TeleradioFax n.06/2004 – 22 Marzo 2004

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Sommario:


PAR CONDICIO PER LE EMITTENTI RADIOFONICHE E TELEVISIVE LOCALI:PROSEGUE L’ITER DEL CODICE DI AUTOREGOLAMENTAZIONE. ACQUISITI I PRESCRITTI PARERI, LO SCHEMA DI CODICE E’ ORA ALL’ESAME DELL’AUTORITA’ PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI

■ Prosegue l’iter procedimentale dello schema di codice di autoregolamentazione per la par condicio sulle emittenti radiofoniche e televisive locali. Come già evidenziato sugli scorsi numeri di TeleRadioFax, lo schema di codice di autoregolamentazione è stato presentato all’indomani dell’approvazione della legge 313/2003 da AERANTI-CORALLO e da altre associazioni del settore. E’ stato quindi acquisito il parere dell’Ordine nazionale dei giornalisti e della FNSI. Diversamente, la Conferenza Stato-Regioni non ha rilasciato il parere nei termini previsti dalla legge. Successivamente hanno espresso il loro parere anche le competenti Commissioni parlamentari. In particolare, le Commissioni I e VIII del Senato hanno espresso l’esigenza di una serie di modifiche sostanzialmente di tipo tecnico, chiedendo che la propaganda politica e quella elettorale relativa ai 30 giorni antecedenti le consultazioni sia considerata come fattIspecie del concetto più generale di “propaganda”; che venga fatto osservare il divieto di indicazioni di voto nei periodi elettorali non solo ai conduttori, ma a tutti coloro che non sono parte in causa nelle competizioni elettorali; che l’avviso relativo alla disponibilità di trasmettere propaganda elettorale a pagamento venga trasmesso più di una volta; che ogni singolo candidato non possa acquisire spazi di propaganda elettorale sui mezzi radiofonici e televisivi locali per un tetto superiore al 75% del proprio limite di spesa; che la dicitura “propaganda elettorale a pagamento” venga mantenuta in sovrimpressione per tutta la durata della trasmissione degli spazi di propaganda elettorale.

Inoltre, la I Commissione della Camera si è espressa affinché le norme del codice si applichino a decorrere dalla data di convocazione dei comizi elettorali anziché nei soli 30 giorni antecedenti il voto. Tale rilievo non è del tutto condivisibile in quanto in questo modo potrebbero nascere delle difficoltà applicative del codice, stante la diversità di tempi di convocazione dei comizi tra le diverse tipologie di consultazioni elettorali.
Lo schema di codice di autoregolamentazione, assieme ai pareri, è stato trasmesso all’Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni, che ha 15 giorni dalla ricezione per deliberarlo. Indi verrà sottoscritto dalle associazioni di categoria e verrà emanato con decreto del Ministro delle Comunicazioni.
AERANTI-CORALLO auspica che l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni deliberi al più presto il codice, affinché lo stesso possa essere emanato in tempo utile per la prossima campagna elettorale relativa alle elezioni europee e amministrative del 12 e 13 giugno.

 

 

DISEGNO DI LEGGE DI RIFORMA DEL SETTORE RADIOTELEVISIVO: E’ PREVISTO IL RITORNO IN AULA A MONTECITORIO IL PROSSIMO 23 MARZO

 

■ Terminato l’esame del disegno di legge di riforma del settore radiotelevisivo da parte delle Commissioni riunite VII (cultura) e IX (trasporti e telecomunicazioni) della Camera dei Deputati (che hanno deliberato di conferire il mandato ai relatori on. Romani e Bianchi Clerici a riferire in senso favorevole all’Assemblea), il provvedimento è ora calendarizzato in Aula per il prossimo 23 marzo.
Lo ha deciso la conferenza dei capigruppo. E’ stato anche fissato il termine per la presentazione degli emendamenti, che scade alle 12 del prossimo lunedì 22 marzo.

 

 

AERANTI-CORALLO: LA RAPPRESENTATIVITA’

 

■ Riportiamo alcuni dati relativi alla rappresentatività di AERANTI-CORALLO. L’organismo, nato nel 1998, aderente alla CONFCOMMERCIO, è costituito dalle associazioni di categoria AERANTI e CORALLO.

 

AERANTI-CORALLO rappresenta, al 19 marzo 2004, complessivamente 1.036 imprese e precisamente:
693 imprese radiofoniche locali; 304 imprese televisive locali; 6 sindycations di emittenti locali che effettuano trasmissioni in contemporanea sul territorio nazionale; 4 agenzie di informazione radiotelevisiva; 14 imprese radiotelevisive via satellite; 8 imprese radiotelevisive via Internet; 7 concessionarie di pubblicità del settore radiotelevisivo.
Nella tabella sottostante è riportato il dettaglio delle emittenti locali rappresentate, suddivise per regione.

AERANTI-CORALLO rappresenta 37 delle 93 imprese televisive locali che hanno ottenuto la concessione regionale in base alla legge 66/2001. In particolare rappresenta la prima emittente delle graduatorie per il rilascio delle concessioni dei bacini regionali Lombardia, Piemonte, Liguria, Marche, Abruzzo, Valle d’Aosta. Nel Lazio rappresenta la seconda e la terza emittente.
Le imprese AERANTI-CORALLO danno complessivamente occupazione a oltre 5.000 lavoratori dipendenti e a oltre 10.000 collaboratori.
L’indagine di ascolto Audiradio attribuisce alle 95 radio locali (su 154) e alle 2 syndication associate AERANTI-CORALLO rilevate, complessivamente n.
10.008.000 ascoltatori nel “giorno medio” e n. 30.912.000 ascoltatori nei “7 giorni” (dati 2003).L’indagine di ascolto Auditel attribuisce alle 54 tv locali associate AERANTI-CORALLO rilevate, complessivamente n. 7.013.000 ascolti relativi al dato netto giornaliero (media annuale dati 2003). I suddetti dati di ascolto sono analiticamente pubblicati nel sito Internet www.aeranticorallo.it, sezione “Dati di ascolto”.

 

AERANTI e CORALLO sono presenti con propri rappresentanti nei seguenti organismi:
Commissione per l’assetto del sistema radiotelevisivo presso il Ministero delle Comunicazioni;
Commissione per le provvidenze editoria alle imprese radiofoniche presso la Presidenza del Consiglio;
Commissione per le provvidenze editoria alle imprese televisive locali presso la Presidenza del Consiglio;
Comitato per lo sviluppo dei sistemi digitali in Italia presso l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni;
Comitato per l’applicazione del codice di autoregolamentazione nei rapporti tra i minori e le tv presso il Ministero delle Comunicazioni;
Comitato di controllo previsto dal codice di autoregolamentazione sulle televendite di astrologia, cartomanzia e pronostici, presso il Ministero delle Comunicazioni;
Consiglio Direttivo e Commissione di Studio dell’Istituto dell’Auto-disciplina Pubblicitaria.

 
          REGIONE                  RADIO  LOCALI          TV   LOCALI        TOTALE    
  ABRUZZO               17          10       27
  BASILICATA     6                   2        8
  CALABRIA              25          19       44
  CAMPANIA              36          34       70
  EMILIA ROMAGNA              56          16       72
  FRIULI VENEZIA GIULIA               18           4       22
  LAZIO              37          19       56
  LIGURIA              16          11       27
  LOMBARDIA              87         22      109
  MARCHE              40          6       46
  MOLISE               3          4        7
  PIEMONTE              45         18       63
  PUGLIA              67         21       88
  SARDEGNA              23          5       28
  SICILIA              82         65      147
  TOSCANA              42         23       65
  TRENTINO ALTO ADIGE              19          3       22
  UMBRIA              15          5              20
  VALLE D’AOSTA               6          0        6
  VENETO             53         17       70
  TOTALE           693       304      997

 

 

30 ANNI DI ASSOCIAZIONISMO

■ Trenta anni fa veniva fondata l’ANTI, Associazione Nazionale Teleradio Indipendenti. La storica sigla è stata la prima associazione del settore radiotelevisivo ed è una delle componenti che ha dato vita all’AERANTI (nel 2001 veniva infatti sancita l’unificazione dell’ANTI con l’AER, Associazione Editori Radiotelevisivi, costituendo, appunto, l’AERANTI).

L’ANTI venne fondata dall’avv. Eugenio Porta, che è attualmente il presidente d’onore di AERANTI.
AER veniva fondata 20 anni fa, mentre il CORALLO ha avuto i propri natali nel 1981.

 

IL 26 MARZO CONVEGNO DEL CORECOM SICILIA SUL DIGITALE TERRESTRE

■ Organizzato dal Corecom Sicilia, si terrà il prossimo 26 marzo (dalle ore 9.30 presso l’Assemblea Regionale Siciliana, Palazzo dei Normanni, Sala Gialla a Palermo) il convegno “Il digitale e il territorio: le potenzialità del digitale terrestre in Sicilia. Sono previsti interventi, tra gli altri, del Ministro delle comunicazioni Gasparri, del sottosegretario Innocenzi, del Commissario dell’Agcom Pilati, del Presidente del Corecom Sicilia Alessi. Per AERANTI-CORALLO interverrà al convegno Marco Rossignoli.

 

 

LE EMITTENTI TELEVISIVE LOCALI AERANTI-CORALLO SONO PRONTE PER LA SPERIMENTAZIONE DIGITALE DVB-T

■ Come noto, il prossimo 30 marzo scade il termine per l’inoltro al Ministero delle comunicazioni, da parte delle imprese televisive locali, delle domande di abilitazione sperimentale alle trasmissioni televisive digitali per tutti gli impianti attualmente in esercizio in tecnica analogica. Frattanto, sono già numerosissime le emittenti associate AERANTI-CORALLO che hanno presentato tale domanda, e molte di esse hanno già ricevuto i provvedimenti abilitativi. Tali sperimentazioni avvengono prevalentemente nella fascia oraria notturna, e in particolare dalle 3 alle 6 di mattina.
Alcune imprese televisive locali AERANTI-CORALLO hanno inoltre avviato la sperimentazione su canali esclusivamente dedicati alla tecnica digitale per 24 ore al giorno. Vi segnaliamo un primo gruppo di emittenti di cui abbiamo notizia, riservandoci di integrare questo elenco nei prossimi numeri di TeleRadioFax con le segnalazioni che via via ci perverranno.
In Emilia Romagna è pronta per il digitale l’emittente bolognese Telesanterno, che ha annunciato l’avvio delle trasmissioni sperimentali digitali da qualche giorno mediante la postazione di Barbiano, attiva sul canale UHF 62. Al momento viene riproposto 24 ore al giorno il palinsesto di Telesanterno; a breve verranno diffusi all’interno del bouquet anche i programmi di Telecentro Emila Romagna e Telestense.
In Trentino Alto Adige, l’emittente TCA è attiva 24 ore al giorno, dalla fine dello scorso dicembre, con un primo multiplex digitale sperimentale che copre la città di Trento. Al momento, viene esclusivamente ripetuta l’emissione analogica di TCA, ma i responsabili dell’emittente ci hanno confermato l’intenzione di attivare, a breve, una programmazione diversificata con ulteriori nuovi programmi.
In Lazio, TVA 40 ha dedicato alle trasmissioni sperimentali digitali, già dalla fine dello scorso anno, la frequenza UHF 40 (che copre la città di Roma), dalla quale si riceve il segnale esclusivamente in DVB-T.
In Lombardia, Trs Tv, che trasmette dalla provincia di Cremona, sta per iniziare le trasmissioni sperimentali digitali destinando per 24 ore al giorno il canale UHF 58, con un impianto che coprirà principalmente le città di Crema e di Cremona.
Torniamo infine in Emilia Romagna per segnalare che è ai nastri di partenza anche Tele Modena, che a breve convertirà al digitale tre impianti, tutti operanti sul canale UHF 68, atti a coprire l’Appennino modenese e la zona pedemontana.

 

 

LA CONSULTA RESPINGE QUESTIONE DI LEGITTIMITA’ COSTITUZIONALE SULLA LEGGE MAMMI’

■ Con la sentenza n. 86/2004 (relatore Onida), depositata il 9 marzo , la Consulta ha respinto la questione di legittimità costituzionale sollevata dal Consiglio di Stato relativamente all’art. 17 della legge Mammì, nell’ambito di un giudizio promosso da una società avverso il decreto con il quale il Ministero delle comunicazioni aveva respinto la domanda presentata dalla stessa società al fine di ottenere la concessione per la radiodiffusione sonora privata, in quanto controllata da persona fisica di nazionalità straniera. Nello specifico, la norma contestata, dopo aver stabilito l’impossibilità di rilasciare concessione a società controllate da cittadini stranieri, prevede anche che tali divieti non si applicano nei confronti di società costituite in Stati appartenenti alla Comunità europea. Il Consiglio di Stato nel sollevare l’eccezione di incostituzionalità, evidenziava che mentre la concessione (sulla base del sopracitato art. 17) non poteva essere rilasciata a società costituite in Italia, ma con soci extracomunitari, poteva essere invece rilasciata a società analoghe costituite in altri Paesi CE. Secondo il Consiglio di Stato si sarebbe dunque realizzata una “discriminazione a rovescio”. La Consulta ha dichiarato l’infondatezza della questione, in quanto quel punto della legge Mammì deve essere interpretato solo nel senso che “sono integralmente parificati i requisiti che devono essere posseduti dalle società di altri stati CE a quelli prescritti per le società di nazionalità italiana”.

 

La sentenza della Consulta è pubblicata nel sito Internet www.aeranticorallo.it, sezione “Giurisprudenza”, sottosezione ” Giurisprudenza della Corte costituzionale”

 

 

NOMINATO IL NUOVO CDA DELL’INPGI

 

■ L’istituto di previdenza dei giornalisti (Inpgi) ha nominato lo scorso 11 marzo il nuovo Consiglio di amministrazione. Il neoeletto Cda è composto da cinque membri espressi dalla maggioranza e cinque della minoranza. Per la componente di maggioranza della federazione è stato riconfermato Gabriele Cescutti, indicato per la presidenza e sono stati eletti quattro nuovi consiglieri: Riccardo Venchiarutti, Silvia Garambois, Roberto Carella e Giorgio Di Nuovo. La componente di minoranza ha invece riconfermato cinque dei consiglieri uscenti; si tratta di Silvana Mazzocchi, Maurizio Andriolo (indicato come vicepresidente), Pierluigi Roesler Franz, Francesco Gerace e Lino Zaccaria. Al nuovo Cda Inpgi gli auguri di buon lavoro di AERANTI-CORALLO.

 

 

INSEDIATO IL COMITATO INTERNET E MINORI

 

■ Si è insediato lo scorso 10 marzo presso il Ministero delle comunicazioni, il Comitato Internet e minori. L’organismo è presieduto da Danilo Bruschi, docente ordinario in sicurezza delle reti e dei calcolatori all’Università di Milano, mentre vicepresidente è stato nominato Daniele Damele.
Al neoinsediato Comitato gli auguri di buon lavoro di AERANTI-CORALLO.

 

 

ESTREMAMENTE IMPROBABILE LO SVILUPPO DEL DAB-T.
MOLTE EMITTENTI RADIOFONICHE AERANTI-CORALLO STANNO COMUNQUE PRESENTANDO DOMANDA DI SPERIMENTAZIONE IN BANDA III PER EVITARE IL RISCHIO DI ACCAPARRAMENTO DELLE POCHE FREQUENZE DISPONIBILI IN TALE BANDA

■ AERANTI-CORALLO ha realizzato uno studio, che verrà diffuso a partire dai prossimi giorni, dal quale emerge che il DAB-T non ha concrete possibilità di sviluppo in Italia. Tale studio evidenzia numerosi punti di criticità di tale tecnologia diffusiva. Il DAB-T opera su frequenze diverse da quelle attualmente utilizzate per la radiodiffusione sonora in tecnica analogica; per la costituzione di una rete di trasmissione digitale vengono quindi imposti alle imprese rilevanti costi cui non corrispondono peraltro benefici diretti e/o indiretti, in quanto a fronte di tali investimenti non vi sono certezze sotto il profilo di un eventuale incremento del numero di ascoltatori e di risorse pubblicitarie; la problematica dell’esistenza di due bande di frequenza (banda III e banda L), con caratteristiche tecniche profondamente diverse (es. per la copertura radioelettrica di una determinata area, è necessario un maggior numero di trasmettitori in banda L rispetto alla banda III), concretizza il rischio di una disparità di trattamento tra alcuni soggetti e tutti gli altri, non essendo disponibili risorse frequenziali nella stessa banda per tutti i soggetti operanti. Vi sono poi problematiche connesse alla mancanza di un vero valore aggiunto del DAB-T nei confronti delle trasmissioni analogiche FM: la trasmissione dati, ad esempio, ha suscitato scarsissimo interesse anche negli altri Paesi europei. Inoltre, a oggi il DAB-T non ha fatto riscontrare interesse nell’utenza finale. Infine, i ricevitori in commercio hanno scarsissima diffusione e costi molto elevati. In ogni caso, le emittenti radiofoniche locali associate, su indicazione di AERANTI-CORALLO, stanno provvedendo a presentare domanda di abilitazione alle trasmissioni sperimentali digitali in banda III, al fine di evitare il rischio di accaparramento delle poche frequenze disponibili in tale banda.

 

 

RIEPILOGO DELLO STATO DEI CONTRIBUTI PER LE EMITTENTI RADIOFONICHE E TELEVISIVE LOCALI

Misure di sostegno per le emittenti radiofoniche locali
E’ imminente la pubblicazione delle graduatorie relative alle misure di sostegno per le emittenti radiofoniche locali. Una parte dei contributi (pari a 6/12) riguarda tutti coloro che hanno richiesto il contributo (circa 1.100 emittenti), e in particolare 3/12 riguardano circa 200 emittenti comunitarie, 3/12 circa 900 emittenti commerciali. L’altra parte dei contributi (6/12), che viene attribuita sulla base di una graduatoria che prevede punteggi differenziati con riferimento al numero dei dipendenti e al fatturato, verrà invece ripartita tra le emittenti che accedono alle provvidenze previste dalla normativa editoria (circa 500 imprese delle suddette 1.100).

 

Misure di sostegno per le emittenti televisive locali
E’ in corso di completamento l’iter istruttorio per il pagamento delle misure di sostegno per le emittenti televisive locali relative all’anno 2003.

 

Contributi per l’innovazione tecnologica e per l’adeguamento degli impianti (legge 57/2001)
E’ in fase di completamento l’iter istruttorio per il riconoscimento dei contributi relativi al periodo 1 gennaio 2002 – 28 febbraio 2003. Molte imprese televisive hanno già ricevuto il provvedimento di riconoscimento di un acconto pari al 50 percento della somma del contributo.

 

Provvidenze editoria radio e tv
Sono in corso di emanazione i decreti relativi al riconoscimento per le provvidenze editoria sia per le imprese radiofoniche locali che per le imprese televisive locali afferenti l’anno 2002. Ricordiamo che per le domande di riconoscimento delle provvidenze editoria per l’anno 2003, il termine per il relativo inoltro scade il 31 marzo 2004.

 

 

VERSO NUOVE TECNICHE DI PUBBLICITA’ TELEVISIVA IN SEDE DI UNIONE EUROPEA

■ La bozza di documento interpretativo predisposta dal Commissario europeo alla cultura Viviane Reding estende il campo di applicazione della direttiva Tv sans frontieres a nuove tecniche pubblicitarie quale lo split screen, la pubblicità virtuale e la pubblicità interattiva. In particolare, lo split screen (cioè lo schermo diviso in due, nel quale da una parte viene trasmesso il programma e dall’altra lo spot che non interrompe la trasmissione, ma si affianca alla stessa) deve essere assolutamente riconoscibile come tale attraverso mezzi ottici e/o acustici (deve essere quindi creata una distinzione netta tra il programma e la pubblicità). La bozza prevede anche la pubblicità virtuale, che viene trasmessa ad esempio in occasione di programmi sportivi (diffusione di una scritta pubblicitaria che in realtà non c’è nel luogo dell’evento). La bozza affronta infine il tema delle telepromozioni, ritenendo legittima la presentazione delle stesse da parte del conduttore del programma nel quale le telepromozioni sono inserite. La stesura definitiva del documento da parte della Commissione cultura dovrebbe avvenire entro la fine del mese di marzo.