TeleRadiofax n. 3/2012 – 11 febbraio 2012

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Sommario

 
Sospesa la sentenza del Tar Lazio che aveva annullato la delibera Lcn dell’Agcom a seguito di ricorso di Sky Italia
A Roma il 28 febbraio, in Residenza di Ripetta (ore 10.45) Tv locali: a rischio pluralismo e libertà di impresa
Misure di sostegno alla radiofonia: sbloccati i fondi perenti relativi all’anno 2003
Irrealizzabili gli switch off previsti nel 2012 secondo il calendario ministeriale: Aeranti-Corallo chiede un rinvio degli stessi di almeno tre mesi
Forte preoccupazione di Aeranti-Corallo per l’ipotesi che la banda 700 Mhz (canali 50-60 Uhf) possa essere attribuita ai servizi di larga banda. Il prossimo 14 febbraio fissata riunione con il capo Dipartimento delle Comunicazioni per chiarire la problematica.
Corecom Sicilia: incontro sul passaggio al digitale
Decreto Milleproroghe in discussione al Senato: non passano proposte emendative a favore del settore radiofonico e televisivo locale

 


 

 SOSPESA LA SENTENZA DEL TAR LAZIO CHE AVEVA ANNULLATO LA DELIBERA LCN DELL’AGCOM A SEGUITO DI RICORSO DI SKY ITALIA

■ Con decreto monocratico n. 600/2012, in data 10 febbraio u.s., il Presidente della III Sezione del Consiglio di Stato, dott. Alessandro Palanza, ha sospeso l’esecutività della sentenza n. 873/2012 del Tar Lazio, Sez. III-ter, con la quale era stata annullata la delibera 366/10/CONS dell’Agcom recante il piano di numerazione dell’ordinamento automatico dei canali (cosiddetto Lcn) della tv digitale terrestre, a seguito di ricorso di Sky Italia srl. Nel provvedimento, reso nell’ambito del giudizio di appello proposto dall’Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni e dal Ministero dello Sviluppo economico avverso la suddetta sentenza del Tar Lazio, si afferma che “appaiono sussistere i presupposti della gravità e dell’urgenza — e che — nella comparazione degli interessi coinvolti dalla presente controversia, sia allo stato prevalente quello di rilievo pubblico inerente alla regolazione dell’accesso e dell’utilizzo dei canali della trasmissione televisiva digitale”.
La discussione collegiale sull’istanza di sospensiva è fissata per il prossimo 2 marzo. In tale sede, AERANTI-CORALLO, che era già costituita in giudizio, per sostenere le ragioni delle tv locali, nella fase di primo grado, insisterà per la conferma del provvedimento di sospensiva. Ricordiamo che sulla problematica della delibera 366/10/CONS sono pendenti avanti il Consiglio di Stato altri giudizi di appello avverso due sentenze pronunciate lo scorso anno dal Tar Lazio. Anche l’esecutività di tali sentenze è stata sospesa dal Consiglio di Stato ed ora è attesa la decisione di merito. AERANTI-CORALLO esprime soddisfazione per tale provvedimento giudiziale. La preoccupazione degli editori televisivi locali è, infatti, quella di conservare le attuali numerazioni, che valorizzano il comparto, e di evitare l’apertura di una fase molto lunga di mancanza di regolamentazione in materia con la conseguente riproposizione del caos nella individuazione dei programmi che ha caratterizzato le trasmissioni digitali in Lazio, Campania e Piemonte occidentale nel periodo compreso tra gli ultimi mesi del 2009 e la fine del 2010.

 

 A ROMA IL 28 FEBBRAIO, IN RESIDENZA DI RIPETTA (ORE 10.45)
TV LOCALI: A RISCHIO PLURALISMO E LIBERTA’ DI IMPRESA
■ AERANTI-CORALLO e l’Associazione Tv Locali Frt organizzano a Roma, martedì 28 febbraio (con inizio alle ore 10.45 in Residenza di Ripetta, via di Ripetta n. 231, nei pressi di piazza del Popolo) un incontro finalizzato a rappresentare la grande preoccupazione delle imprese televisive locali  in  ordine  alla  scarsità  di  frequenze per il comparto; alle problematiche correlate allo switch off delle regioni del Sud Italia; alla posizione italiana sulla destinazione futura della banda 700 Mhz (canali televisivi 50-60 Uhf); alla mancanza di confronto con le associazioni di categoria del settore da parte del Ministero dello Sviluppo Economico; alla inaccettabilità delle misure economiche per la dismissione delle frequenze  destinate alla  comunicazione  mobile  di  larga  banda. Interverranno per AERANTI-CORALLO Marco Rossignoli e Luigi Bardelli; per Frt Maurizio Giunco e Filippo Rebecchini.

 

 MISURE DI SOSTEGNO ALLA RADIOFONIA: SBLOCCATI I FONDI
PERENTI RELATIVI ALL’ANNO 2003

 

■ Notizia molto positiva sul fronte radiofonico.
Il Dirigente della Divisione radiofonia della Dgscer del Ministero dello Sviluppo economico, dott. Giovanni Gagliano, ha comunicato nei giorni scorsi ad
AERANTI-CORALLO che sono stati recuperati i fondi perenti relativi alle misure di sostegno alla radiofonia per l’anno 2003.
Ora è in fase di predisposizione la delibera di pagamento agli aventi diritto; entro fine mese, assicura Gagliano, dovrebbe quindi iniziare l’erogazione di tali contributi alle imprese radiofoniche locali.
E’, inoltre, in fase di completamento la graduatoria relativa alle misure di sostegno alla radiofonia per l’anno 2009, cui farà subito seguito la graduatoria relativa all’anno 2010.

 IRREALIZZABILI GLI SWITCH OFF PREVISTI NEL 2012 SECONDO
IL CALENDARIO MINISTERIALE: AERANTI-CORALLO CHIEDE UN RINVIO DEGLI STESSI DI ALMENO TRE MESI

■ Nell’attuale situazione non è ipotizzabile procedere agli switch off calendarizzati per l’anno 2012 (previsti a partire dal prossimo 7 maggio in Abruzzo, Molise e provincia di Foggia e che si dovrebbero concludere il 30 giugno con Sicilia e Calabria). Infatti, a oggi, l’Agcom non ha ancora emanato le delibere di pianificazione delle frequenze delle aree tecniche corrispondenti alle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Molise, Puglia e Sicilia, con la conseguenza che il Ministero dello Sviluppo economico non può emanare i bandi per la presentazione delle domande di assegnazione dei diritti di uso delle frequenze e per la conseguente formazione delle graduatorie per le tv locali. Le emittenti locali non sono più disposte ad accettare situazioni come quelle verificatesi nello switch off delle aree già passate al digitale, dove, in quasi tutti i casi, le assegnazioni frequenziali sono avvenute solo il giorno prima della data di inizio dei relativi switch off, (con la conseguenza che è stato impossibile programmare per tempo gli investimenti per l’acquisto di trasmettitori e antenne). Inoltre, le emittenti che verranno escluse dalle assegnazioni frequenziali e che parteciperanno alla procedura di must carrier, non potranno disporre delle reti di trasmissione prima di 50 giorni (come previsto dall’art. 27 della delibera 353/11/CONS della Agcom). Tale situazione, a parere di AERANTI-CORALLO, sarà particolarmente grave in regioni quali la Puglia e la Sicilia, dove le emittenti televisive locali presenti sono numerosissime e, di conseguenza, la procedura del must carrier dovrà essere ampiamente applicata. Qualora le problematiche sopracitate non dovessero essere risolte, è prevedibile lo sviluppo di un ampio contenzioso giudiziale da parte delle emittenti.

 

FORTE PREOCCUPAZIONE DI AERANTI-CORALLO PER L’IPOTESI CHE LA BANDA 700 MHZ (CANALI 50-60 UHF) POSSA ESSERE ATTRIBUITA AI SERVIZI DI  LARGA BANDA. IL PROSSIMO 14 FEBBRAIO FISSATA RIUNIONE CON IL CAPO DIPARTIMENTO DELLE COMUNICAZIONI PER CHIARIRE LA PROBLEMATICA

■ Il 31 gennaio u.s., durante la riunione, svoltasi al Ministero, delle Task Force delle aree tecniche di prossima digitalizzazione, è emersa l’ipotesi che l’Italia sostenga nell’ambito dei lavori della World Radiocommunication Conference 2012 (WRC-12), in corso a Ginevra, l’attribuzione della banda 700 MHz (canali 50-60 Uhf) per servizi di larga banda in luogo della attuale  attribuzione per la radiodiffusione televisiva digitale terrestre. Se tale ipotesi trovasse attuazione, vi sarebbe una ulteriore gravissima riduzione degli spazi frequenziali per le tv locali, già enormemente penalizzate, rispetto all’analogico, a seguito della attribuzione dei canali 61-69 UHF alla comunicazione mobile di larga banda e alla attribuzione di sei canali al beauty contest, ora sospeso. Risulta del tutto evidente, inoltre, che in mancanza  delle frequenze della banda 700 MHz non sarebbe certamente più possibile realizzare lo switch-off nelle aree ancora da digitalizzare dove, già allo stato (in particolare in Sicilia e Puglia) le frequenze sono particolarmente scarse. AERANTI-CORALLO ha chiesto urgenti chiarimenti al riguardo, proponendo anche l’istituzione di un tavolo di consultazione e di confronto su tutti i temi radiotelevisivi all’ordine del giorno del calendario ministeriale e lamentando la totale mancanza di confronto degli ultimi mesi. Il Capo dipartimento delle comunicazioni, Roberto Sambuco, ha fissato un incontro per il prossimo 14 febbraio per discutere la problematica.

CORECOM SICILIA: INCONTRO SUL PASSAGGIO AL DIGITALE

■ Lunedì 13 febbraio a Palermo, (ore 10.00, Sala Gialla dell’Assemblea Regionale Siciliana, palazzo dei Normanni), il Corecom Sicilia (presieduto da Ciro Di Vuolo) organizza un incontro sul passaggio alle trasmissioni televisive in tecnica digitale nella regione, previsto dall’11 al 30 giugno p.v. L’incontro verrà aperto da un saluto del Presidente dell’ARS, Francesco Cascio e introdotto dal Presidente del Corecom Di Vuolo; tra i partecipanti, Roberto Napoli (Commissario Agcom) e Mario Frullone (Direttore Fub). Per AERANTI-CORALLO interverrà Fabrizio Berrini, che evidenzierà le criticità della transizione delle tv locali e chiederà il sostegno della Regione Sicilia alla istanza di differimento dello switch off di almeno tre mesi, al fine di evitare che il rilascio dei diritti di uso e delle numerazioni Lcn avvenga a ridosso dello switch off stesso, con conseguente impossibilità per le tv locali di partecipare puntualmente alla transizione.

DECRETO MILLEPROROGHE IN DISCUSSIONE AL SENATO: NON PASSANO PROPOSTE EMENDATIVE A FAVORE DEL SETTORE RADIOFONICO E TELEVISIVO LOCALE

■ Il Ddl “Milleproroghe”, (rubricato con il n. AS 3124) è attualmente in discussione, in sede referente, presso le Commissioni riunite Affari costituzionali e Bilancio del Senato.
AERANTI-CORALLO ha, negli scorsi giorni, formulato due proposte emendative, presentate da Senatori di quasi tutti i gruppi parlamentari.
Gli emendamenti erano finalizzati a incrementare le misure di sostegno annuali destinate alla radiofonia e al settore televisivo locale nonché a incrementare gli indennizzi per le dismissioni delle frequenze televisive in relazione alla problematica dei canali 61-69 Uhf.
Tali emendamenti sono stati, tuttavia, ritenuti improponibili per estraneità alla materia del decreto.