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Sommario:
- Il Tar Lazio ha fissato al 5 luglio 2000 la discussione di merito, del ricorso contro il regolamento della legge sulla Par Condicio per Radio e Tv locali. Richiesta la rimessione degli atti alla Corte Costituzionale
- Disciplinare per le concessioni locali sempre più in ritardo: il Coordinamento Aer-Anti-Corallo insiste per il rinvio del termine del 30 giugno per la presentazione delle domande di concessione
- Doppi marchi radiofonici: trascorso un anno dall’entrata in vigore della L. 78/99, la norma riguarda ora tutti i casi di omonimia tra radio locali e radio nazionali. A questo punto l’Autorità deve intervenire senza indugi
- Campi elettromagnetici: servono proposte tecniche concrete da individuare attraverso un tavolo di confronto permanente tra associazioni radio e tv, Ministero delle Comunicazioni e Regioni
- Nuovi incarichi
- Importante sentenza sulle procedure sanzionatorie dell’Autorità
- Disegno di legge 1138 e sulla Comunicazione pubblica: una pausa elettorale
- Incontri
- Giovedì 13 Aprile 2000 – ore 10,00 Vicenza Ente Fiera – Incontro del Coordinamento con le emittenti di Veneto, Friuli V.G., Trentino Alto Adige, Lombardia ed Emilia Romagna
■ In merito al ricorso pendente avanti il Tar Lazio (Seconda Sezione – presidente il dr. Elefante) contro il Regolamento di attuazione della legge sulla par condicio (emanato dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) relativo alle elezioni regionali del 16 aprile, in cui è parte il Coordinamento Aer-Anti-Corallo, va commentata positivamente la decisione del Tar stesso di fissare per la discussione di merito della causa l’udienza del 5 luglio p.v. poiché, come ha fatto notare il coordinatore Aer-Anti-Corallo, avv. Marco Rossignoli, “in tal modo sarà possibile pervenire a una rapida decisione (rispetto ai normali tempi processuali) su una questione particolarmente importante per l’attività informativa delle emittenti”. Nel frattempo l’Autorità ha emanato i regolamenti anche per i referendum e per le elezioni provinciali e comunali che si svolgeranno il 21 maggio 2000: il Coordinamento provvederà ad impugnare tali regolamenti.
DISCIPLINARE PER LE CONCESSIONI LOCALI SEMPRE PIU’ IN RITARDO: IL COORDINAMENTO AER-ANTI-CORALLO INSISTE PER IL RINVIO DEL TERMINE DEL 30 GIUGNO PER LA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE DI CONCESSIONE
■ Sempre più rilevante il ritardo del Ministero delle comunicazioni, che avrebbe dovuto emanare il disciplinare per le concessioni tv locali entro il 31 marzo 2000, sulla base della proposta formulata dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, ai sensi della L. 249/97. Il Coordinamento ha ribadito che tale situazione è inaccettabile, dato che le emittenti dovranno comunque presentare improrogabilmente le domande di concessione entro il 30 giugno ed ogni riduzione dei tempi utili ad una accurata redazione delle stesse produce notevoli danni alle imprese. Invece il Ministero sembra intenzionato a procedere assumendosi così ogni responsabilità politica di tale scelta. La richiesta di rinvio formulata dal Coordinamento è motivata dal fatto che le ragioni per le quali il disciplinare in questione non venne emanato, come previsto dalla legge, prima del novembre del 1999 e che hanno portato alla proroga del termine del 17 novembre per la presentazione della domanda di concessione, sono rimaste del tutto invariate e non sono intervenuti fatti nuovi ed eclatanti per giustificare il fatto che adesso il disciplinare si faccia. In ogni caso tale disciplinare dovrà chiarire numerosi aspetti interpretativi del regolamento dell’Autorità per il rilascio delle concessioni (la deliberazione 78/98 dell’Autorità necessita di una serie di precisazioni in ordine alla documentazione da produrre e alle modalità di produzione) e dall’altra parte dovrà assolutamente valorizzare le imprese attualmente operanti nei bacini dove le stesse effettivamente operano e non, come è avvenuto per il disciplinare delle tv nazionali, premiando “impegni futuri” ed astratti.
DOPPI MARCHI RADIOFONICI: TRASCORSO UN ANNO DALL’ENTRATA IN VIGORE DELLA L. 78/99, LA NORMA RIGUARDA ORA TUTTI I CASI DI OMONIMIA TRA RADIO LOCALI E RADIO NAZIONALI. A QUESTO PUNTO L’AUTORITA’ DEVE INTERVENIRE SENZA INDUGI
■ È ormai trascorso un anno dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (Gazzetta n. 75 del 31-3-1999) della conversione in legge 78/99, con modificazioni, del decreto-legge 30 gennaio 1999, n. 15, recante disposizioni urgenti per lo sviluppo equilibrato dell’emittenza televisiva e per evitare la costituzione o il mantenimento di posizioni dominanti nel settore radiotelevisivo. Tale norma, tra l’altro, disponeva, con l’art. 2-bis, che “Le emittenti radiotelevisive locali, comprese quelle che diffondono programmi in contemporanea o programmi comuni, non possono utilizzare, ne’ diffondere, un marchio, una denominazione o una testata identificativi che richiamino in tutto o in parte quelli di una emittente nazionale.
Per le emittenti locali che alla data del 30 novembre 1993 hanno presentato domanda e successivamente hanno ottenuto il rilascio della concessione con un marchio, una denominazione o una testata identificativi che richiamino in tutto o in parte quelli di una emittente nazionale, il divieto di cui al presente comma si applica dopo un anno dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto (cioè dall’1/4/2000).
L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni vigila sul rispetto del predetto divieto e provvede ai sensi del comma 31 dell’articolo 1 della legge 31 luglio 1997, n. 249″. Purtroppo ad oggi sono numerose le palesi violazioni della norma, come più volte denunciato dal Coordinamento Aer-Anti-Corallo e a cui anche la stampa nazionale, in ripetute occasioni, ha dedicato particolare attenzione.
Oltretutto, esaminando la norma in questione, si evince che ora è anche trascorso l’anno di proroga che era previsto per le emittenti locali che, pur rientrando in tale problematica, avessero assunto una denominazione vietata da una data antecedente il 30 novembre 1993 e dunque il Coordinamento Aer-Anti-Corallo chiede all’Autorità di intervenire senza indugio per porre fine alle violazioni.
CAMPI ELETTROMAGNETICI: SERVONO PROPOSTE TECNICHE CONCRETE DA INDIVIDUARE ATTRAVERSO UN TAVOLO DI CONFRONTO PERMANENTE TRA ASSOCIAZIONI RADIO E TV, MINISTERO DELLE COMUNICAZIONI E REGIONI
■ Il rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), recentemente pubblicato, è stato al riguardo molto esplicito: non esiste alcuna prova che dimostri un qualche pericolo per la salute umana provocato dall’esposizione ad un campo elettromagnetico.
Tale rapporto è molto importante, perché chiarisce finalmente la problematica delle emissioni radioelettriche e dei relativi limiti.
Il Coordinamento Aer-Anti-Corallo, nell’evidenziare l’importanza della tutela della salute umana, sottolinea che comunque l’intera questione deve essere ora affrontata con criteri finalmente costruttivi e concreti, dando uno stop ai continui procedimenti di disattivazione degli impianti (che provocano irreparabili danni alle imprese radiotelevisive), senza peraltro individuare alcuna concreta soluzione tecnico-operativa.
In tal senso infatti è evidente che non possono essere introdotte norme e regolamenti che causino limiti alle imprese del settore senza concreti riscontri scientifici.
A parte il fatto che il rapporto dell’OMS è decisivo anche per escludere la sussistenza di reati quale quello di cui all’art. 674 cp (relativamente al quale sono in corso indagini da parte della Procura di Torino nei confronti delle emittenti operanti da Colle della Maddalena), il Coordinamento Aer-Anti-Corallo propone che tale questione venga finalmente affrontata secondo un metodo concretamente risolutivo: attraverso l’istituzione di un tavolo di confronto permanente che veda coinvolte le associazioni delle imprese radiofoniche e televisive, il Ministero delle Comunicazioni e le Regioni, così da elaborare soluzioni concretamente realizzabili, che al contempo siano a tutela della salute pubblica e rispettose dei diritti di impresa.
■ La d.ssa Laura Arìa è il nuovo Direttore generale della DGCA del Ministero delle comunicazioni. Subentra in tale incarico al dr. Antonio Micciarelli, passato all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. A entrambi vanno gli auguri del Coordinamento per un proficuo lavoro.
IMPORTANTE SENTENZA SULLE PROCEDURE SANZIONATORIE DELL’AUTORITA’
■ Il TAR Lazio, Sezione II, con sentenza n. 1817/2000 depositata il 15 marzo 2000 ha accolto il ricorso proposto da una emittente locale annullando una ordinanza ingiunzione dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni.
In particolare il TAR ha ritenuto che l’Autorità dopo l’emanazione di una diffida nei confronti di una emittente a seguito di violazione di carattere amministrativo, in presenza di fatti nuovi che integrano un comportamento illecito suscettibile di autonoma e specifica sanzione non può emanare immediatamente una ordinanza-ingiunzione, bensì deve osservare le forme e le modalità procedimentali di contestazione, possibilità di pagamento in forma ridotta e contraddittorio previste dalla legge 689/81. Tale pronuncia di merito è la prima del Giudice Amministrativo in materia (dopo la modifica della competenza introdotta dalla legge 249/97) e si uniforma alle sentenze della Corte di Cassazione n. 6244/99 del 21/6/99 e del Tribunale di Roma n. 4008/98 dell’11/6/98.
DISEGNO DI LEGGE 1138 E SULLA COMUNICAZIONE PUBBLICA: UNA PAUSA ELETTORALE
■ Il disegno di legge 1138, per il riordino complessivo del sistema radiofonico e televisivo italiano, e il disegno di legge sulla Comunicazione Pubblica sono rispettivamente all’esame del comitato ristretto dell’VIII Commissione del Senato e della Commissione Affari Costituzionali del Senato. In entrambi i casi l’iter subisce ora una battuta d’arresto, conseguente l’interruzione pre-elettorale dei lavori del Parlamento. Tali questioni torneranno all’ordine del giorno nella settimana successiva le elezioni del 16 aprile.
■ Il dr Luigi Bardelli, in rappresentanza del Coordinamento Aer Anti Corallo, è intervenuto a Firenze ad una tavola rotonda organizzata dalla sede locale dell’associazione TP (alla presenza del proprio presidente regionale, dr. Janoviz) sul futuro della pubblicità per le tv locali. Questo incontro è anche una conseguenza dell’attività svolta da Internews, consorzio regionale di televisioni locali.
■ Fabrizio Berrini, in rappresentanza del Coordinamento Aer Anti Corallo, è intervenuto a Catania e Messina in occasione delle riunioni organizzate dal Co.Re.Rat Sicilia.
■ L’avv. Marco Rossignoli, in rappresentanza del Coordinamento, ha partecipato al Forum svoltosi a Villa d’Este di Cernobbio, sul Lago Maggiore, organizzato dalla Confcommercio (alla quale il Coordinamento Aer-Anti-Corallo aderisce).
■ Elena Porta in rappresentanza del Coordinamento ha partecipato ad una riunione presso la Regione Liguria sulle problematiche tecniche relative alla Legge Regionale sui limiti di campo elettromagnetico.
GIOVEDÌ 13 APRILE 2000 – ore 10 VICENZA – ENTE FIERA in occasione della manifestazione “COM 2000” INCONTRO DEL COORDINAMENTO AER-ANTI-CORALLO CON LE EMITTENTI DI VENETO, FRIULI V.G., TRENTINO ALTO ADIGE, LOMBARDIA ED EMILIA ROMAGNA
Apertura dei lavori: Fabrizio Berrini (Segretario Generale AER)
Interventi: – Avv. Marco Rossignoli (Coordinatore AER – ANTI – CORALLO e Pres. AER)
– Avv. Eugenio Porta (Presidente ANTI)
– Dott. Luigi Bardelli (Presidente CORALLO).
Moderatore: Elena Porta – Segretario Generale ANTI
Nel corso dell’incontro si parlerà anche di sperimentazione digitale, limiti di campo elettromagnetico, applicazione della legge 122/98, problematiche relative alla utilizzazione degli impianti di collegamento introdotte dal nuovo piano di ripartizione delle frequenze.