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Sommario
■ Nei giorni scorsi il Ministero dello Sviluppo Economico ha svolto una consultazione pubblica, conclusasi il 28 dicembre u.s., per acquisire commenti e osservazioni ai fini di una modifica del Codice delle Comunicazioni Elettroniche di cui al Decreto legislativo 1° agosto 2003, n.259, finalizzata al recepimento delle nuove direttive europee in materia. AERANTI-CORALLO ha inviato al riguardo alcune note e osservazioni chiedendo di modificare lo schema ministeriale con riferimento, in particolare, a tre specifiche questioni. In particolare, AERANTI-CORALLO chiede che il mantenimento della possibilità di trasferire i diritti di uso delle frequenze che invece lo schema di provvedimento prevede di escludere, con riferimento ai diritti di uso ottenuti a titolo gratuito; chiede di chiarire che in materia di contributi per l’attività televisiva digitale terrestre si applicano l’art. 17 bis del Testo Unico di Servizi di Media Audiovisivi e Radiofonici e l’art. 21 della delibera n.353/11/CONS della Agcom e non le tariffe dell’allegato n.10 del Codice delle Comunicazioni Elettroniche; infine, chiede di prevedere la riduzione a 1/10 delle sanzioni previste dall’art. 98 del Codice delle Comunicazioni Elettroniche per gli operatori di rete locali.
PROVVIDENZE EDITORIA 2011 RADIO E TV: LE DOMANDE DEVONO ESSERE PRESENTATE AL DIPARTIMENTO PER L’INFORMAZIONE E L’EDITORIA DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO TRA IL 1 E IL 31 GENNAIO 2012
■ Il nuovo regolamento per le provvidenze all’editoria, di cui al Dpr 25 novembre 2010, n. 223, prevede che le relative domande per l’anno 2011 (per l’accesso al solo rimborso dei costi delle utenze telefoniche, stante l’intervento normativo operato dall’art. 10 sexies, comma 1, lettera e, del DL 30 dicembre 1999, n. 194, convertito con modificazioni dalla legge 26 febbraio 2010, n.25) dovranno essere presentate al Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri tra il 1° e il 31 gennaio 2012 per via telematica e con firma digitale secondo le modalità che verranno pubblicate nel sito internet della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Tali modalità, tuttavia, non sono ancora state rese note. Poiché il regolamento prevede che, “qualora l’impresa sia impossibilitata ad utilizzare lo strumento informatico, la domanda può essere presentata entro lo stesso termine anche mediante raccomandata postale”, si ritiene che qualora la Presidenza del consiglio dei Ministri non pubblichi le suddette modalità per l’invio telematico si debba procedere alla presentazione delle domande a mezzo raccomandata AR. Ricordiamo che la presentazione delle domande per le provvidenze editoria rimane comunque condizione essenziale per l’accesso alle misure di sostegno per le tv locali e per le radio locali che accedono alla quota dei 6/12 dei contributi.
■ Mentre prosegue il dibattito circa l’opportunità di azzerare il beauty contest per l’assegnazione delle sei frequenze televisive del cosiddetto dividendo interno, occorre ribadire con forza che almeno due di tali sei frequenze (un terzo del totale) sono di competenza della emittenza locale. Con tali frequenze verrebbero recuperate risorse essenziali per la transizione al digitale delle tv locali nelle regioni ove le stesse operano in numero elevato. E’ quindi giusto azzerare il beauty contest, ma l’obiettivo che deve essere perseguito con tale azzeramento non deve essere solo quello di recuperare risorse per il bilancio dello Stato, ma anche quello di recuperare pluralismo al sistema televisivo, destinando una parte delle frequenze del beauty contest al comparto locale. Non sarebbe infatti accettabile l’assegnazione di frequenze a nuovi soggetti, laddove alcune tv locali (quelle non utilmente collocate nelle graduatorie) fossero costrette a svolgere soltanto l’attività di fornitore di servizi di media audiovisivi.
NELLA C.D. LEGGE “SALVA ITALIA” ALCUNE NOVITA’ PER IL SETTORE:
INTRODOTTA UNA NUOVA NORMA IN MATERIA DI CESSIONE DI IMPIANTI RADIOFONICI E TELEVISIVI; DIMEZZATO IL NUMERO DEI COMPONENTI DELL’AGCOM; SOPPRESSA L’AGENZIA PER LA REGOLAMENTAZIONE POSTALE
Il sopracitato art. 7 bis chiarisce, infatti, che la cessione di uno o più impianti che non ha per oggetto solo le attrezzature (e che quindi comprende anche il diritto di uso delle frequenze di trasmissione) si considera sempre cessione di ramo di azienda (e conseguentemente tale cessione sotto il profilo fiscale sarà soggetta all’imposta di registro e non all’imposta IVA).
La norma chiarisce anche che tutti i trasferimenti di impianti e di rami di azienda posti in essere prima dell’entrata in vigore della norma stessa sono validi così come sono stati posti in essere e non sono quindi contestabili e rettificabili dalla Agenzia delle Entrate ai fini fiscali. In questo modo dovrebbero quindi concludersi anche tutti i contenziosi pendenti con l’Agenzia delle Entrate sul punto. La legge “Salva Italia” contiene inoltre, all’art. 23, una norma per la riduzione dei costi di funzionamento delle autorità indipendenti, (tra le quali è compresa anche l’Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni).
In base a tale norma, il Consiglio dell’Agcom, a partire dalla prossima consiliatura (quella attuale scadrà nel primo semestre del 2012) verrà ridotto da nove a cinque membri, compreso il Presidente.
Conseguentemente, si deve ritenere che il numero dei componenti della Commissione per le infrastrutture e le reti e quello dei componenti della Commissione per i servizi e i prodotti verrà ridotto da cinque a tre componenti per ciascuna delle due commissioni, compreso il Presidente. Infine, la legge Salva Italia prevede la soppressione dell’Agenzia per la regolamentazione del settore postale, le cui competenze passeranno alla Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni.
IL MINISTERO DELLO
SVILUPPO ECONOMICO FISSA LE DATE PER LO SWITCH OFF DELLA TELEVISIONE ANALOGICA NELLE AREE TECNICHE ANCORA DA DIGITALIZZARE NEL CORSO DEL 2012