TeleRadiofax n. 6/2018 – 23 marzo 2018

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Sommario

Alcuni dati sulle recenti elezioni politiche del 4 marzo
Il 1° aprile scade il termine – per chi ne è tenuto – per il versamento del contributo pro Agcom e per l’inoltro della relativa comunicazione
Al via il procedimento per l’adozione del nuovo PNAF 2018 da parte dell’Agcom
Credito di imposta su investimenti pubblicitari incrementali: la situazione del regolamento attuativo
Sentenza del TAR Lazio rigetta ricorso del Comune di Siena
Investimenti pubblicitari in Italia: a gennaio 2018 crescono tv e radio

ALCUNI DATI SULLE RECENTI ELEZIONI POLITICHE DEL 4 MARZO

■ Mentre si stanno svolgendo, in questi giorni, i primi adempimenti per l’avvio dell’attività di Camera e Senato, vediamo, tra gli eletti di entrambe le Camere, quali sono quelli che hanno (o hanno avuto) incarichi che riguardano il settore delle comunicazioni.
Il Sottosegretario allo Sviluppo economico con delega alle Comunicazioni, Antonello Giacomelli (PD), è stato eletto al proporzionale, per la Camera, nel collegio plurinominale Toscana 01. Confermato anche l’attuale Ministro dello sport con delega all’editoria, Luca Lotti del PD (eletto nell’uninominale alla Camera con il centro-sinistra nel collegio Empoli 04). A Lecco nell’uninominale è stato eletto il candidato di FDI alla Camera (nella coalizione di centro-destra) Alessio Butti, già senatore, nella XVI legislatura e già componente della Commissione VIII al Senato (Lavori pubblici, comunicazioni).
Nel Movimento 5 Stelle, è stato confermato per la Camera, nel collegio uninominale di Fuorigrotta, l’on. Roberto Fico, già presidente della Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi nella legislatura appena conclusa. Neoeletta, nel collegio uninominale di Milano 14 nel centrodestra (tra le fila di Forza Italia), la presidente del Corecom Lombardia, Federica Zanella.
L’attuale Presidente del Consiglio (e già, tra l’altro, Ministro delle comunicazioni nel Governo Prodi, dal 2006 al 2008), Paolo Gentiloni (PD), è risultato eletto per il centrosinistra alla Camera nel collegio uninominale Roma 01.
Tra i giornalisti neoeletti, si segnala l’ex direttore di Sky Tg 24, Emilio Carelli, eletto alla Camera nell’uninominale nel collegio Roma 09, tra le fila del Movimento 5 Stelle, l’ex direttore di Panorama, Giorgio Mulè (Forza Italia), eletto nella coalizione di centrodestra alla Camera nel collegio uninominale 1 Sanremo, in Liguria, il conduttore televisivo (nato, televisivamente, in una tv locale lombarda) Gianluigi Paragone, eletto al Senato nel listino proporzionale nel collegio Lombardia 03, per il Movimento 5 Stelle.
Per il Senato, Maurizio Gasparri (Forza Italia), già Ministro delle Comunicazioni, è stato eletto nel proporzionale nelle fila del centrodestra nel collegio Lazio 02 e Paolo Romani (Forza Italia), già Ministro dello Sviluppo economico, eletto all’uninominale, sempre per il centrodestra, nel collegio di Lombardia 07 di Sesto San Giovanni.

IL 1° APRILE SCADE IL TERMINE – PER CHI NE E’ TENUTO – PER IL VERSAMENTO DEL CONTRIBUTO PRO AGCOM E PER L’INOLTRO DELLA RELATIVA COMUNICAZIONE

 

■ Ricordiamo che il 1° aprile p.v. scade il termine per il versamento del contributo dovuto all’Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni per l’anno 2018 e per la trasmissione del relativo modello “Contributo SCM – anno 2018”, da parte delle imprese tenute a tali adempimenti.
Dell’argomento si è ampiamente trattato nella scorsa edizione del TeleRadioFax, n. 5/2018 del 9 marzo 2018.
Rammentiamo, infine, che le istruzioni operative per il versamento del contributo 2018 e il relativo modello telematico per la comunicazione dei dati anagrafici ed economici da parte di ciascun contribuente sono disponibili nel sito web dall’Agcom, in home page (www.agcom.it) nella sezione “Contributo dovuto all’Autorità”.

AL VIA IL PROCEDIMENTO PER L’ADOZIONE DEL NUOVO PNAF 2018 DA PARTE DELL’AGCOM

 

■ Nella riunione di Consiglio del 15 marzo u.s., l’Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni ha inserito, tra i punti all’ordine del giorno, l’avvio  del  procedimento  per  l’adozione  del  Piano  Nazionale di assegnazione delle frequenze da destinare al servizio televisivo digitale terrestre (PNAF 2018), ai sensi dell’art. 1, comma 1030, della legge 27 dicembre 2017, n. 205. Si tratta – come già evidenziato nello scorso numero del TeleRadioFax, di uno degli adempimenti posti a carico dell’Agcom dalla legge di bilancio 2018, relativamente alla liberazione della banda 700 Mhz. In particolare, il nuovo piano (che dovrà essere adottato entro il 31 maggio p.v.) dovrà considerare – secondo le previsioni della legge di bilancio 2018, le codifiche o standard più avanzati per consentire un uso più efficiente dello spettro ed utilizzando per la pianificazione in ambito locale il criterio delle aree tecniche.
La stessa legge di bilancio pone, in capo al nuovo Piano, specifici vincoli. Infatti, il comma 1030 dell’art. 1 della citata legge, prevede, tra l’altro: “Al fine di escludere interferenze nei confronti di Paesi radioelettricamente confinanti, in ciascuna area di coordinamento definita dagli accordi internazionali sottoscritti dal Ministero dello sviluppo economico e dalle autorità degli Stati confinanti in attuazione della decisione (UE) 2017/899, del 17 maggio 2017, di cui al comma 1026, sono oggetto di pianificazione esclusivamente le frequenze attribuite all’Italia dagli accordi stessi. Le frequenze in banda III VHF sono pianificate sulla base dell’Accordo di Ginevra 2006, per realizzare un multiplex regionale per la trasmissione di programmi televisivi in ambito locale e per massimizzare il numero di blocchi coordinati destinabili in ciascuna regione alla radiofonia digitale. Le frequenze per il servizio televisivo digitale terrestre, in banda III VHF e 470-694 MHz, non attribuite internazionalmente all’Italia nelle aree di coordinamento definite dagli accordi internazionali di cui al primo periodo, non possono essere pianificate né assegnate”. Prima dell’adozione del Piano, l’Agcom dovrà sentire la concessionaria pubblica e le associazioni nazionali di categoria del settore.

CREDITO DI IMPOSTA SU INVESTIMENTI PUBBLICITARI INCREMENTALI: LA SITUAZIONE DEL REGOLAMENTO ATTUATIVO

■ Come noto, la legge n. 96/2017 ha introdotto un credito di imposta sugli investimenti pubblicitari incrementali programmati ed effettuati sulle emittenti radiofoniche e televisive locali e sulla stampa (giornali quotidiani e periodici, locali e nazionali); il c.d. “decreto fiscale” ha, inoltre previsto uno stanziamento di 12,5 milioni di euro per i crediti di imposta spettanti ai soggetti che effettueranno investimenti pubblicitari incrementali (il cui valore superi almeno dell’1 per cento gli analoghi investimenti effettuati sugli stessi mezzi nell’anno precedente) attraverso radio e tv locali nell’anno 2018.
La sopracitata legge n. 96/2017 ha demandato a un regolamento di attuazione (in fase di emanazione) il compito di disciplinare tutti gli aspetti non direttamente disciplinati dalla legge.
Lo schema di tale regolamento (si tratta di un decreto proposto dal Ministero dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministero dell’Economia e Finanze) è stato sottoposto al Consiglio di Stato per il relativo parere.
Con provvedimento reso nell’adunanza dell’8 marzo u.s., la Sezione Consultiva per gli Atti normativi del Consiglio di Stato ha sospeso “l’espressione del parere sullo schema di decreto in esame in attesa che l’Amministrazione adempia agli incombenti di cui alla parte motiva.”
Tali incombenti devono consistere in “adeguati chiarimenti ed elementi istruttori” in merito a varie problematiche evidenziate dal Consiglio di Stato.
Si dilatano, dunque, i tempi per l’emanazione del suddetto Regolamento da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

SENTENZA DEL TAR LAZIO RIGETTA RICORSO DEL COMUNE DI SIENA

■ La Sezione Terza Ter del Tar per il Lazio (Presidente Riccardo Savoia, Estensore Massimo Santini), con decisione depositata lo scorso 2 marzo, ha rigettato il ricorso del Comune di Siena per l’annullamento del provvedimento del Ministero delle Comunicazioni – Ispettorato Territoriale Toscana recante diffida a continuare nell’attività di distribuzione via cavo dei segnali irradiati via etere dalle concessionarie del servizio di radiodiffusione televisiva terrestre e satellitare. In particolare, l’I.T. Toscana, dopo aver rilevato che il Comune di Siena aveva installato uno specifico impianto per la ripetizione e la distribuzione via cavo di programmi trasmessi dalle concessionarie del servizio radiotelevisivo, aveva inibito la prosecuzione di tale attività per la mancanza, al riguardo, della prescritta autorizzazione ministeriale.
Il Tar ha rigettato il ricorso, avendo rilevato che il titolo concessorio non era stato richiesto. Con il rigetto del ricorso da parte del Tar Lazio, la diffida a suo tempo emanata dall’Ispettorato Territoriale ha, quindi, ripreso efficacia e conseguentemente il Comune di Siena dovrebbe cessare tale sistema di ripetizione e distribuzione via cavo.

INVESTIMENTI PUBBLICITARI IN ITALIA: A GENNAIO 2018 CRESCONO TV E RADIO

■ Il mercato degli investimenti pubblicitari in Italia nel mese di gennaio, secondo le stime mensili effettuate da Nielsen,  chiude con una crescita del +0,6%, rispetto gennaio 2017.
Nel dettaglio, registrano dati in positivo sia la televisione (che totalizza un 2,3% in più rispetto a gennaio 2017), sia la radio, che cresce del 5,3% (sempre rispetto a gennaio 2017). Continua, invece, il trend negativo per la carta stampata (-7,8% i quotidiani, -16,6% i periodici). In valore assoluto, il mercato totale della pubblicità vale, per il primo  mese dell’anno e considerati tutti i comparti monitorati da Nielsen, 429,928 milioni di euro.
I dati sul mercato della pubblicità in Italia sono disponibili nel sito www.aeranticorallo.it, sezione “Mercato Pubblicità”