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Sommario:
- Il Consiglio di Stato respinge l’appello di Rai e Raiway per l’annullamento dell’ordinanza del TAR Lazio di rigetto della sospensiva relativa alle Linee Guida per la soluzione delle interferenze nel settore.
- Nominato il nuovo Comitato tv e minori.
- Riorganizzazione del Ministero delle Comunicazioni: cambiano i compiti degli uffici della Dgscer.
- Il presidente dell’Agcom Calabrò sul Sic e sulla rilevazione degli indici di ascolto.
- L’Agcom ha accertato l’incompatibilità di Alfredo Meocci nella posizione di Direttore Generale Rai.
- Il 13 maggio un incontro di studio a Milano.
■ Lo scorso 21 aprile il Consiglio di Stato ha respinto l’impugnazione proposta da Rai e Raiway dell’ordinanza con cui il Tar Lazio, sez. II, aveva rigettato il 23 novembre 2005 la richiesta di sospensiva delle “Linee guida per la soluzione di problematiche interferenziali nel settore della radiodiffusione sonora” emanate dalla DGSCER e dalla DGPGSR del Ministero delle comunicazioni nel mese di giugno del 2005. Confermata, dunque, la posizione di AERANTI-CORALLO che, unica associazione, è intervenuta in tale giudizio per far valere le ragioni delle emittenti radiofoniche proprie associate. Riportiamo di seguito il testo integrale delle linee guida.
1. In via preliminare occorre effettuare un esame “storico” della situazione interferenziale, al fine di accertare se vi sia una continuità nel tempo di segnalazioni di interferenze oppure si tratti di una situazione lamentata solo di recente. In quest’ultimo caso occorre accertare la ragione che ha determinato tali segnalazioni (modifica degli impianti di una delle due parti, mancato rispetto di accordi pregressi e simili). All’esito di detta indagine si potranno valutare le azioni da intraprendere rappresentando la situazione, qualora ritenuto necessario, alle citate Direzioni Generali.
2. Occorre nel contempo verificare che le emissioni degli impianti RAI interferiti siano le uniche ricevibili nelle aree interessate, e quindi condizionare le azioni di tutela dell’interferito alla circostanza che il “servizio” sia comunque assicurato, eventualmente con altro impianto che irradi la stessa programmazione, sulla stessa area di servizio interferita, con grado di qualità buona. Ovviamente tale concetto va esteso anche all’emittente interferente, nel senso che se la stessa ha altri impianti alternativi che effettuano servizio sulla medesima area, i danni risultanti da un ridimensionamento delle caratteristiche tecniche potrebbero non essere rilevanti sul servizio offerto. In sostanza potrebbe essere applicato il concetto di “tutela del servizio” al posto di “tutela del singolo impianto”.
3. Nella definizione della soluzione, l’obiettivo da conseguire è quello di garantire la fruibilità del servizio interferito cercando, ove possibile, di permettere al servizio interferente di raggiungere un grado di qualità ad un livello minimo, tenendo conto di quanto indicato al punto precedente circa eventuali emissioni della stessa emittente interferente ricevibili con qualità buona sulla stessa area di copertura.
4. Le misurazioni in contraddittorio debbono essere svolte effettuando le misure in un numero di punti tali, per localizzazione e quantità, da caratterizzare l’area di servizio interferita. Naturalmente le misure in contraddittorio dovranno essere eseguite in tempi ragionevoli e non costituire un tentativo, ad opera delle parti, di ritardare la definizione della pratica.
5. Le problematiche di particolare complessità, soprattutto se relative a modifiche che interessano gli impianti RAI, in funzione del servizio pubblico erogato, potranno essere portate, a giudizio del Direttore dell’Ispettorato Territoriale, all’attenzione degli organi centrali, dopo essere state adeguatamente approfondite in sede periferica in appositi tavoli di trattativa.
Eventuali decisioni di sospendere procedimenti in corso, solo nel caso di interferenze “storiche”, potranno essere concordate in sede di attivazione del tavolo congiunto presso codesti Ispettorati, solo in presenza di accertati fatti nuovi, anche in riferimento agli elementi di novità introdotti dalla presente circolare, e devono essere previsti tempi estremamente ristretti per giungere alla definizione delle problematiche, in assenza della quale si dovrà provvedere a dare corso alle azioni sospese.
Molto importante è il concetto di cui al suddetto punto 2 di tutelabilità del servizio anziché di tutela dell’impianto. Infatti, in base allo stesso la Rai non ha più diritto di pretendere tutela interferenziale in zone che comunque serve con impianti diversi da quello interferito.
NOMINATO IL NUOVO COMITATO TV E MINORI
■ Il ministro delle comunicazioni Landolfi ha nominato lo scorso 7 aprile il nuovo Comitato di applicazione del codice tv e minori per il prossimo triennio. Riconfermato il presidente uscente, Emilio Rossi (designato dall’Agcom), mentre la rappresentanza istituzionale viene completata da Adalberto Baldoni (presidente della Commissione per l’assetto del sistema radiotelevisivo), Simonetta Martone (sostituto procuratore presso il tribunale dei minori di Roma) e Francesca Quadri (capo dell’Ufficio legislativo del Ministero delle comunicazioni).
Per l’emittenza sono stati nominati Alessia Caricato (AERANTI-CORALLO), Gianfranco Noferi (Rai), Maria Eleonora Lucchin (Mediaset), Bianca Papini (Telecom Italia) e Filippo Rebecchini (Frt). Infine, i cinque membri designati dal Consiglio nazionale degli utenti sono Gianni Baggio, Riccardo Chieppa, Elisa Manna, Angelo Nava Mambretti e Isabella Poli.
RIORGANIZZAZIONE DEL MINISTERO DELLE COMUNICAZIONI: CAMBIANO I COMPITI DEGLI UFFICI DELLA DGSCER
■ Con decreto emanato dal Ministro delle comunicazioni il 22 marzo e pubblicato in G.U. n. 87 del 13 aprile 2006, sono state introdotte alcune modifiche al precedente decreto 16 dicembre 2004 recante “Riorganizzazione del Ministero delle comunicazioni”. In particolare, il nuovo decreto rimodula i compiti dei cinque uffici della DGSCER (Direzione generale per i servizi di comunicazione elettronica e di radiodiffusione). Nel nuovo decreto, i cinque uffici modificano parzialmente le proprie competenze. In particolare, l’ufficio I continua ad occuparsi di comunicazioni elettroniche ad uso pubblico, mentre l’ufficio II si occupa di comunicazioni elettroniche ad uso privato. L’ufficio III viene interamente destinato alla radiodiffusione televisiva pubblica e privata (prima si occupava anche di radiodiffusione sonora). In particolare, nel settore televisivo si occuperà, tra l’altro, di rilascio di concessioni e licenze e autorizzazioni per l’espletamento dei servizi di radiodiffusione televisiva anche nelle forme evolutive; adempimenti inerenti alla convenzione e al contratto di servizio con la Rai; disciplina di competenza del settore della radiodiffusione televisiva; acquisizione al bilancio di canoni e contributi; erogazione di benefici in materia di servizi di radiodiffusione televisiva. L’ufficio IV, invece, si occuperà esclusivamente di radiodiffusione sonora pubblica e privata, di contributi e di adozione nulla osta per i benefici dell’editoria. Dunque, tra i diversi compiti attribuiti a questo ufficio vi saranno il rilascio di concessioni e licenze e autorizzazioni per l’espletamento dei servizi di radiodiffusione sonora anche nelle forme evolutive; disciplina di competenza del settore della radiodiffusione sonora; acquisizione al bilancio di canoni e contributi; erogazione di benefici in materia di servizi di radiodiffusione sonora; adozione nulla osta per i benefici dell’editoria.
Infine, l’ufficio V si occuperà di vigilanza e controllo; tra i diversi compiti di questo ufficio, si evidenzia la vigilanza sui servizi a sovrapprezzo e sull’assolvimento degli obblighi derivanti dai titoli abilitativi per i servizi di comunicazione elettronica e di radiodiffusione, nonché sull’accertamento degli illeciti e sull’applicazione delle relative sanzioni per la parte di competenza del Ministero; la vigilanza sull’attuazione del contratto di servizio con la Rai; il recupero coattivo di canoni e contributi evasi nel settore delle comunicazioni elettroniche ad uso pubblico e privato e nel settore della radiodiffusione sonora e televisiva.
Il testo del decreto 22 marzo 2006 è pubblicato nel sito www.aeranticorallo.it, sezione “Normativa”, sottosezione “Norme attuative”.
IL PRESIDENTE DELL’AGCOM CALABRO’ SUL SIC E SULLA RILEVAZIONE DEGLI INDICI DI ASCOLTO
■ Lo scorso 19 aprile, nel corso di un’intervista radiofonica, il presidente dell’Agcom Calabrò si è soffermato su due temi di grande attualità nell’attività dell’Authority.
Il primo argomento è stato la definizione del Sic, il sistema integrato delle comunicazioni introdotto dalla legge 112/2004 e il cui calcolo deve essere effettuato dall’Agcom; su questo tema, il presidente Calabrò ha chiarito che la Autorità è vicina alla quantificazione del Sic e che entro la metà di giugno dovrebbe essere possibile rendere noti i relativi dati. Per quanto invece concerne la rilevazione degli indici di ascolto (tema su cui la stessa Agcom aveva avviato un’indagine conoscitiva, cui ha partecipato AERANTI-CORALLO), Calabrò ha chiarito che le problematiche tenute in considerazione e che formeranno oggetto di un atto di indirizzo sono, tra le altre, il fatto che la base della rilevazione è inadeguata, in quanto non rileva le trasmissioni via satellite, senza dimenticare che ci sono anche il cavo e altri sistemi.
Per quanto riguarda la governance di Auditel, Calabrò ha affermato che la stessa deve essere aperta a nuovi soggetti e che il comitato scientifico deve essere assolutamente indipendente.
L’AGCOM HA ACCERTATO L’INCOMPATIBILITA’ DI ALFREDO MEOCCI NELLA POSIZIONE DI DIRETTORE GENERALE RAI
■ Il Consiglio della Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom), in data 27 aprile u.s. ha dichiarato l’incompatibilità di Alfredo Meocci nel ruolo di direttore generale della Rai in quanto quest’ultimo aveva ricoperto in precedenza l’incarico di Commissario dell’Agcom. Conseguentemente, l’Autorità ha deciso l’applicazione delle sanzioni previste per tale violazione dall’art. 2 comma 9 della legge n.481/95, nella misura di euro 373.923 a carico del dott. Meocci e di euro 14.379.307 a carico della Rai. La decisione è stata assunta dal Consiglio dell’Authority con voto palese. Avrebbero votato a favore i commissari D’Angelo, Lauria, Napoli e Sortino, oltre al presidente Calabrò; contrari i commissari Innocenzi, Magri e Mannoni, mentre il commissario Savarese è uscito al momento del voto.
IL 13 MAGGIO UN INCONTRO DI STUDIO A MILANO
■ Si terrà il prossimo sabato 13 maggio, a Milano, un incontro di studio sul tema “Come cambiano televisione, stampa e lavoro giornalistico”, promosso dalla Fondazione e dal Gruppo “Giuseppe Donati”. L’incontro (presso la Fondazione culturale Ambrosianeum, via delle Ore 3, a Milano) inizierà alle ore 10.00 e verrà introdotto dal presidente della Fondazione Marco Garzonio. Per AERANTI-CORALLO interverrà sul tema del futuro della televisione il coordinatore Marco Rossignoli.