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Sommario
LA LIBERAZIONE DELLA BANDA 700 DEVE SLITTARE AL 2022. IL DOCUMENTO INOLTRATO DA AERANTI-CORALLO ALLA COMMISSIONE IX DELLA CAMERA
■ Come già evidenziato nel n. 5/2016 del TeleRadioFax, la Camera dei Deputati sta esaminando la proposta di decisione per il Consiglio e per il Parlamento europeo che la Commissione europea ha presentato lo scorso 2 febbraio in ordine all’uso della banda di frequenza 470-790 Mhz nella UE. Tale proposta prevede che, con riferimento alla “banda 700” (canali tv da 49 a 60 Uhf), le relative frequenze debbano essere liberate, entro il 30 giugno 2020, dall’attuale impiego televisivo, per essere destinate ai servizi di comunicazione elettronica a banda larga. In particolare, la Commissione IX (Trasporti, Poste e Telecomunicazioni) della Camera deve esprimere il proprio parere su tale proposta.
Al riguardo, AERANTI-CORALLO ha inviato un documento di osservazioni alla Commissione IX con il quale ha chiesto che il passaggio della banda 700 dal servizio tv alla larga banda, venga ritardato quantomeno al 2022 (con la flessibilità che era stata prevista dal rapporto Lamy in materia, redatto nel 2014).
AERANTI-CORALLO ha, inoltre, sottolineato che, nel momento in cui avverrà il passaggio della banda 700 alle reti mobili, i canali Uhf a disposizione della televisione italiana si ridurranno dagli attuali 40 a 28 (di cui 14 dovranno essere coordinati con gli Stati esteri confinanti).
AERANTI-CORALLO ha evidenziato, infine, che sebbene la perdita di 12 canali della banda 700 sia compensabile con l’adozione dello standard Dvbt-2, lo sviluppo di tale tecnologia non sarà pienamente realizzato prima del 2022, sicché il differimento del rilascio della banda 700 a tale data è necessario per garantire una contestualità con il definitivo passaggio al Dvbt-2.
AERANTI-CORALLO PARTECIPA ALLA CONSULTAZIONE SULLA NUOVA CONVENZIONE PER IL SERVIZIO PUBBLICO RADIOTELEVISIVO
■ In prossimità della scadenza della Convenzione tra lo Stato e la Rai, il Ministero dello Sviluppo Economico ha predisposto una consultazione pubblica finalizzata all’analisi delle ragioni, del fondamento, dell’organizzazione e del perimetro del servizio pubblico radiotelevisivo negli scenari attuali e futuri. A tal fine, i lavori sono stati organizzati in tre fasi, la prima delle quali prevede l’istituzione, il prossimo 12 aprile, a Roma, di 16 tavoli tecnici distribuiti su 4 macro-aree (Sistema Italia, Industria creativa, Digitale, Società italiana), ai quali sono stati invitati stakeholder, associazioni (tra cui AERANTI-CORALLO) e mondo accademico.
La funzione di tali tavoli tecnici è quella di elaborare proposte e idee preliminari che possano essere messe in consultazione online, anche attraverso quesiti specifici, e diventare la base per il documento finale che uscirà dalla consultazione pubblica, che verrà realizzata in collaborazione con l’Istat.
CATASTO DELLE FREQUENZE RADIO FM, L’AGCOM CONVOCA UNA RIUNIONE
■ L’Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni ha convocato, per il prossimo 13 aprile, una riunione, presso la propria sede di Roma, cui interverrà AERANTI-CORALLO, per illustrare le modalità con cui intenderebbe procedere in merito all’inclusione degli impianti di radiodiffusone analogica operanti in banda Fm (87,5-108 Mhz) all’interno del c.d. “catasto delle frequenze (sezione speciale del Roc). Come noto, nell’ambito del primo incontro preliminare, tenutosi il 15 dicembre del 2015 e della successiva audizione, svoltasi il 20 gennaio u.s., AERANTI-CORALLO ha evidenziato le criticità emerse dall’analisi del tracciato ipotizzato dall’Agcom per la comunicazione dei dati e ha, pertanto, chiesto, per evitare l’acquisizione di dati difformi da quelli previsti dai titoli abilitativi rilasciati alle emittenti, nonché per evitare oneri per l’elaborazione di tali dati, che la compilazione del citato tracciato avvenga esclusivamente sulla base dei dati presenti nelle schede tecniche “B” e “C” di cui al DM 13 dicembre 1984.
LINEE GUIDA DEL MINISTERO PER LA FORMAZIONE DELLE GRADUATORIE REGIONALI PER L’ASSEGNAZIONE DEI DIRITTI DI USO DELLE FREQUENZE TV COORDINATE: LA CONSULTAZIONE DEL MINISTERO
■ Come noto, il Ministero dello Sviluppo economico ha recentemente pubblicato le linee guida per la formazione delle graduatorie regionali per l’assegnazione dei diritti di uso di frequenze coordinate per il servizio televisivo digitale terrestre. Tali linee guida sono state oggetto di una consultazione pubblica, conclusasi lo scorso 14 marzo.
Nell’ambito di tale consultazione,
AERANTI-CORALLO ha inviato al Ministero un proprio documento di osservazioni critiche, evidenziando, tra l’altro, con riferimento alle frequenze che si ipotizza di mettere a gara, che le stesse sono in parte diverse rispetto a quelle definite dall’Agcom con la propria delibera n. 402/15/CONS. In particolare, AERANTI-CORALLO ha evidenziato che la pianificazione delle frequenze compete all’Agcom, e che, quindi, il Ministero non ha il potere di modificare le frequenze che devono essere messe a gara. Per AERANTI-CORALLO, inoltre, la previsione di una gara a due tempi non pare compatibile con il quadro normativo, poiché in tal modo vengono sottratte alla possibilità di essere aggiudicate nella prima fase risorse frequenziali di qualità assolutamente superiore a quelle ivi previste.
Le linee guida non precisano, inoltre, la durata temporale dei diritti di uso e, pertanto, a parere di AERANTI-CORALLO, non pare possibile definire la sostenibilità economica, patrimoniale e finanziaria di cui al parametro D previsto dal comma 147 della legge N.190/14 (richiamato nelle linee guida).
AERANTI-CORALLO ha, inoltre, evidenziato l’importanza, per evidenti esigenze di pluralismo, che ad ogni operatore di rete possa essere assegnata, al massimo, una frequenza.
Con riferimento ai criteri di formazione delle graduatorie, AERANTI-CORALLO ritiene gli stessi eccessivamente complessi; l’impostazione di gara ipotizzata dal Ministero, infatti, comporta per i partecipanti l’esigenza di consulenze di tipo tecnico, commercialistico e legale i cui costi potrebbero costituire una ulteriore barriera di accesso.
Stante la complessità della procedura, infine, AERANTI-CORALLO ha chiesto che il termine per la predisposizione delle domande non sia limitato ai 30/40 giorni ipotizzato dalle linee guida, ma venga esteso a 90/120 giorni.
PUBBLICATI DAL MINISTERO I LISTINI PER LA CESSIONE DELLA CAPACITA’ TRASMISSIVA TV IN ALCUNE REGIONI
■ Il Ministero dello Sviluppo economico sta pubblicando nel proprio sito web i listini prezzi relativi alle condizioni economiche per la cessione della capacità trasmissiva delle reti televisive locali, ai sensi dell’art. 2, comma 1 della delibera Agcom n. 622/15/CONS. Tale obbligo di cessione di capacità trasmissiva (il c.d. “must carry”) grava sui soggetti assegnatari dei diritti di uso delle frequenze in ambito locale, mentre i beneficiari di tale cessione sono i soggetti che abbiano provveduto al volontario rilascio delle frequenze ritenute interferenti con i Paesi esteri confinanti o ai quali sia stato revocato il diritto di uso di tali frequenze e che, tuttavia, intendano proseguire nell’attività di fornitori di servizi di media audiovisivi.
Al momento il Ministero ha pubblicato i listini relativi alle regioni Sicilia, Veneto, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Lombardia, nonché quello relativo alle emittenti con copertura pluriregionale.
Ricordiamo che entro quindici giorni dalla pubblicazione di tali listini, i soggetti legittimati alla capacità trasmissiva oggetto di cessione devono inoltrare alla Dgscerp del Ministero una manifestazione di interesse, indicando la preferenza per l’operatore di rete su cui far trasportare i propri servizi di media, la capacità trasmissiva richiesta e l’area territoriale di interesse.
PUBBLICATI I NUOVI RIPARTI ANNUALI, A LIVELLO DI OGNI SINGOLA REGIONE, DEI CONTRIBUTI PER LE TV LOCALI RELATIVI AGLI ANNI 2011 E 2012
■ Nei giorni scorsi il Direttore generale della Dgscerp del Ministero dello Sviluppo economico ha emanato 21 determine direttoriali per l’anno 2011 e altrettante per l’anno 2012 contenenti il nuovo riparto annuale, a livello di ogni singola regione, dei contributi spettanti a ciascuna tv locale. Tali determine fanno seguito alla revisione, operata da due decreti in data 28 gennaio u.s. con i quali, a seguito di alcune esclusioni nonché di pronunciamenti della magistratura, il Ministero ha sostituito i riparti relativi ai contributi per gli anni 2011 e 2012 alle tv locali. Gli uffici della divisione V della Dgscerp stanno ora procedendo al calcolo delle compensazioni di tali nuovi riparti con il piano gestionale 1 dei contributi relativi all’anno 2014, cui farà seguito la liquidazione di quanto dovuto agli aventi diritto.
COMITATO MEDIA E MINORI: RICHIAMO AL RISPETTO DELLE REGOLE SUI MINORI IN TV
■ Il Comitato Media e Minori, presieduto dall’avv. Maurizio Mensi, ha inviato, nei giorni scorsi, una lettera alle emittenti televisive, richiamando le stesse a evitare il coinvolgimento strumentale dei bambini nel dibattito civile e politico, soprattutto quando si discute di tematiche sensibili che chiamano in causa la coscienza individuale. Tale circostanza solleva, infatti, alcuni profili problematici che, a prescindere dalle questioni specifiche, riguardano la spettacolarizzazione dei minori in televisione.
Il Codice di Autoregolamentazione Tv e Minori, sottoscritto anche da AERANTI-CORALLO, stabilisce specificamente, all’articolo 1, che la partecipazione o il coinvolgimento dei minori nelle trasmissioni televisive debba avvenire sempre con il massimo rispetto della loro persona, senza strumentalizzare la loro età e la loro ingenuità, senza affrontare con loro argomenti scabrosi e senza rivolgere domande allusive alla loro intimità e a quella dei loro familiari.
■ Con sentenza depositata il 16 marzo u.s., il Consiglio di Stato sez. III ha confermato in via definitiva (seppure con una motivazione parzialmente diversa) la sentenza con cui il Tar del Lazio, Sez. I, a seguito di ricorso del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, aveva annullato la deliberazione in data 19 giugno 2014 con la quale la Commissione all’uopo costituita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri aveva determinato l’equo compenso nel lavoro giornalistico autonomo (non subordinato) ai sensi della legge n. 233/2012.
A seguito di tale decisione, la Commissione dovrà assumere una nuova deliberazione in materia.
Il testo della sentenza del Consiglio di Stato è disponibile nel sito www.aeranticorallo.it, sezione “Giurisprudenza”, sottosezione “Equo compenso nel lavoro giornalistico autonomo”.