente le proposte di emendamento avanzate dal Coordinamento Aer-Anti-Corallo a tale norma al fine di affrancare del tutto da tali vincoli l’emittenza locale, che per sua natura e numeri è pluralista e garantisce la massima parità di condizioni di accesso a tutte le forze politiche. In caso contrario una sola sarebbe l’ipotesi verosimile: le emittenti locali finirebbero di svolgere qualsiasi attività di comunicazione politica.
Uno scenario gravemente lesivo del diritto dei cittadini ad essere informati.
COMPATIBILIZZAZIONE DELLE FREQUENZE IN LOMBARDIA: IN CONSEGUENZA DELLE NUMEROSE LAMENTELE ESPRESSE DA MOLTE EMITTENTI RADIOFONICHE E TELEVISIVE, SI RENDE NECESSARIO E URGENTE UN INCONTRO CHIARIFICATORE SULLA MATERIA, CON I DIRIGENTI DEL MINISTERO DELLE COMUNICAZIONI
■ Il Coordinamento ha invitato ad un incontro chiarificatore l’Ispettorato Territoriale della Lombardia (di cui è direttore l’Ing. Mele) e, se del caso, lo stesso Ministero delle Comunicazioni, a seguito delle lamentele giunte da numerose emittenti associate ad Aer, Anti e Corallo, in conseguenza di procedure di compatibilizzazione che sono sfociate in interferenze per altre emittenti non interessate ai provvedimenti. Molte emittenti associate hanno lamentato che alcune procedure di compatibilizzazione disposte dall’Ispettorato Territoriale Lombardia del Ministero delle Comunicazioni, ai sensi dell’art. 1 comma 5 della L. 122/98, nel risolvere alcune problematiche interferenziali, ne hanno contestualmente causate altre ad emittenti operanti sulle frequenze adiacenti a quelle interessate dalla compatibilizzazione. Il Coordinamento Aer-Anti-Corallo ritiene che nell’operare la compatibilizzazione si debba valutare preventivamente la posizione di tutte le emittenti operanti nella porzione di spettro radioelettrico interessata dal procedimento (prevedendo a tal fine la partecipazione di tali emittenti alle misurazioni tecniche e ad eventuali riunioni collegiali finalizzate a valutare ogni questione insorta).
Nell’incontro richiesto dovranno essere esaminati nel dettaglio tutti gli aspetti della questione poiché, se da un lato è importante che la L. 122/98 sia applicata, è altrettanto necessario che tale applicazione avvenga secondo una logica di razionalizzazione complessiva dello spettro radioelettrico.